Hannibal Lecter - Le origini del male |
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Un film di Peter Webber.
Con Gaspard Ulliel, Li Gong, Dominic West, Rhys Ifans, Richard Brake.
continua»
Titolo originale Hannibal Rising.
Drammatico,
durata 117 min.
- Francia, Gran Bretagna, USA 2007.
- Filmauro
uscita venerdì 9 febbraio 2007.
- VM 14 -
MYMONETRO
Hannibal Lecter - Le origini del male
valutazione media:
2,52
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sguardo e anima, ritorno alle origini di Lecterdi Valeria PonteFeedback: 0 |
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martedì 13 febbraio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Atmosfere cupe e paesaggi europei per il prequel sulla giovane vita di Hannibal Lecter. Siamo in Lituania, nel 1943, Hannibal è un bambino normale almeno fin quando le truppe tedesche non distruggono la sua famiglia. Il piccolo è uno dei tanti ad essere colpito dagli orrori della guerra e ne rimarrà segnato per sempre. La trama del film, infatti, si tesse sulla morte della sorellina Misha, presa in ostaggio con il fratello e poi mangiata da un gruppo di nazisti affamati e senza scrupoli. Così Hannibal viene quasi misticamente a contatto con il sapore della carne umana da cui non si separerà mai più. La seconda parte della pellicola si incentra sul rapporto che Lecter crea con la zia acquisita, Lady Murasaki, una giapponese che ha perso tutto e tutti durante la guerra e dai cui Hannibal si trasferisce. Nel castello della zia un Hannibal giovane e intrigante impara a conoscere l'arte di samurai, divenendo (un pò troppo ispirato da un'armatura che nel volto ricorda la maschera di forza che indosserà fra un paio di anni), una specie di ninja-vendicatore-solitario. Tra uno spiedino di guance e una mangiata di fegato Lecter vendica la morte della sorella, ma ormai non è più un uomo (o non lo era già prima?). Nemmeno l'amore (corrisposto) che prova per la dama orientale lo salverà dal suo destino di cannibale incallito. La trama è quello che è, limitata solo ad una breve panormamica sulla vita del cannibale più famoso del mondo da giovane. Il merito più grande va al regista Peter Webber (La Ragazza con l'orecchino di Perla) che ha saputo compiere con accuratezza tre scelte: il protagonista, la fotografia e i paesaggi. Lo sguardo di Gaspard Ullier (Una lunga domenica di passioni) tiene incollato alla poltrona qualsiasi spettatore e crea una sorta (anche questa volta mistica) di empatia con il pubblico. Cattivo si, ma con stile.
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