yurigami
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domenica 26 ottobre 2014
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la noia fa 90
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Questo film è quanto di più noioso e scontato che abbia mai visto, come la scena dello zucchero, vista e rivista in migliaia di film. Il finale non salva il resto. Film davvero poco coinvolgente, apprezzo però la recitazione, tranne di Pierce Brosnar, poco convincente. Sconsiglio la visione, questo è un vero polpettone.
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toty bottalla
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sabato 10 maggio 2014
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storie di vero dramma dentro la più grande bugia!
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Per cominciare vorrei ricordare che l'america e il mondo intero devono ancora vergognarsi per aver coperto e distorto attraverso i media la verità sull'11 settembre 2001 attorno a questo vero dramma di natura oscura: una storia fra le storie, su una sceneggiatura che scompone gli eventi e li riordina man mano, coulter dirige con maestria le vicende di ragazzi e adulti che, elaborando le proprie vite si evolvono come in uno stato di espiazione valida in ogni caso, il finale ci riporta al giorno della menzogna e del dolore che il mondo ha dimenticato in fretta! Saluti.
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alzhared
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giovedì 11 ottobre 2012
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poco fumo, molto arrosto
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Un film dalle semplici pretese che non si riserva il diritto di investigare in una scontata necessità di risultare innovativo. Una trama lineare, quasi scontata come lo può essere la vita : dura, crudele, esageratamente coinvolgente ma al contempo sinistro e bigotto. Questo film narra la vita di due giovani le cui storie finiscono per intrecciarsi in un'avventura che sarebbe paragonabile alla più noiosa e rivista storia adolescenziale; le loro scoperte e le loro proteste, le furiose lotte con i genitori e la nuova strada verso una innocente trasgressione ed una motivata ribellione sono il condimento per una ricetta che ci accomuna e ci porta ad un'empatia quasi silenziosa ma pur presente.
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Un film dalle semplici pretese che non si riserva il diritto di investigare in una scontata necessità di risultare innovativo. Una trama lineare, quasi scontata come lo può essere la vita : dura, crudele, esageratamente coinvolgente ma al contempo sinistro e bigotto. Questo film narra la vita di due giovani le cui storie finiscono per intrecciarsi in un'avventura che sarebbe paragonabile alla più noiosa e rivista storia adolescenziale; le loro scoperte e le loro proteste, le furiose lotte con i genitori e la nuova strada verso una innocente trasgressione ed una motivata ribellione sono il condimento per una ricetta che ci accomuna e ci porta ad un'empatia quasi silenziosa ma pur presente. L'errore più comune che potrebbe portare lo spettatore a non godersi questo semplice piatto casalingo è il pregiudizio. Non bisogna guardare questo prodotto come una spiccata volontà di risultare la stella maggiormente brillante del firmamento poichè lo si intuisce dalle prime battute che non v'è necessità d'esagerazione nella trama ( a volte volutamente scontata ). Un piatto della nonna che per quanto possa risultare spontaneo e poco ricercato, stuzzicherà l'appetito di chi preferisce la cucina tradizionale che, pur non sconvolgendo critici e non, ti porta sempre a preferire la domenica dai parenti piuttosto che il ristorante di nouvelle cousine : questa è la buona ricetta per non rimanere delusi dalla visione di questo film. La partecipazione di Pierce Brosnan equilibra la presenza di un Robert Pattinson ancora troppo legato alla sua figura di vampiro, come Chris Cooper rispetto alla "figlia" Emilie de Ravin, in una sorta di affiancamento intergenerazionale che accompagna con simpatia lo spettatore nelle vicende fin troppo comuni dei due giovani. Sceneggiatura semplice ma efficace, a non voler appesantire un'atmosfera alle volte cupa e pesante ed alle volte affascinante come lo può essere il primo amore : una bicromia tra dramma e vita che costantemente si ripete ( con richiami alle volte forzati ) in un piacevole racconto di comuni esperienze, risultando poi essere a grande sorpresa una rivelazione sulla “fine”. Due visioni ed uno stesso concetto che con ingegno Allen Coulter ha saputo addomesticare senza sfibrare la reale motivazione del film. Non si può non rimanere affezionati dai due semplici eroi ed ai loro genitori che assieme donano il vero valore ad una pellicola che ahimè è stata valutata ben sotto il suo reale potenziale. Una pepita d'oro che per i pregiudizi di molti si è trasformato in rame, venendo così accantonato come figlio indesiderato. Sono le sorprese che riescono a toccarti l'animo la vera rivoluzione, non film preconfezionati che tentano di darti innumerevoli e scientifici significati della vita o che tentano di vincer una gara su chi riesce a risultar maggiormente illuminante o profondo. La nuda e cruda verità, senza abbellimenti di sorta che donano plauso al regista ma che sminuiscono quello che può esser un film. Una visione di noi stessi, un'immedesimazione che ci costringe ( come la vita a volte ci insegna ) a vestire i panni d'altri. Remember me non verrà ricordato per essere il film con maggiori incassi o con migliori partecipazioni ma sicuramente ha ben scolpito nell'animo di molti un insegnamento che è il reale senso dell'intera trama, spiegabile in un'unica parola : sorpresa.
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fedilla
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mercoledì 19 settembre 2012
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L'ho guardato senza sapere di cosa parlasse, senza aver letto nessuna critica o recensione, l'ho visto al buio e l'inizio mi ha sorpreso. Siamo nel 1991, è sera e una mamma con la sua bambina aspetta l'arrivo della metro. Il timore all'inizio ingiustificato che trapela dallo sguardo della madre di lì a poco trova conferma nel più tragico degli epiloghi. Fin qui, bel film, inaspettato proprio come il finale che, lo ammetto, mi ha fatto veniri i brividi. Ma il problema secondo me è tutto quello che ci sta in mezzo. Dopo i primi 10 minuti, ci ritroviamo nel 2001, vediamo una famiglia piangere la morte di un proprio caro, ma non capiamo chi sia e cosa c'entri con la storia iniziale.
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L'ho guardato senza sapere di cosa parlasse, senza aver letto nessuna critica o recensione, l'ho visto al buio e l'inizio mi ha sorpreso. Siamo nel 1991, è sera e una mamma con la sua bambina aspetta l'arrivo della metro. Il timore all'inizio ingiustificato che trapela dallo sguardo della madre di lì a poco trova conferma nel più tragico degli epiloghi. Fin qui, bel film, inaspettato proprio come il finale che, lo ammetto, mi ha fatto veniri i brividi. Ma il problema secondo me è tutto quello che ci sta in mezzo. Dopo i primi 10 minuti, ci ritroviamo nel 2001, vediamo una famiglia piangere la morte di un proprio caro, ma non capiamo chi sia e cosa c'entri con la storia iniziale. Ci aspettiamo di rivedere la bambina cresciuta e invece troviamo un ragazzo un po' sballato con un'altra storia, un'altra vita. Questa condizione di incertezza senza collegamenti apparenti dura un po' e non è piacevole. La storia con la quale era iniziato il film viene lasciata da parte per la maggior parte del tempo dando spazio ad altre vicende abbastanza piatte ma raccontate come se fossero tragedie. Ritroviamo anche la bambina cresciuta (male) ma non ci è simpatica. Litiga con il padre, si lamenta, fa la sciocchina. Ma perchè?
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vyc2886
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venerdì 25 novembre 2011
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uno spunto di riflessione
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Se non fosse per il finale si potrebbe parlare del film come della tipica rappresentazione dei problemi di una gioventù colpita dagli eventi della vita. Eventi ingiusti, una bimba che assiste all'omicidio della madre, un ragazzo che deve combattere con un padre troppo occupato dal lavoro e col ricordo di un fratello che si è suicidato. I grandi problemi della vita, quelli che riguardano l'infanzia e la famiglia, che ti segnano per sempre e che, forse, ti legano a chi ti può capire. Già.. se non fosse per il finale.. quegli ultimi fotogrammi ribaltano tutto, e ti fanno rivedere il film sotto tutto un altro punto di vista. E' la storia di chi ha perso tutto e dell'impotenza di fronte alle catastrofi che non puoi prevedere e che distruggono tutto.
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Se non fosse per il finale si potrebbe parlare del film come della tipica rappresentazione dei problemi di una gioventù colpita dagli eventi della vita. Eventi ingiusti, una bimba che assiste all'omicidio della madre, un ragazzo che deve combattere con un padre troppo occupato dal lavoro e col ricordo di un fratello che si è suicidato. I grandi problemi della vita, quelli che riguardano l'infanzia e la famiglia, che ti segnano per sempre e che, forse, ti legano a chi ti può capire. Già.. se non fosse per il finale.. quegli ultimi fotogrammi ribaltano tutto, e ti fanno rivedere il film sotto tutto un altro punto di vista. E' la storia di chi ha perso tutto e dell'impotenza di fronte alle catastrofi che non puoi prevedere e che distruggono tutto. Tutti i problemi, quelli che prima possono sembrare insormontabili, l'arrancare nella vita, il lottare.. non serve più a nulla, perchè tutto può cambiare in un attimo. A me il film ha lasciato questo, una grande riflessione sulla vita e sulla morte, su quello che facciamo e quello che potremmo fare, sull'impotenza di fronte agli avvenimenti della vita. E' un attimo e.. tutto è finito, in un attimo tutto può finire.
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fiffa89
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martedì 13 settembre 2011
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un giovane guerriero...
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Questo film non mi è piaciuto, però come ne "Il cigno nero" devo riconoscere il suo valore da un punto di vista obiettivo.
Sullo sfondo del tragico crollo del World Trade Center, un ragazzo lotta per il bene della sua sorellina. Pierce Brosnan è un padre travolto dai sensi di colpa perl morte del suo primogenito, morte che ha distrutto la famiglia e che lo ha spinto ad allontanarsi dagli altri due figli.Tyler, già adolescente, si ribella a questa condizione di passiva rassegnzione ad una vita di rimorsi e cerca di ristabilire un affetto tra il padre e la sorellina ancora bisognosa di cure.
L'atmosfera è sempre un pò grigia e malinconica, New York è vista nella sua negatività che raggiunge il culmine con il riuscito attentato terroristico dell'11 settembre 2001.
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Questo film non mi è piaciuto, però come ne "Il cigno nero" devo riconoscere il suo valore da un punto di vista obiettivo.
Sullo sfondo del tragico crollo del World Trade Center, un ragazzo lotta per il bene della sua sorellina. Pierce Brosnan è un padre travolto dai sensi di colpa perl morte del suo primogenito, morte che ha distrutto la famiglia e che lo ha spinto ad allontanarsi dagli altri due figli.Tyler, già adolescente, si ribella a questa condizione di passiva rassegnzione ad una vita di rimorsi e cerca di ristabilire un affetto tra il padre e la sorellina ancora bisognosa di cure.
L'atmosfera è sempre un pò grigia e malinconica, New York è vista nella sua negatività che raggiunge il culmine con il riuscito attentato terroristico dell'11 settembre 2001.
La morale? Fare della propria esistenza un esempio. Riscattare un errore con un'azione di puro altruismo.
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hayley13
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domenica 11 settembre 2011
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un pattinson diverso.
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Il film sicuramente, potrebbe sembrare in apparenza, la solita storia melodrammatica, pubblicizzata dall'attore del momento ( Robert Pattinson ). Ma a mio parere, è di più, c'è dolore, rabbia, amore, e la rassegnazione di fronte alla morte, di come la vita può cambiare da un momento all'altro, spesso, solamente conoscendo una persona in grado di renderla migliore. Si vede ed è evidente, il lavoro degli attori, non ce n'è uno che non sia valido, da Pattinson stesso, un Pattinson diverso, che accantona le vesti del vampiro ingessato per calarsi in quelle di Tyler, in modo più che discreto, alla bambina ( sorella di Tyler ) che vive e trasmette il dolore delle sue due perdite.
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Il film sicuramente, potrebbe sembrare in apparenza, la solita storia melodrammatica, pubblicizzata dall'attore del momento ( Robert Pattinson ). Ma a mio parere, è di più, c'è dolore, rabbia, amore, e la rassegnazione di fronte alla morte, di come la vita può cambiare da un momento all'altro, spesso, solamente conoscendo una persona in grado di renderla migliore. Si vede ed è evidente, il lavoro degli attori, non ce n'è uno che non sia valido, da Pattinson stesso, un Pattinson diverso, che accantona le vesti del vampiro ingessato per calarsi in quelle di Tyler, in modo più che discreto, alla bambina ( sorella di Tyler ) che vive e trasmette il dolore delle sue due perdite. Ma quello, che mi farebbe consigliare un film come " remember me " oltre alla rosa di attori, è senz altro il finale, del tutto inaspettato, che lascia la sala silenziosa, stupita, raccolta nel ricordo di un dolore, non così lontano da quello trasmesso sullo schermo.
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valzerlento
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venerdì 22 luglio 2011
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finale mozzafiato
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Ottimo Film. Ottima interpretazione di tutti gli attori. Ma soprattutto avvicente, drammatica, bellissima trama. Film che tocca molti argomenti, non è una semplice storia d'amore, questo film è tutto: amore, amicizia, famiglia e dramma. Da vedere assolutamente.
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little ele
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martedì 5 luglio 2011
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che finale scandaloso!!!!!!!
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Il film e molto bello e sono andata a vederlo con una mia amica...la trama e bella,la storia d amore e bella ma si puo sapere chi ha scritto il finale?????????Il finale secondo me ha rovinato il film...come puo morire il protagonista????????Anche se ha aggiunto qualcosa in piu al film in poche parole un finale a sorpresa!!!!!!!!Pero non riesco a capire una cosa...nell esplosione delle torri gemelle sono morti tutti,ma si riesce atrovare il diario di Tyler!!!!!!
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