francesco vitale
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sabato 5 agosto 2006
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Muore un padre di famiglia in un paesino Siciliano, i tre figli si rincontrano, entrambi provenienti da tre realtà diverse.
Alex vive in sicialia ed è un nulla facente; Ivo (in realtà Salvatore) vive e lavora al nord, tornerà al sud pieno di odio nei confronti dei "sudisti"; Pacifico insegna latino, sembra il più ingenuo dei tre fratelli, in realtà è il personaggio più furbo, che riesce a scampare ai problemi di una famiglia che lo ha dimenticato. Albanese interprato con un pizzico di stereotipismo, le tre mentalità italiane: dell'uomo del sud, del nord e dell'uomo colto. Una comicità intelligente che fà riflettere un pò sul "dramma" della concezione dell'uomo nelle varie mentalità italiane.
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Muore un padre di famiglia in un paesino Siciliano, i tre figli si rincontrano, entrambi provenienti da tre realtà diverse.
Alex vive in sicialia ed è un nulla facente; Ivo (in realtà Salvatore) vive e lavora al nord, tornerà al sud pieno di odio nei confronti dei "sudisti"; Pacifico insegna latino, sembra il più ingenuo dei tre fratelli, in realtà è il personaggio più furbo, che riesce a scampare ai problemi di una famiglia che lo ha dimenticato. Albanese interprato con un pizzico di stereotipismo, le tre mentalità italiane: dell'uomo del sud, del nord e dell'uomo colto. Una comicità intelligente che fà riflettere un pò sul "dramma" della concezione dell'uomo nelle varie mentalità italiane.
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eugen
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martedì 11 giugno 2024
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italian movie fine anni 1990
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I film italiani dei tardi anni 1990 non sono capolavori, dunque bisogna considerare che questo"La fame e la sete"(Antonio Albanese, anche protagonista"tripartito"e autore della storia e dello scenario con Vincenzo Cerami, 199), in questo ambito nn e'certo il peggiore: al funerale dell'anziano barbiere siciliano, si rivedono i tre fartelli, sostanzialmente diseredati dal padre, che aveva lasciato tutto a un ambiguo personaggio:un nullafacenete locale che si dice artista, un industriale emigrato al NMord, che odia chi non e'"noditco"e nordista, un profdi latino che vive non si sa bene dove, che trovera'un insospettabile amore da parte di una ragazza innamorata di luifin dall'adolescenza, personaggi tutti e tre resi da Albanese, che e'il"dominus"assoluto del film-caratterzzazioni efficaci, certo in un quadro che non si bene dove voglia"andare a parare", forse preparando i film piu'decisamente"politici"di Albanese dopo questo film.
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I film italiani dei tardi anni 1990 non sono capolavori, dunque bisogna considerare che questo"La fame e la sete"(Antonio Albanese, anche protagonista"tripartito"e autore della storia e dello scenario con Vincenzo Cerami, 199), in questo ambito nn e'certo il peggiore: al funerale dell'anziano barbiere siciliano, si rivedono i tre fartelli, sostanzialmente diseredati dal padre, che aveva lasciato tutto a un ambiguo personaggio:un nullafacenete locale che si dice artista, un industriale emigrato al NMord, che odia chi non e'"noditco"e nordista, un profdi latino che vive non si sa bene dove, che trovera'un insospettabile amore da parte di una ragazza innamorata di luifin dall'adolescenza, personaggi tutti e tre resi da Albanese, che e'il"dominus"assoluto del film-caratterzzazioni efficaci, certo in un quadro che non si bene dove voglia"andare a parare", forse preparando i film piu'decisamente"politici"di Albanese dopo questo film.. Gli/le altri/e inteprreti hnanno una funzione semplicmenete corale o di accompagnamento, talora anche solo di "comparse"o quasi. No se puede decir que la pelicula no sea"nueva"y original como historia, pero en la manera de monstrar la eventual"evolcuio'n"de la misma historia, no se puede decir quee el director de pelicula consigua un verdadero"telos". Eugen
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smagato
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martedì 26 luglio 2016
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uffa! c'è da andare al funerale...
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Al di là dei meriti formali, tutt'altro che da capolavoro, ma certo da sufficienza +++, bisogna riconoscere che Albanese ha fatto una satira a quella falsa cerimonia che sono i funerali dove tutti recitano una tristezza, una compunzione, un'afflizione che di solito non esiste. La satira è mascherata da commedia, anche parecchio surreale, per non scandalizzare il perbenismo italiano di stampo cattolico, ma è ben individuabile dall'osservatore non superficiale. Albanese dimostra di essere un attento osservatore dei vizi degli italiani in una prospettiva insolita e assolutamente originale, fuori dell'abusata comicità alla Alberto Sordi.
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