Sulle mie labbra |
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Un film di Jacques Audiard.
Con Vincent Cassel, Olivier Gourmet, Emmanuelle Devos, Olivier Perrier, Olivia Bonamy
Titolo originale Sur mes levrès.
Drammatico,
durata 115 min.
- Francia 2001.
MYMONETRO
Sulle mie labbra
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Incontro esplosivo di due esistenze.di anorakFeedback: 0 |
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domenica 5 gennaio 2003 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film francese, premiato con tre César. Mi aspetto una storia coinvolgente. Come al solito, mi faccio attirare dal titolo del film, dalla locandina, da quanto mi promette e mi lascia immaginare. Al contrario, cerco di non farmi influenzare in alcun modo da recensioni, voti, ecc. Dei film francesi, e di quelli europei in generale, mi piace l'approccio: spesso si affrontano grandi temi partendo da piccole storie, da vite all'apparenza insignificanti. Niente fuochi d'artificio o grandi proclami, ma piccole storie, che sembrano mettere radici nelle budella stesse della società, nelle budella delle nostre vite. Claudia è una insignificante segretaria, dedita al lavoro e incapace di esprimersi, di farsi luce. Viene calpestata, ignorata. Ma è anche brava, tenace e, con paura, sogna una vita diversa; tenta di immaginarsi diversa... Nell'intimità della sua camera da letto gioca con la sua femminilità repressa, ma latente. E' sorda e riesce a sentire grazie ad un apparecchio. Questo suo problema le ha regalato il dono del saper leggere le labbra. Il film lo ascolto con i suoi orecchi. All'improvviso si piomba nel silenzio e poi se ne viene fuori. Claudia annaspa nella vita, mi mostra attraverso i suoi occhi sempre spalancati e all'erta la durezza di questi giorni, il peso dei "modelli vincenti": denaro, apparenze, potere, arrivismo a tutti i costi, sotterfugi per raggiungere una posizione migliore. Il caso fa entrare nel film un personaggio rozzo, crudo, ma vero: Paul è appena uscito di prigione e vuole ricominciare. Diventa l'assistente di Carla. Paul di fronte ai problemi della vita reagisce come si reagisce al prurito: con leggerezza si gratta, e con altretrtanta leggerezza finisce per complicarsi la vita. Ma stavolta c'è, nononstante l'insensibilità apparente di Paul, Carla. Il film assume i toni del thriller, accelera verso il progetto di una truffa ai truffatori, con Paul che sogna di partire, insieme ai soldi, ma senza Carla, mentre Carla sogna di essere donna con Paul. Nel frattempo continuo ad essere angosciato dalla durezza della vita, mentre colui che doveva garantire il reinserimento di Paul nella società (un poliziotto) finisce in prigione! Anche se il finale è senza 'morale', diventa comunque un po' americano. Per fortuna Claudia realizza il sogno che aveva a lungo covato, senza implicazioni balorde, del tipo "e vissero felici e contenti".
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