antonio canzoniere
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giovedì 4 settembre 2014
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opera da sundance, delicata e sadica
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In caduta libera nella sua vita artistica, lavorativa e sentimentale, Gary, musicista di talento rassegnato che lavora come compositore per pubblicità, assiste inerme alla rovina dei rapporti con la sua fidanzata Dora, artista anch'essa in crisi e al successo del borioso Paul, ex componente del suo gruppo On the One. Il tenore depressivo e monotono della sua vita cambia però quando una donna misteriosa lo proietta in un mondo di passioni, colori e vitalità altrimenti perdute che prende forma ogni notte nella sua mente. La via per l'ispirazione non è lontana e aiutato da Mel, indagatore di sogni free lance che lo allena al controllo della mente, riesce a trovare di nuovo il sound giusto.
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In caduta libera nella sua vita artistica, lavorativa e sentimentale, Gary, musicista di talento rassegnato che lavora come compositore per pubblicità, assiste inerme alla rovina dei rapporti con la sua fidanzata Dora, artista anch'essa in crisi e al successo del borioso Paul, ex componente del suo gruppo On the One. Il tenore depressivo e monotono della sua vita cambia però quando una donna misteriosa lo proietta in un mondo di passioni, colori e vitalità altrimenti perdute che prende forma ogni notte nella sua mente. La via per l'ispirazione non è lontana e aiutato da Mel, indagatore di sogni free lance che lo allena al controllo della mente, riesce a trovare di nuovo il sound giusto. Ma sarà ancora in tempo per recuperare il tempo perduto?
Opera da Sundance con un cast stellare e con un tocco più introspettivo che comico, narrata con grande lucidità e una giusta dose di sadismo che, nascosta dalla freddezza stilistica nella prima parte, esplode nel finale , letteralmente troppo bello per essere vero. Da regista, Paltrow preferisce un tocco minimalistico, fatto apposta per portare i contrasti della vita reale ed onirica in dissonanze visive ed emotive sempre più accese. Il modello vorrebbe essere Rohmer col suo Ma nuit chez Maud, trasportato nella New York del 2000, alienante, scevra di qualsiasi ornamento solito delle commedie sentimentali alla Woody Allen, di cui comunque ricorda con qualche eco Melinda e Melinda. Pur nei suoi limiti, dimostra una sensibilità da coltivare e grande attenzione per i volti dei protagonisti: una Paltrow sommessa ed insolita, un Freeman sensibile e un energico Pegg di contorno. Come oggetto del desiderio, la Cruz è perfetta.
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seneca29
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venerdì 12 giugno 2009
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niente di che
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Il film sembra privo di evoluzione, i personaggi sono piatti e abbastanza noiosi. La trama è stiracchiata fin troppo... andava bene per un cortometraggio, non per un film. Comunque non è terribile. Solo che non dice niente.
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