Centochiodi

Rileggi qualche volta quello che scrivi? arrogante e presuntuoso sei tu che ti permetti di trinciare giudizi. Di assoluto non c'è nulla. ritorna ad imparare! Pottresti forse cominciare, guarda caso, da Pasolini.

Se di assoluto non ci fosse nulla Olmi non avrebbe usato Gesù. Io comunque critico con un argomento. Tu giudichi una persona. Sei proprio sicuro che la presunzione sia dalla mia parte?

Ma non sono riuscito a capire fino in fondo la tua "veritas". Hai mischiato tante cose, solo per dimostrare il tuo grado culturale? Spero di no! In Olmi, che apprezzo ma non condivido Centochiodi, non è per niente apodittico/evidente il "pasolinismo"

Se ho dato questa pessima impressione mi dispiace. Cerco di spiegare: apodittico è il messaggio: io inchiodo il simbolo culturale, quindi mi elevo sulla cultura tutta: io sono olmi. Poi, io dico, in questo film c'è pasolinismo, ma non c'è Pasolini.

Olmi è cattolico,Olmi è poeta.La sconcertante metafora della crocifissione si riferisce agli intellettuali della Chiesa,compresi il Papa e i Vescovi,successori degli Apostoli da Cristo scelti e inviati.Olmi cattolico esclude Cristo dalla sua Chiesa!

Quanto tu parli di “pasolinismo” è evidente che non c’è Pasolini: cultura e spessore intellettuale diversi, per cui in Olmi non si è mai palesato alcunché di “pasolinismo”.Basto solo ricordare “Uccellacci e uccellini” e “Il Vangelo secondo Matteo”.

Apprezzo la tua pacatezza nel contradditorio, davvero. Olmi, in questo, purtroppo, ultimo,film ha contraddetto tutta la sua opera. I messaggi, lì poetici, de “L’albero degli zoccoli” e de “La leggenda del santo bevitore”vengono buttati alle ortiche.

La poesia c'era: e.g. il fiume dello spirito (in cui si specchia la dimensione spiritale della vita terrena) è una bellissima metafora, ed Olmi è un poeta (e artista). Un artista oggi deve trovare nuove modalità di espressione; non sbattere la porta.

Olmi. Messaggio Frainteso. Non cerchiamo oltre il messaggio di Olmi condensato nella frase: I libri sono un punto di partenza, non d'arrivo.

Tritacarne confonde i libri come strumento della conoscenza con i libri come carta, con segni vari, rilegata. E poi, spavaldo, querela fraintendimenti.

I libri (alias conoscenza) vivono della vita e la vita della conoscenza. Come in un dialogo quando tu (od Olmi) decidi che non serve più ascoltare: uccidi il dialogo, non l'interlocutore!

Più che un commento mi sembra uno spavaldo delirio.Se Olmi avesse voluto "punire" dall'alto la cultura? lei sarebbe stato il primo ad accorgersene perché preso di mira dal dolce volatile ma penso che il maestro nel suo caso avrebbe usato la parola,1.

In altri tempi, un signore molto caustico e persino scorbutico, diceva: "non tutto ciò che fa un uomo grande, è grande". Io le posso consigliare questa massima. Il resto, però, deve metterlo lei stessa. Auguri!

In altri tempi, un signore molto caustico e persino scorbutico, diceva: "non tutto ciò che fa un uomo grande, è grande". Io le posso consigliare questa massima. Il resto, però, deve metterlo lei stessa. Auguri!

perché i libri simboleggiano il dialogo culturale. Non ha senso dire: i libri ichiodati avevano il marchio cattolico. Non sono anche quelli strumenti di cultura? I libri sono libri e Gesù non è fuggito sul Po con in tasca un romanzo di Moravia.