Quantum of Solace

Dopo l'entusiasmante Casino Royale, capace di rianimanare una serie ormani esaurita, Quantum of Solace non riesce a sfondare. In maniera evidente si cerca di portare bond alla forma originaria che sul grande schermo non si era mai vista ovvero quella che Ian Fleming mise su carta. Daniel Craig è ottimo per questo ma la regia non lascia molto spazio alla variante che ha fatto di casino Royale il migliore Bond dai tempi di Connery. Tutto è incentrato sull'azione che non cade mai nell'impossibile ma toglie spazio ed attenzione hai punti di forza del film quale l'intrigo tra Governi ed organizzazioni terroristiche che da al film un tocco spy story versione noir (esilarante che il governo degli Stati Uniti e dello stesso Regno Unito siano ostili a 007). Buono anche il finale, in cui Bond non va a letto con Camille(trovata presa in prestito dal Moonraker di Fleming?) Tuttavia nel Film non c'è neanche un po' di spazio per l'altra metà di James Bond dalla sottile ironia (per carità non quella scontata di Moore), cultore dell'eleganza e dei piaceri. C'è il Grand Hotel il "Vesper" Drink due donne ed anche l'Aston Martin, ma sembrano semplici oggetti scenografici e non parte integrante del personaggio. Il tutto ci da un risultato complessivamente non eccellente. E' da annoverarsi che comunque rimane vincente la sceneggaitura di Paul Haggins(dopotutto la trama riamne "quasi" credibile) e soprattutto l'interpretazione di Daniel Craig che si conferma il Bond più "Fleminghiano" indispensabile ora che a soddisfare il pubblico di Bond non sono più sufficienti effetti speciali e la classica battuta "Il mio nome è ...."