nicolò
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venerdì 4 maggio 2007
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weitz fa progressi con "in good company"
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Weitz è un regista che cresce e questo film, insieme al recente "American Dreamz", non può che essere la conseguenza della sua maturità. Ha esordito con "American Pie", scurrile (ma divertente) campione d'incassi, cui è seguito "About A Boy" dal romanzo di Nick Hornby, adesso torna - ma con meno successo - con "In Good Company". Che è la storia, bene o male, di un confronto. Fra due persone che non hanno la stessa età e neanche le stesse idee, ma che si trovano lo stesso a condividere un qualcosa. Anzi, a contenderselo. Il posto di lavoro. Dennis Quaid ha un posto di rilievo nella rivista sportiva "Sport America", ma poi arriva il giovane Topher Grace che glielo soffia e il primo diventa vice del secondo.
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Weitz è un regista che cresce e questo film, insieme al recente "American Dreamz", non può che essere la conseguenza della sua maturità. Ha esordito con "American Pie", scurrile (ma divertente) campione d'incassi, cui è seguito "About A Boy" dal romanzo di Nick Hornby, adesso torna - ma con meno successo - con "In Good Company". Che è la storia, bene o male, di un confronto. Fra due persone che non hanno la stessa età e neanche le stesse idee, ma che si trovano lo stesso a condividere un qualcosa. Anzi, a contenderselo. Il posto di lavoro. Dennis Quaid ha un posto di rilievo nella rivista sportiva "Sport America", ma poi arriva il giovane Topher Grace che glielo soffia e il primo diventa vice del secondo. E poi che succede se il ragazzo s'innamora di sua figlia? Commedia degli equivoci... è anche questo. Ma il film di Weitz è soprattutto una pungente satira del mondo del lavoro, come testimonia il personaggio di Malcolm McDowell, un magnate vagamente ispirato a Rupert Murdoch.
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giovedì 4 febbraio 2016
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commedia amara
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Non sarà un film"epocale", ma"IN Good Company"mostra , con toni da commedia amara, anzi con risvolti francamente drammatici, la vita di un ufficio pubblicitario(lo ritengo uno dei film più efficaci, negli USA, su tematiche lavorative)in rapporto con la vita"privata"dei protagonisti, il cinquantenne dirigente interpretato da Dennis Quaid e il ventiseinne"rampante"reso da Thofer Grace, mentre Scarlett Johannson, figlia del primo e per un cero tempo"novia"del secondo, fa da"elemento dirimente", da"terzo incomodo ostacolante"o favorente, a seconda delle occasioni e dei punti di vista... L'altalena di successo e insuccessi, di affermazioni e negazioni della propria (straripante, debordante)personalità nei personaggi maschili è messa in luce efficacemente, anche se al film non possiamo chiedere, probabilmente, troppo.
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Non sarà un film"epocale", ma"IN Good Company"mostra , con toni da commedia amara, anzi con risvolti francamente drammatici, la vita di un ufficio pubblicitario(lo ritengo uno dei film più efficaci, negli USA, su tematiche lavorative)in rapporto con la vita"privata"dei protagonisti, il cinquantenne dirigente interpretato da Dennis Quaid e il ventiseinne"rampante"reso da Thofer Grace, mentre Scarlett Johannson, figlia del primo e per un cero tempo"novia"del secondo, fa da"elemento dirimente", da"terzo incomodo ostacolante"o favorente, a seconda delle occasioni e dei punti di vista... L'altalena di successo e insuccessi, di affermazioni e negazioni della propria (straripante, debordante)personalità nei personaggi maschili è messa in luce efficacemente, anche se al film non possiamo chiedere, probabilmente, troppo. Rtimi a tratti sincopati, a tratti accelerati, cercando di mettersi in sintonia con lo stato d'animo dei protagonisti...La dicotomia dramma/commedia in parte rimane, ma tende decisamente a una sintesi, essendo impossibile un'endiadi propriamente detta El Gato
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commedia amara
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Non sarà un film"epocale", ma"IN Good Company"mostra , con toni da commedia amara, anzi con risvolti francamente drammatici, la vita di un ufficio pubblicitario(lo ritengo uno dei film più efficaci, negli USA, su tematiche lavorative)in rapporto con la vita"privata"dei protagonisti, il cinquantenne dirigente interpretato da Dennis Quaid e il ventiseinne"rampante"reso da Thofer Grace, mentre Scarlett Johannson, figlia del primo e per un cero tempo"novia"del secondo, fa da"elemento dirimente", da"terzo incomodo ostacolante"o favorente, a seconda delle occasioni e dei punti di vista... L'altalena di successo e insuccessi, di affermazioni e negazioni della propria (straripante, debordante)personalità nei personaggi maschili è messa in luce efficacemente, anche se al film non possiamo chiedere, probabilmente, troppo.
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Non sarà un film"epocale", ma"IN Good Company"mostra , con toni da commedia amara, anzi con risvolti francamente drammatici, la vita di un ufficio pubblicitario(lo ritengo uno dei film più efficaci, negli USA, su tematiche lavorative)in rapporto con la vita"privata"dei protagonisti, il cinquantenne dirigente interpretato da Dennis Quaid e il ventiseinne"rampante"reso da Thofer Grace, mentre Scarlett Johannson, figlia del primo e per un cero tempo"novia"del secondo, fa da"elemento dirimente", da"terzo incomodo ostacolante"o favorente, a seconda delle occasioni e dei punti di vista... L'altalena di successo e insuccessi, di affermazioni e negazioni della propria (straripante, debordante)personalità nei personaggi maschili è messa in luce efficacemente, anche se al film non possiamo chiedere, probabilmente, troppo. Rtimi a tratti sincopati, a tratti accelerati, cercando di mettersi in sintonia con lo stato d'animo dei protagonisti...La dicotomia dramma/commedia in parte rimane, ma tende decisamente a una sintesi, essendo impossibile un'endiadi propriamente detta El Gato
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