Lietta Tornabuoni
La Stampa
Tilda Swinton, l'attrice di Derek Jarman, l'uomo-donna di Orlando, fa un sogno: è in bilico su una corda, qualcuno taglia la corda con un'immensa lametta, lei precipita giù in una piscina a forma di croce. Tilda Swinton è oppressa dalla solitudine: mangia pasticche di cioccolata manifestando così bisogno d'affetto, ha fantasie di stupro, di aggressione, di rifiuto da parte del padre nell'infanzia. Tilda Swinton si guarda allo specchio e vede la propria faccia come fatta di fango, oppure ha la visione d'un torreggiante re delle carte da gioco simbolo del patriarcato. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1908 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 26 Maggio 1997