vittorio
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lunedì 4 gennaio 2010
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piacevole sorpresa!!
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Prima di tutto precisiamo che questo non è un horror ma un bel thriller.....
Bel film, adrenalinico, ben interpretato, una storia che ti tiene incollato sulla sedia......
Piacevole sorpresa!!
Da vedere...
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nerazzurro
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mercoledì 12 agosto 2015
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un remake riuscito e che serviva
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Ci sono stati negli ultimi anni svariati remake di vecchi horror. alcuni buoni (Halloween) ed alcuni davvero inutili (VENRDI 13, NIGHTMARE...).
L'ultima casa a sinistra e stato un cult.
Questo remake prodotto dallo stesso ideatore (il maestro) Wes Craven secondo me è riuscito alla grande. Un remake di cui si sentiva il bisogno.
Sinceramente rivedendo oggi l'originale cult degli anni 70 oggi fa storcere un pò il naso.Un pò per il sottofondo vecchio di 40 anni un pò per il montaggio alla Happy days (l'originale e sempre l'origianle per carità).
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Ci sono stati negli ultimi anni svariati remake di vecchi horror. alcuni buoni (Halloween) ed alcuni davvero inutili (VENRDI 13, NIGHTMARE...).
L'ultima casa a sinistra e stato un cult.
Questo remake prodotto dallo stesso ideatore (il maestro) Wes Craven secondo me è riuscito alla grande. Un remake di cui si sentiva il bisogno.
Sinceramente rivedendo oggi l'originale cult degli anni 70 oggi fa storcere un pò il naso.Un pò per il sottofondo vecchio di 40 anni un pò per il montaggio alla Happy days (l'originale e sempre l'origianle per carità).
In questo remake i protagonisti sono stati bravissimi. Non quanto i vecchi interpreti ma davvero all'altezza del ruolo. Tony Goldwyn e Sara Paxton son stati grandiosi cosi come tutto il cast. Tutto e stato riproposto in maniera egregia omaggiando il cult che e stato.Da vedere
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evildead
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giovedì 20 agosto 2015
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era una notte buia e tempestosa...
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...quella in cui Krug e seguito bussarono alla porta dell' ''ultima casa a sinistra"; il film e' un remake piuttosto ben fatto del film di Craven del 1972.
La regia e' solida,gli attori ben scelti ed i personaggi convincenti.Senz'altro non possiede la "selvaggeria" un po' rozza del suo predecessore (come del resto non la possiede il remake di Nispel di "Non aprite quella porta"),ma qui si entra,da un lato a soppesare film prodotti da registi esordienti negli anni '70 ,anni notoriamente arrabbiati ed "eversivi" e dall'altro a parlare della scuola Holliwoodiana odierna che sforna decine di registi con stili troppo omogenei tra loro.
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...quella in cui Krug e seguito bussarono alla porta dell' ''ultima casa a sinistra"; il film e' un remake piuttosto ben fatto del film di Craven del 1972.
La regia e' solida,gli attori ben scelti ed i personaggi convincenti.Senz'altro non possiede la "selvaggeria" un po' rozza del suo predecessore (come del resto non la possiede il remake di Nispel di "Non aprite quella porta"),ma qui si entra,da un lato a soppesare film prodotti da registi esordienti negli anni '70 ,anni notoriamente arrabbiati ed "eversivi" e dall'altro a parlare della scuola Holliwoodiana odierna che sforna decine di registi con stili troppo omogenei tra loro. Non a caso l'unico nome,secondo me,di regista con stile ricco di personalita', uscito negli ultimi 10 anni ,nell'horror,e' Rob Zombie. Ii tanto decantato James Wan appartiene alla scuola di cui sopra. Tornando al film in questione ,la scena madre dello stupro non e' sufficientemente carica e "tecnicamente" non credibilissima. La figura del figlio di Krug sembra un po' messa li' a fare da contrappeso ,pero' ha un suo perche' nel corso della storia. Ci si chiede semmai cosa ci faccia con quei tre ,non approvando affatto il loro "operato" ed essendo totalmente diverso da loro . I cattivi sono un bel trio ,le facce sono giuste e ben caratterizzate.Comunque il film fila via liscio , con buona tensione e coinvolgimento (belli i momenti con la foto della ragazza attaccata al frigorifero) fino alla inevitabile catarsi finale . E proprio sul finale,esattamente sulla scena finale (che non spoilero') il film compie uno scivolone che porta via punti a quanto di buono fatto fino ad allora. E' risaputo che un brutto finale lascia l'amaro in bocca e rischia di inficiare il valore complessivo del film e questo ,a mio parere ,e' uno di quei casi ,concludendosi in modo eccessivo ,grottesco e stonato con quanto visto prima; oltretutto si svolge ormai a giochi fatti ed alla luce dell'alba. Un finale meno "effettistico",piu' calibrato e sensato.avrebbe giovato molto di piu'.
Non mi dilungo per non rivelarlo a chi non ha visto il film .che comunque e' molto godibile e le sue 2 stelle e 3/4 (tanto avrei voluto dare) le merita tutte.
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elgatoloco
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domenica 11 aprile 2021
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wes crawen is an othe think!
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"The Last House on the Left"(Dennis Iliadis, 2009, soggetto di Wes Craven del suo film del 1972, di cui questo è un remake, Adam Alleca e Ellis Woldsworth), come il film che "irpoduce"racconta di due amiche sbarazzine, di cui però una prima decisamente più seira, coinvolte, loro malgrado, in una storia con dei loshci figuri, che le violentano, anzi una la uccidono e violentano, rifugiandosi poi nella"Last House of the Left", nel bosco, dove abitano i genirotri(il padre è chirurgo)della ragazza malconcia ma rifusicta a fuggire allo scempio dell'amica. Molto trouble, nella casa, quando i genitori e la ragazza cercano di vendicarsi dei "vilains"(un criminale, il fratello che non è da meno, la girlfreind del crimminale e un figlio dello stesso, molto"imbarnato".
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"The Last House on the Left"(Dennis Iliadis, 2009, soggetto di Wes Craven del suo film del 1972, di cui questo è un remake, Adam Alleca e Ellis Woldsworth), come il film che "irpoduce"racconta di due amiche sbarazzine, di cui però una prima decisamente più seira, coinvolte, loro malgrado, in una storia con dei loshci figuri, che le violentano, anzi una la uccidono e violentano, rifugiandosi poi nella"Last House of the Left", nel bosco, dove abitano i genirotri(il padre è chirurgo)della ragazza malconcia ma rifusicta a fuggire allo scempio dell'amica. Molto trouble, nella casa, quando i genitori e la ragazza cercano di vendicarsi dei "vilains"(un criminale, il fratello che non è da meno, la girlfreind del crimminale e un figlio dello stesso, molto"imbarnato".reazione normale, visto il padre..., ovviamente con l'esclusione del ragazzo,"sulle nuvole"). Il remake è corretto(Non a caso come produttori fungono ancora lo stesso Wes Craven, all'eooca ancora vivo e Sean S.Cunningham, suo collaboratore)per la scelta dei tempi, ma certamente manca quella sorta di"basso continuo"che percorre il vecchio film di Craven, fatto di quella forma di humor"satanico"ma anche demistificatore della borghesia USA, del capitalsmo made in the States che in Craven è ben presente. Qui la famiglia"perfettini"lo è sul seriom, vuol essere tale. Nella"first version"anche il riferimento alla"Marijuana", cannabis indica , ganjia o come volete chiamarla dell'inizio o quasi è pervasa di humor che qui manca, un po'colpevolmente, diremmo.... Ma i tempi vanno bene, il resto anche(misiche, scneografia)e forse si è più al passo con lcon il "Timeghost", Zeitgesit o come si viuole chiamarlo, pur se l'impresisone di fondo non può non essere quella cita paima... Decisamente siamo in una congiuntura storico-film ica divwrsa e questo gioca un ruolo, lo si voglia o meno. Intepreti brave al femminile, con Sara Paxton, Monica Potter(figlia e madre, rispettivamente, della"famiglia bene"), , Riki Lindhome efficace"per absentiam", deicsamente bene il supervilain reso da Garrett Dilahunt, mentre gli altri sono più"mosci", ma forse era nel patto implicito con Craven e quello tra regista e sceneggiatori da un lato e pubblico dall'altro, per dare una netta predominanza all'elemento femminile e al vilain, apounto., El Gato
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