21 grammi |
||||||||||||||
Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Sean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea Duvall, Danny Huston.
continua»
Titolo originale 21 Grams.
Drammatico,
durata 125 min.
- USA 2003.
- Bim Distribuzione
MYMONETRO
21 grammi
valutazione media:
3,47
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il peso del doloredi TizianaFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 23 febbraio 2004 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“21 Gr.” giunge come un soffio pesante,sebbene sia il peso di un colibrì,ma diventa un maglio sul cuore già alle prime battute.L’unità temporale è continuamente spezzata,come le vite dei protagonisti,e la sceneggiatura è complessa quanto le loro anime;un montaggio vertiginoso,vero protagonista del film,rende a meraviglia il baratro in cui si cade ad ogni stacco.E’ impossibile non ascrivere ad Inàrritu il merito di aver girato un film tecnicamente bellissimo, e – al di là della narrazione, che all'inizio risulta decisamente spiazzante per lo spettatore–fotograficamente azzeccata;infatti le luci e i colori aiutano ad orientarsi negli spazi temporali,e perfino di prospettiva dei protagonisti.Giunti al termine del dedalo interiore,ginepraio di dolore e di resa,ecco una profonda svolta:la necessità di aggrapparsi a una mistica personale per salvarsi.E se l'anima è il centro dell'intera discussione,il fine non è certo quello di trovare risposte,quanto di osservare la vita,sperando di rintracciare,nel vortice della perdita,almeno una traccia di se stessi.Che conquisti o lasci perplessi,che impietosisca o disilluda,è improbabile allontanarsi dalla visione di“21 Gr.”senza avvertire più reale la presenza dell'incorporeo, quella“gravità”che alcuni chiamano anima,e che sembra rispondere all'unica certezza che Dio siamo noi,foss’anche in punto di morte.Una soluzione che il regista ha deciso di sottolineare partendo da presupposti religiosi,ma che se scrutata in ogni sua angolazione fa supporre che il destino sia quello di un inferno senza fine,nella disperazione più pura,quella che diventa eutanasia o suicidio.Concetti difficili da definire,devastanti da descrivere se non con l’aiuto di una forza visiva scarnificante e debilitante,che scava nei corpi e negli sguardi dolenti.Lo spazio mentale di“21 gr.”ricorda quello di“Spider”,con la differenza che termina in una catarsi,non in una fuga;questa purificazione si compie soltanto nello smarrimento mentre si assiste alle trasfigurazioni della ragione e della religione,al disfacimento che scardina ogni morale,finché non restano che briciole di esistenza svuotata.Un aspetto che accomuna i protagonisti di“21 gr.”è il percorso accidentato che le loro vite attraversano,e l’occasione di ricominciare;sciaguratamente,la seconda opportunità è vittima della cattiveria del fato che gioca a demolirla.Finalmente una pellicola senza buoni ne’ cattivi,tutti plasmati nell’assoluzione del supplizio.Sean Penn è più toccante e maturo che mai.
[+] lascia un commento a tiziana »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | tiziana 2° | lordrest 3° | toty bottalla 4° | pep82 5° | alex41 6° | filippo catani 7° | samanta 8° | rmarci 05 9° | tizianastanzani 10° | norman_joker 11° | enzo70 12° | oscar15781 13° | paolp78 |
Festival di Venezia (1) SAG Awards (2) Premio Oscar (2) Articoli & News |
|