ataru
|
lunedì 18 aprile 2005
|
capolavoro.
|
|
|
|
Film splendido sotto ogni dettaglio. Tutto è preciso, puntuale e al servizio del racconto, dalle metafore visive e verbali ai giochi di luce, dalle parti oscure (molte) a quelle inondate di luminosità, dalla colonna sonora alle citazioni del classico. Tutto il lungometraggio è incentrato su una raffinatezza di fondo che ne fanno un'opera colta e degna di un pubblico che dovrà affinare di parecchio la sua sensibilità per coglierne tutti gli aspetti. Molto probabilmente il miglior film della Campion, anche se buona parte della riuscita la deve alla bravura eccezionale degli interpreti, sia principali che "secondari", in modo particolare Malkovich. Questa pellicola contiene la tipica caratteristica dei capolavori, consistente nel fatto che, pur rivedendola anche infinite volte, vengono fuori sempre nuovi particolari, allegorie e preziosismi stilistici.
[+]
Film splendido sotto ogni dettaglio. Tutto è preciso, puntuale e al servizio del racconto, dalle metafore visive e verbali ai giochi di luce, dalle parti oscure (molte) a quelle inondate di luminosità, dalla colonna sonora alle citazioni del classico. Tutto il lungometraggio è incentrato su una raffinatezza di fondo che ne fanno un'opera colta e degna di un pubblico che dovrà affinare di parecchio la sua sensibilità per coglierne tutti gli aspetti. Molto probabilmente il miglior film della Campion, anche se buona parte della riuscita la deve alla bravura eccezionale degli interpreti, sia principali che "secondari", in modo particolare Malkovich. Questa pellicola contiene la tipica caratteristica dei capolavori, consistente nel fatto che, pur rivedendola anche infinite volte, vengono fuori sempre nuovi particolari, allegorie e preziosismi stilistici. Semplicemente unico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ataru »
[ - ] lascia un commento a ataru »
|
|
d'accordo? |
|
mondolariano
|
domenica 1 maggio 2011
|
il ritratto dell'insicurezza
|
|
|
|
La rinuncia al matrimonio per amore della libertà: quanti nobili cuori sono rimasti vittima di questa teoria! Quanti cuori respinti e quante occasioni perdute per chi pensa di essere libero! Libertà senza scopo, impersonata dalla magnifica Kidman nel capolavoro della sua carriera di attrice. E’ un ritratto di donna insicura, che soffre senza darlo a vedere e punita da un amore sbagliato. Ma come fa a non accorgersi della meschinità del suo uomo? Questo è forse il punto debole del film: un John Malkovich troppo visibilmente antipatico per ingannare chiunque. Un altro punto debole è l’indifferenza con la quale si passa dal mondo inglese a quello italiano senza che emerga alcuna differenza (la raffinatezza dei salotti è sempre la stessa, nonostante l’aggiunta del Duomo di Firenze).
[+]
La rinuncia al matrimonio per amore della libertà: quanti nobili cuori sono rimasti vittima di questa teoria! Quanti cuori respinti e quante occasioni perdute per chi pensa di essere libero! Libertà senza scopo, impersonata dalla magnifica Kidman nel capolavoro della sua carriera di attrice. E’ un ritratto di donna insicura, che soffre senza darlo a vedere e punita da un amore sbagliato. Ma come fa a non accorgersi della meschinità del suo uomo? Questo è forse il punto debole del film: un John Malkovich troppo visibilmente antipatico per ingannare chiunque. Un altro punto debole è l’indifferenza con la quale si passa dal mondo inglese a quello italiano senza che emerga alcuna differenza (la raffinatezza dei salotti è sempre la stessa, nonostante l’aggiunta del Duomo di Firenze). A parte questo, però, si tratta di un raffinatissimo ritratto dove ogni colore è pennellato al millimetro: emozioni, dialoghi, costumi, scenografie, arredamenti e tutto il corredo dell’Ottocento aristocratico (ma la servitù veste abiti settecenteschi).
Finale indefinibile, che contrariamente al romanzo si apre alla massima libertà d’interpretazione.
[-]
[+] due culture diverse
(di arnaco)
[ - ] due culture diverse
|
|
[+] lascia un commento a mondolariano »
[ - ] lascia un commento a mondolariano »
|
|
d'accordo? |
|
|