La volpe e la bambina |
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Un film di Luc Jacquet.
Con Bertille Noël-Bruneau, Isabelle Carré, Thomas Laliberté
Titolo originale Le renard et l'enfant.
Commedia,
durata 90 min.
- Francia 2007.
- Lucky Red
uscita venerdì 21 marzo 2008.
MYMONETRO
La volpe e la bambina
valutazione media:
2,95
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Difficile replicare un successo senza i mezzi...di Great StevenFeedback: 70023 | altri commenti e recensioni di Great Steven |
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domenica 16 agosto 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LA VOLPE E LA BAMBINA (FR, 2007) diretto da LUC JACQUET. Interpretato da BERTILLE NOEL-BRUNEAU, ISABELLE CARRé, THOMAS LALIBERTé
Una bambina lentigginosa dai capelli rossi, mentre ritorna in sella alla sua bicicletta a casa da scuola, incontra una volpe nel bel mezzo di un bosco. L’intenzione di addomesticarla e farsela amica diventa da quel momento la sua unica ragione di vita: ogni giorno va ad aspettarla sotto l’immenso faggio presso cui si sono incontrate la prima volta, e passo dopo passo l’animale prende confidenza con lei, si lascia avvicinare e impara a riconoscerla come una presenza positiva. Insieme corrono per la campagna, salgono sopra gli alberi e sulle alture rocciose e condividono momenti di allegra spensieratezza. Ma quando la bambina decide di far salire in camera sua la volpe e chiude la porta, rischia di provocare un una tragedia: il canide, sentendosi intrappolato, rovescia gli oggetti della stanza e si agita nervosamente fino a scaraventarsi giù rompendo il vetro della finestra, la qual cosa le procura un’evidente ferita al collo. Tristemente addolorata dal drammatico evento, la bambina riaccompagna la volpe alla tana dove si trovano i suoi cuccioli, poi la rivede, incredibilmente ancora viva, alzarsi sulle zampe e porgerle l’ultimo saluto. Dopo qualche altro incontro, le due non si vedranno più. È la storia che una mamma racconta al proprio bambino prima che questi dorma. L’esperimento di replicare il successo ma soprattutto la magica carineria de La marcia dei pinguini si può dire fallito per una macroragione che ne ingloba almeno tre, più ristrette ma non meno plateali: un risultato che limita fortemente il target di questo lezioso documentario ad un pubblico infantile, specialmente per quel che concerne la scelta delle musiche (di scontata smanceria), i piani-sequenza che cercano con goffaggine di imitare quelli dei cartoni animati e l’inserimento forzato di una morale conclusiva che in realtà non approda ad una sua risoluzione pratica. Mi spiego meglio: un significato il film ce l’ha, ma il veicolo attraverso cui lo esprime appare debole e ambiguo, nel senso che la necessità di lasciar vivere gli animali nel loro habitat naturale senza disturbarli o costringerli ad un addomesticamento forzato, viene spiegata mediante il ricorso alla fine di un’improbabile ma profonda amicizia che spezza il cuore solamente alla bambina, l’unica a cui quel rapporto così particolare importava più di qualunque altra cosa. C’è anche da affermare che come protagonista è stata scelta una bambina fra le più melense e odiose che il grande schermo abbia saputo proporre fra i volti nuovi dei personaggi principali femminili, e non solamente in riferimento al cinema francese. Jacquet si aspettava effettivamente troppo da questo docu-film che figura, in fin dei conti, all’interno della sua filmografia come un passo falso o, quantomeno, come un’opera minore. I demeriti sono da affibbiare in particolar modo ad un impianto narrativo favolistico che tradisce sé stesso con l’utilizzo spregiudicato di scene d’azione volgarmente infantilizzate, e pure ad un discorso filo-ambientalista che non abbraccia in verità nessuna coerenza ecologica né tantomeno qualche serio preconcetto da naturalista impegnato. L’unica nota positiva sta nella versione italiana, con un’Ambra Angiolini perfetta nel fare da voce narrante al racconto in prima persona di questa lunga scampagnata agreste per le foreste francesi, tra una tana di volpacchiotti e l’ombra di un gigantesco albero con le foglie che ondeggiano al vento. Prodotto da Canal + e France 3 Cinéma in collaborazione con La Bonne Pioche.
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