Lebanon |
||||||||||||||
Un film di Samuel Maoz.
Con Oshri Cohen, Michael Moshonov, Zohar Shtrauss, Reymond Amsalem, Itay Tiran.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Israele, Germania, Francia, Libano 2009.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 23 ottobre 2009.
- VM 14 -
MYMONETRO
Lebanon
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quella sporca (Non) ultima guerradi Francesco2Feedback: 41676 | altri commenti e recensioni di Francesco2 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
martedì 5 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel mondo di oggi, la guerra è cambiata. E'cambiata perché si combatte contro bersagli irraggiungibili(?) come Bin Laden, in dei non-luoghi, perché si ricorre alle guerre preventive, perché il terrorista può essere chiunque. Ma nella realtà dei media onnipresenti, e forse onnipotenti, è cambiata anche la nostra PERCEZIONE della guerra. "The Hurt Locker”, a costo di sembrare freddo nel descrivere il soldato di oggi come un robot avulso da emozioni e passioni, ha reso perfettamente il senso dell'uomo-macchina, vicino e al contempo distante da codici cronenberghiani. "Lebanon" vuole raccontare anch'esso un'ALTRA guerra, nonostante paradossalmente riporti un fatto vero ambientato nel lontanissimo '82, un altro mondo ed ho detto poco. Qualcuno giustamente ha parlato di "Kammerspiel" tedesco. Ma è una sfida affrontare un argomento del genere in un contesto COERCITIVO, in tutti i sensi. Sotto l'apetto visivo, certi bersagli malacapitati dei malcapitati soldati richiamano proprio qualche momento del film della Bigelow. Ma "Hurt Locker" non metteva in scena rancori ed incomprensioni personali, o ammesso che lo facesse aveva altra intelligenza. Neanche qui mancano momenti brillanti, come la storia della maestra che introduce una dose di umorismo dissacrante. Ma non è che manchi retorica sulla guerra, pensiamo alle scene in cui non si vorrebbe sparare ma lo si fa lo stesso, cariche di retorica almeno quanto di tensione. Superficiale ed approssimativo, poi, è il modo in cui vengono valutati i rapporti tra i soldati. La "Dialettica"esistente sa di prevedibile e ripetitivo. Ma girare"lebanon " è una scelta difficile, come realizzare un film prendendo come spunto "Và dove ti porta il cuore"o, credo, da "Non ti muovere": il cinema che non voglia seguire le regole di Tempo-Luogo-Azione non può basarsi solo sulle buone intenzioni. Bella la prima scena dei girasoli, con un commento sonoro nient'affatto marcato ma penetrante. Spiace dirlo, ma spesso è l'opposto di questo film. Alla fine la scena verrà ripresa, forse perché il regista, nonostante per girare questo dolorosa opera si sia ispirato a una lontana esperienza personale, , non rinuncia a sperare. Nonostante tutto.
[+] lascia un commento a francesco2 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Francesco2:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | fulvieri 2° | paola di giuseppe 3° | peer gynt 4° | paolorol 5° | reservoir dogs 6° | oh dae soo 7° | wilsons 8° | estonia 9° | ennio |
Festival di Venezia (1) Nastri d'Argento (1) European Film Awards (7) Articoli & News |