il cinefilo
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martedì 20 luglio 2010
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la leggenda di sleepy hollow secondo tim burton
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TRAMA:agli inizi del diciannovesimo secolo il poliziotto Ichabot Crane(Johnny Depp)viene inviato in un piccolo villaggio chiamato Sleepy Hollow per risolvere il mistero che si cela dietro alcuni omicidi...RECENSIONE:Tim Burton e lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker trasportano sullo schermo il famoso racconto di Washington Irving che racconta degli efferati delitto di un micidiale cavaliere senza testa e compiono questa difficile operazione dimostrando una grande sensibilità nel descrivere(o modificare)aspetti e personaggi(nel racconto Ichabot Crane è un maestro di scuola)dell'intera vicenda.
Il regista,in numerose sequenze,mette in mostra la sua notevole capacità di riuscire a "mischiare" sapientemente l'umorismo con la paura e la fiaba con l'aspetto meramente orrorifico della vicenda rendendo il film degno di essere visto e rivisto più volte grazie anche allo strepitoso Johnny Depp calato in un personaggio tanto intelligente quanto piacevolmente goffo e quindi particolarmente simpatico.
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TRAMA:agli inizi del diciannovesimo secolo il poliziotto Ichabot Crane(Johnny Depp)viene inviato in un piccolo villaggio chiamato Sleepy Hollow per risolvere il mistero che si cela dietro alcuni omicidi...RECENSIONE:Tim Burton e lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker trasportano sullo schermo il famoso racconto di Washington Irving che racconta degli efferati delitto di un micidiale cavaliere senza testa e compiono questa difficile operazione dimostrando una grande sensibilità nel descrivere(o modificare)aspetti e personaggi(nel racconto Ichabot Crane è un maestro di scuola)dell'intera vicenda.
Il regista,in numerose sequenze,mette in mostra la sua notevole capacità di riuscire a "mischiare" sapientemente l'umorismo con la paura e la fiaba con l'aspetto meramente orrorifico della vicenda rendendo il film degno di essere visto e rivisto più volte grazie anche allo strepitoso Johnny Depp calato in un personaggio tanto intelligente quanto piacevolmente goffo e quindi particolarmente simpatico.
Questo film può vantare anche(o forse soprattutto)una scenografia gotica assolutamente affascinante(che infatti ha vinto un oscar)che si rivela da subito magnificamente integrata e funzionale alla narrazione.
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dani alfieri
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venerdì 27 marzo 2009
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la caduta del reale
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Tim Burton, ormai manifesto vivente del cinema gotico, ci trasporta tramite la macchina da presa attraverso le atmosfere cupe e sognanti di Sleepy Hollow, paesino popolato più da oscure credenze che da uomini, perlopiù olandesi e consanguinei. Attingendo dal romanzo La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, Burton porta sul maxischermo la storia, con qualche modifica, del cavaliere senza testa che infesta e miete vittime nella zona, suscitando il terrore degli abitanti. Siamo nel 1799, e da New York City viene inviato ad indagare il poliziotto Ichabod Crane, interpretato da un Johnny Depp in forma, che, una volta giunto sul luogo e appurato che la testa delle vittime non era trovata distaccata dal corpo bensì non veniva proprio pervenuta, sarà costretto a rivedere i suoi "strampalati" oggetti scientifici e di ultima generazione a favore di libri su stregoneria e spiriti, e a sostituire alle sue certezze, un susseguio di scoperte bizzarre e fantastiche.
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Tim Burton, ormai manifesto vivente del cinema gotico, ci trasporta tramite la macchina da presa attraverso le atmosfere cupe e sognanti di Sleepy Hollow, paesino popolato più da oscure credenze che da uomini, perlopiù olandesi e consanguinei. Attingendo dal romanzo La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, Burton porta sul maxischermo la storia, con qualche modifica, del cavaliere senza testa che infesta e miete vittime nella zona, suscitando il terrore degli abitanti. Siamo nel 1799, e da New York City viene inviato ad indagare il poliziotto Ichabod Crane, interpretato da un Johnny Depp in forma, che, una volta giunto sul luogo e appurato che la testa delle vittime non era trovata distaccata dal corpo bensì non veniva proprio pervenuta, sarà costretto a rivedere i suoi "strampalati" oggetti scientifici e di ultima generazione a favore di libri su stregoneria e spiriti, e a sostituire alle sue certezze, un susseguio di scoperte bizzarre e fantastiche. In questo luogo al di fuori dalla "realtà di New York" a cui era abitutato, Crane farà anche la conoscenza di Katrina van Tassel (Christina Ricci), in grado di suscitare fascino e mistero verso il giovane poliziotto, nonché figlia di uno degli anziani personaggi che infittiscono la vicenda. Gli spunti onirici, sempre al momento giusto, fanno sì che, alle decapitazioni che pervadono il film, si intreccino i sogni e gli incubi del protagonista, il quale finirà per ricordare ciò che aveva dimenticato. Il cinema di Burton ci va sognare, rabbrividire, talvolta sorridere (grazie all'interpretazione di Johnny Depp), e ci trascina in un susseguirsi senza sosta di intrighi e fantasmi, dove il reale crolla facendo sempre più posto agli incubi. Da evidenziare un quantomai inquietante Cristopher Walken nella parte del tenebroso cavaliere e un cameo nell'incipit del film per Chrstopher Lee. Oscar per la scenografia mentre solo nomination per la fotografia e gli ottimi costumi.
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giu/da(g)
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sabato 7 gennaio 2012
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la leggenda del cavaliere senza testa
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1799. In un villaggio sperduto di contadini si susseguono atroci delitti in cui le vittime vengono rinvenute senza testa, proprio come usava fare un malvagio cavaliere decapitato vent'anni prima in quei luoghi. Sul posto viene inviato Ichabod Crane (Johnny Depp), brillante ma fragile agente di polizia convinto di poter individuare il colpevole tramite indagini moderne e scientifiche. L'assassino è un fantasma risorto dalla tomba o un uomo in carne ed ossa? Tratto da un racconto di Washington Irving Il mistero di Sleepy Hollow è un ottimo film in cui Burton intreccia molto bene un'atmosfera da romanzo gotico con l'horror, l'umorismo nero, gli elementi di un giallo ed il fantastico, ma soprattutto rimpolpa la leggenda contestualizzandola in quel periodo di confine fra un ottuso oscurantismo e gli albori dell'illuminismo di cui Ichabod è rappresentante.
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1799. In un villaggio sperduto di contadini si susseguono atroci delitti in cui le vittime vengono rinvenute senza testa, proprio come usava fare un malvagio cavaliere decapitato vent'anni prima in quei luoghi. Sul posto viene inviato Ichabod Crane (Johnny Depp), brillante ma fragile agente di polizia convinto di poter individuare il colpevole tramite indagini moderne e scientifiche. L'assassino è un fantasma risorto dalla tomba o un uomo in carne ed ossa? Tratto da un racconto di Washington Irving Il mistero di Sleepy Hollow è un ottimo film in cui Burton intreccia molto bene un'atmosfera da romanzo gotico con l'horror, l'umorismo nero, gli elementi di un giallo ed il fantastico, ma soprattutto rimpolpa la leggenda contestualizzandola in quel periodo di confine fra un ottuso oscurantismo e gli albori dell'illuminismo di cui Ichabod è rappresentante. Il risultato è indubbiamente suggestivo, proprio per il fatto che Burton non ridicolizza le convinzioni del protagonista, anzi, nello svolgersi della storia riesce a conciliarle coerentemente con questa favola macabra che ha il fascino di quella superstizione provinciale americana, cui hanno attinto a piene mani autori come Poe e Lovecraft. Buono anche il cast di attori (fra cui il cameo di Lee) con un Christopher Walken micidiale ed un Johnny Depp molto espressivo che dona al suo personaggio un'ironica inquietudine. Finale troppo frettoloso e sbrigativo.
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bella earl!
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sabato 8 ottobre 2011
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la "tranquilla" cittadina di sleepy hollow.
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- E' la verità ma la verità non è sempre ciò che appare. -
Ichabord Crane è un poliziotto di New York che è contrario ai metodi che la polizia usa definendoli obsoleti (siamo nel 1799 e lui dice che si è quasi "all'alba del nuovo secolo"). Per punizione il tribunale lo invia a Sleepy Hallow cittadina dove si stanno commettendo efferati omicidi. Starà a lui, al suo intuito e alle sue invenzioni scoprire la verità.
Tim Burton tira fuori dal cilindro un buonissimo film ispirato dal racconto di Washington Irving su "il cavaliere senza testa". Egli mette al servizio di una storia quanto mai irreale il suo speciale stile cinematografico e la speciale fotografia dei suoi film in questo mondo particolare e a suo modo bello.
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- E' la verità ma la verità non è sempre ciò che appare. -
Ichabord Crane è un poliziotto di New York che è contrario ai metodi che la polizia usa definendoli obsoleti (siamo nel 1799 e lui dice che si è quasi "all'alba del nuovo secolo"). Per punizione il tribunale lo invia a Sleepy Hallow cittadina dove si stanno commettendo efferati omicidi. Starà a lui, al suo intuito e alle sue invenzioni scoprire la verità.
Tim Burton tira fuori dal cilindro un buonissimo film ispirato dal racconto di Washington Irving su "il cavaliere senza testa". Egli mette al servizio di una storia quanto mai irreale il suo speciale stile cinematografico e la speciale fotografia dei suoi film in questo mondo particolare e a suo modo bello. Burton trova in Johnny Depp, Christina Ricci e Christopher Walken gli interpreti perfetti per questa favola gotica. Ottimo film dal timbro "burtoniano" inconfondibile.
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niccolò menozzi
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sabato 5 gennaio 2013
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un tim burton senza eguali
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Non posso che dissentire su quanto scritto da altri in questo stesso sito: promuovo a pieni voti la versione burtoniana di Sleepy Hollow, mettendolo nell'elenco dei miei film preferiti, e sicuramente come primo fra le altre opere di Tim Burton secondo la mia classifica, senza però volermi sbilanciare troppo per iscritto, magnificandolo come la sua opera più riuscita.
L'ambientazione, i costumi e la fotografia sono magnifici, la colonna sonora non si può dire memorabile, ma calza alla perfezione il mood del film, mentre tutti gli attori danno vita a personaggi che nel complesso disegnano una comunità ricca di personalità, un po' sonnacchiosa, un po' superstiziosa, campagnola ma non bifolca.
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Non posso che dissentire su quanto scritto da altri in questo stesso sito: promuovo a pieni voti la versione burtoniana di Sleepy Hollow, mettendolo nell'elenco dei miei film preferiti, e sicuramente come primo fra le altre opere di Tim Burton secondo la mia classifica, senza però volermi sbilanciare troppo per iscritto, magnificandolo come la sua opera più riuscita.
L'ambientazione, i costumi e la fotografia sono magnifici, la colonna sonora non si può dire memorabile, ma calza alla perfezione il mood del film, mentre tutti gli attori danno vita a personaggi che nel complesso disegnano una comunità ricca di personalità, un po' sonnacchiosa, un po' superstiziosa, campagnola ma non bifolca. Burton è riuscito a ridefinire un racconto classico americano, quasi affatto di paura – nulla ha a che spartire con Poe, per intenderci – secondo uno stile moderno che calza a pennello e tiene incollati allo schermo. Si sente anche la mano del collaboratore Ford Coppola, in alcune scene che ricordano quell'umorismo nero alla Dracula – e Dracula per Dracula, un grande Christopher Lee nei panni del giudice di New York –. Se la parte finale del film perde un po' per via dell'epilogo fiabesco – ma dopotutto questa È una favola per Burton –, ci si dovrebbe soffermare sulla filigrana del film, sul contenuto accennato dalle immagini, che trapela ma non viene spiegato esplicitamente. Vediamolo:
siamo nel 1799, al tramontare di un secolo di Illuminismo ormai caduto, pronti a gettarci nel più emotivo Romanticismo, con un Ichabod Crane che ancora crede alla Ragione ed alla logica, quasi più giustamente perché proiettato nel futuro, ma inconsapevole di doversi immergere nuovamente nel suo passato burrascoso, facendo i conti con l'irrazionale che galoppa alla volta del secolo venturo; il caso lungo il fiume Hudson è l'incipit di una discesa nei meandri della sua psiche, dovendo fare i conti con una realtà che non vuole accettare: il cavaliere senza testa non è un semplice trucco. Così ritornano gli incubi/ricordi del suo trascorso infantile e ci si rende conto del profondo legame che sussiste fra quello che era e quello che gli accade intorno: lo shock di Sleepy Hollow è l'elemento che smuove il trauma; si ritrova ad affrontare un cavaliere senza testa, quindi privo di Ragione - la stessa Ragione che tanto difende -, per preservare la sua amata, una ragazza che si diletta di "stregoneria", quasi come rivalsa per non essere riuscito a salvare la madre – anch'essa "strega" – dalla follia del padre credente. Assolutamente pregna di significato la scena in cui vediamo sfilare il padre di spalle, in uno dei sogni di Ichabod, portando un mantello che ne nasconde la testa, rendendolo pressoché identico al cavaliere. E poi la lotta di Crane alla tortura, nei primi minuti del film prende altro colore una volta svelata la fine della madre.
Ichabod accetta il Romanticismo, l'inconscio e l'irrazionale, ma supera il trauma e raggiunge felice le porte dell'ottocento, assieme a Katrina.
Anche solo la connessione fra il nome Sleepy Hollow, la cavità dormiente, la valle addormentata, ed i sogni rivelatori dell'agente risulta affascinante: fisicamente Ichabod si allontana dalla società, dal presente/futuro della città e va ad immergere le mani nel passato, ma senza accorgersene.
Se tutto questo è poca cosa… Allora mettiamoci dentro anche le citazioni dall'interpretazione Disney del racconto di Irving, ribadiamo la fotografia ed i colori stupendi, la location gotica e spettrale e ultimo ma centrale, un'avvincente giallo da risolvere che alla prima visione non risulta così scontato – e un burattinaio alla fine viene stanato, grazie al metodo d'inchiesta –. È sicuramente un film per gli amanti del giallo/horror sette-ottocentesco – tra i quali mi pongo –, ma non solamente e sono convinto che senza una chiave di lettura adeguata si possa facilmente incappare nel giudizio di un filmetto di poco conto, quando decisamente non è questo il caso.
Un boccone difficile da mandar giù? Il mulino a vento che inspiegabilmente esplode!
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viktor von doom
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domenica 13 ottobre 2013
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ottima favola nera.
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un ottima prova cinematografica questo approccio di burton con il genere horror.un horror che seppur velato di favola e speziato con il tipico humor del regista che tanto poggia sull'espressivita del protagonista, johnny depp,non perde di identita ma anzi ne acquisisce pienamente una tutta sua.ciò rende l'opera gustosa,piacevole e mai noiosa.ben girato,fotografato e confezionato,l'opera tratta dal racconto di washingtonn irving è una miscela di generi ricca di idee e sfumature.che seppur con un ritmo non elevato incolla allo schermo anche grazie al mistero che è alla base del film.mai troppo intrecciato eppure mai troppo scontato.il film ha un notevole impatto visivo e il cast risulta,oltre che ricco(depp,gambon,walken e cristina ricci per citare i più famosi),azzeccatissimo.
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un ottima prova cinematografica questo approccio di burton con il genere horror.un horror che seppur velato di favola e speziato con il tipico humor del regista che tanto poggia sull'espressivita del protagonista, johnny depp,non perde di identita ma anzi ne acquisisce pienamente una tutta sua.ciò rende l'opera gustosa,piacevole e mai noiosa.ben girato,fotografato e confezionato,l'opera tratta dal racconto di washingtonn irving è una miscela di generi ricca di idee e sfumature.che seppur con un ritmo non elevato incolla allo schermo anche grazie al mistero che è alla base del film.mai troppo intrecciato eppure mai troppo scontato.il film ha un notevole impatto visivo e il cast risulta,oltre che ricco(depp,gambon,walken e cristina ricci per citare i più famosi),azzeccatissimo.depp regala una delle performance in cui davvero dimostra di poter dare qualcosa in più all'opera di cui è protagonista,la presenza di una bionda cristina ricci si sposa magnificamente con le atmosfere dark del film riuscendo a rappresentare al contempo la parte più luminosa di esso e walken è un formidabile cavaliere senza testa la cui espressione,per forza di cose,raramente è messa in scena ma sempre con spaventoso successo.il film possiede anche sequenze d'azioni ben riuscite e buoni trucchi ed effetti speciali.a concludere la ricetta di un film davvero ben riuscito,una colonna sonora piacevole che accompagna degnamente ogni sequenza di questa favola dark assolutamente da non perdere.
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elgatoloco
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venerdì 27 marzo 2020
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dal romanzo di washngton irvin un grande burton
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"Sleepy Hollow"(1999, Tim Burton dal romanzo di Washington Irving). IN una landa quasi desolata degli States, abitata da coloni olandesii nel 1799, c'è un cavaliere senza testa che tende a recuperare la propria, decapitando uomini e donne-ma è guidato nella sua nefasta opera... ma c'è un giovane agente della polizia di New Yprk incaticato di risolvere il mistero(così si intitola la versione italiana del film): solo che, cammin facendo e soprattutto poi in lco si accorgerà che il compito non è risolvibile solo con l'ausilio della mera ragione... Effetti visivi straordinaria e come sepre in Burton l'immaginazione al potere, nella creazione filmica, con risultati straordianri: le sequenze"magico.
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"Sleepy Hollow"(1999, Tim Burton dal romanzo di Washington Irving). IN una landa quasi desolata degli States, abitata da coloni olandesii nel 1799, c'è un cavaliere senza testa che tende a recuperare la propria, decapitando uomini e donne-ma è guidato nella sua nefasta opera... ma c'è un giovane agente della polizia di New Yprk incaticato di risolvere il mistero(così si intitola la versione italiana del film): solo che, cammin facendo e soprattutto poi in lco si accorgerà che il compito non è risolvibile solo con l'ausilio della mera ragione... Effetti visivi straordinaria e come sepre in Burton l'immaginazione al potere, nella creazione filmica, con risultati straordianri: le sequenze"magico.stregnoesche"sono straordianrie, ma è anche efficacissimo il contrasto con le situazioni"reali"(sempre che l'espressione renda bene ciò che vorrebbe desginare)nelle quali si tengono sedute del"consiglio comunale"della cittadina, peraltro decisamente intrise, anch'esse di credenze superstiziose e "magiche", se si intende il lemma in senso generale. La capacità di dar briglia sciolta alle capacità fantastiche, ammaliando gli spettatori, da parte di Burton, è ben nota e qui si esprime, a giudizio di quasi tutti coloro che hanno visto il film, al meglio... Da apprezzare, da vedere e rivedere, anche perché il"mistero"c'è e fino all'ultimo, anche per chi ama spasmodicamente la"suspense"le sorapree non mancano, essendoci varie possibilità che il protagonista contempla ed esamina, senza sapersi dedidere, dato che, come si è accennato, era così pieno della convinzione, ereditata da sempre o meglio dalll'aver assistito a una situazione familiaqre di per sé terribile e certo "leggibile"con ben altro che con la sola ragione, che solo esperimenti e loro rielaborazione razionale consentano di districarsi nel"labirito"della "realtà".Il terribile cavaliere è Christopher Walkem, il suo avveridario, ossia il timido e nevrotico(ma iper-razonale)agente è invece Johnny Deep, nelle parti femminili la piccola(di statura)Chrstina Ricci, mentre Miranda Richardson è l'inquietante matrigna della ragazza. C'è poi Christopher Lee, in una delle sue ultime interpretazioni, come magistrato;musiche di Danny Elfamn. Tim Burton, osisia il vate filmico della fiaba, anche quando essa sia totalmente"nera"(volendo lo sono quasi tutte, peraltro...). El Gato
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luca scialo
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sabato 21 novembre 2020
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discreta trasposizione di un romanzo che sfiora l'horror
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Tim Burton traspone un omonimo romanzo di Washington Irvine, ambientato in un'America di fine '700. In un'epoca nella quale la giustizia ha dei metodi alquanto sommari, un detective dall'infanzia difficile (Johnny Depp) viene inviato in un paesino per indagare su strane morti. Dove i cadaveri vengono decapitati. Qui troverà però la scarsa collaborazione della gente del posto, che sembra voler celare un terribile segreto. Burton si affida ormai al collaudato Johnny Depp nei panni del protagonista, nonché alla sempre conturbante Christina Ricci, ormai diventata matura stella di Hollywood dopo vari successi. Ma anche sull'esperienza di Christophen Walken, che presta il suo volto per quello dell'inquietante cavaliere con tanta macchia e peccato.
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Tim Burton traspone un omonimo romanzo di Washington Irvine, ambientato in un'America di fine '700. In un'epoca nella quale la giustizia ha dei metodi alquanto sommari, un detective dall'infanzia difficile (Johnny Depp) viene inviato in un paesino per indagare su strane morti. Dove i cadaveri vengono decapitati. Qui troverà però la scarsa collaborazione della gente del posto, che sembra voler celare un terribile segreto. Burton si affida ormai al collaudato Johnny Depp nei panni del protagonista, nonché alla sempre conturbante Christina Ricci, ormai diventata matura stella di Hollywood dopo vari successi. Ma anche sull'esperienza di Christophen Walken, che presta il suo volto per quello dell'inquietante cavaliere con tanta macchia e peccato. In cerca di vendetta e pace. Le ambientazioni sono giuste, ben proiettate all'epoca e alla cupezza della storia. La storia è in crescendo e con diversi colpi di scena. Come si confà per il genere thriller-horror.
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il cinefilo
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giovedì 18 settembre 2014
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il cult-movie di tim burton
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Un film fascinosamente gotico, avvincente dall'inizio alla fine, musicato splendidamente da Danny Elfman...ci sarebbe molto da dire su questo bellissimo horror capace di mescolare atmosfere ed effetti speciali: lo vidi nel 1999 e da allora non ho fatto che vederlo e rivederlo, prima in VHS e poi su DVD.
Johnny Depp è divertente ma il meglio appartiene alle due attrici principali: Christina Ricci e Miranda Richardson...quest'ultima, la quale prende spazio soprattutto verso la fine(nel ruolo di lady van Tassel)l'avevo già notata in altre pellicole precedenti, di altri registi, ma mai come adesso così azzeccata e interessante.
Christina Ricci/Katrina Van Tassel è una scelta curiosa eppure efficace e il cast di contorno(Casper Van Dien, Micheal Gambon)lo è anch'esso.
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Un film fascinosamente gotico, avvincente dall'inizio alla fine, musicato splendidamente da Danny Elfman...ci sarebbe molto da dire su questo bellissimo horror capace di mescolare atmosfere ed effetti speciali: lo vidi nel 1999 e da allora non ho fatto che vederlo e rivederlo, prima in VHS e poi su DVD.
Johnny Depp è divertente ma il meglio appartiene alle due attrici principali: Christina Ricci e Miranda Richardson...quest'ultima, la quale prende spazio soprattutto verso la fine(nel ruolo di lady van Tassel)l'avevo già notata in altre pellicole precedenti, di altri registi, ma mai come adesso così azzeccata e interessante.
Christina Ricci/Katrina Van Tassel è una scelta curiosa eppure efficace e il cast di contorno(Casper Van Dien, Micheal Gambon)lo è anch'esso.
Il cavaliere senza testa si esplicita nella fisicità di Christopher Walken e, gestito da Tim Burton, si rivela una scelta geniale...e inquietante.
Miranda Richardson/lady Van Tassel è la donna più affascinante del film ed emana quella terribile sensualità che è capace di irretire i sensi di qualsiasi uomo fino a piegarlo alla sua volontà(perfino il reverendo, che cede al desiderio, viene soggiogato)facendone un autentica dark lady.
Tratto dal racconto di Washington Irving questo film è un titolo imperdibile per gli estimatori del regista.
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oblivion7is
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domenica 28 agosto 2011
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un peggior burton non s'era mai visto. intrattiene
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Tim Burton è un genio senz'ombra di dubbio nella creazione delle atmosfere gotiche anche nelle situazioni più disparate e lontane da questo tipo di film. Perfino nel biografico "Ed Wood", a mio parere la sua opera più compiuta, riusciva ad inserire dell'atmosfera (beh, ricordiamo anche di chi era la biografia...). In "Beetlejiuce" pure, le atmosfere oniriche e morte/non-morte erano forse l'elemento più forte di uno dei film più ironici del regista, idem per il celeberrimo "Edward Mani di Forbice": banale ma originale, bello. Continuiamo? Continuiamo: il BATMAN di Burton è il più inquietante mai visto, altro che Nolan (anche se quest'ultimo tecnicamente superiore); stendo un velo pietoso anche su "Mars Attacks!", anche se non lo considero un film totalmente Burtoniano, è comunque inquietante e l'atmosfera c'è, ma c'è altro; e idem per gli altri, non voglio dirli tutti, idem per gli altri, c'è l'atmosfera e c'è anche tanto altro.
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Tim Burton è un genio senz'ombra di dubbio nella creazione delle atmosfere gotiche anche nelle situazioni più disparate e lontane da questo tipo di film. Perfino nel biografico "Ed Wood", a mio parere la sua opera più compiuta, riusciva ad inserire dell'atmosfera (beh, ricordiamo anche di chi era la biografia...). In "Beetlejiuce" pure, le atmosfere oniriche e morte/non-morte erano forse l'elemento più forte di uno dei film più ironici del regista, idem per il celeberrimo "Edward Mani di Forbice": banale ma originale, bello. Continuiamo? Continuiamo: il BATMAN di Burton è il più inquietante mai visto, altro che Nolan (anche se quest'ultimo tecnicamente superiore); stendo un velo pietoso anche su "Mars Attacks!", anche se non lo considero un film totalmente Burtoniano, è comunque inquietante e l'atmosfera c'è, ma c'è altro; e idem per gli altri, non voglio dirli tutti, idem per gli altri, c'è l'atmosfera e c'è anche tanto altro. Qui, c'è solo l'atmosfera. E un po' di acting. Considerato quasi un horror per l'alto (ma non molto) livello di sangue e per la suspence di un paio di scene, "Il Mistero di Sleepy Hollow" è una dolce favola gotica di amore e di morte destinata sin dall'inizio a finire bene. E ciò non è un bene. Se deve finire bene, che finisca bene in un bel modo, ovvero in un modo che non sia nè scontato nè prevedibile dall'inizio nè entrambi (che è questo caso). I primi venti minuti sono molto belli, però. Johnny Depp interpreta un uomo che deve indagare sulle misteriose decapitazioni di Sleepy Hollow, alle quali vuole trovare una spiegazione scientifica. Bene, come idea è bella (è non troppo lontanamente tratta da un libro che non ho letto ma che si dice più bello del film), ma se lui riuscisse a trovare una spiegazione scientifica sarebbe venuto un miglior lavoro! Invece Tim Burton pagherebbe pur di inserire ridicoli spiritelli qua e là, goticismi nullafacenti e cavolate simili. La sceneggiatura è piena di incongruenze e cose ridicole (forse il film non-Indiana Jones, non-Dan Brown, non-Mission: Impossible e non-007 con più incongruenze e ridicolaggini di sempre), e ciò non fa che far cadere questo film sempre più in fondo nella fossa. Però l'ho detto, c'è un bell'acting, una bellissima scenogafia e fotografia (e atmosfera) e dei costumi belli, oltre che dei memorabili primi venti minuti. Ma solo quelli. Il film peggiora minuto dopo minuto.
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