tre pinze e 'na tenaja
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sabato 13 settembre 2008
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questa è solo una (gran bella)storia del bronx.
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Si può imparare a vivere da due persone fra loro completamente diverse che sembrano dare consigli completamente diversi? Si può. Chi impara è un ragazzino, Calogero, nato e cresciuto nel bronx negli anni '50-'60, figlio di Lorenzo, autista di autobus, e divenuto a 9 anni anche il delfino del boss del quartiere, da tutti rispettato: Sonny. Per quest'ultimo il bambino nutre una stima già prima di conoscerlo, ne imita la gestualità, ma al tempo stesso ama profondamente un padre che sgobba e che sembra essere la quint'essenza della onestà e della dedizione per la famiglia e dei valori di essa. Un giorno il bambino assiste ad un omicidio compiuto in strada da Sonny; interrogato dalla polizia Calogero tace.
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Si può imparare a vivere da due persone fra loro completamente diverse che sembrano dare consigli completamente diversi? Si può. Chi impara è un ragazzino, Calogero, nato e cresciuto nel bronx negli anni '50-'60, figlio di Lorenzo, autista di autobus, e divenuto a 9 anni anche il delfino del boss del quartiere, da tutti rispettato: Sonny. Per quest'ultimo il bambino nutre una stima già prima di conoscerlo, ne imita la gestualità, ma al tempo stesso ama profondamente un padre che sgobba e che sembra essere la quint'essenza della onestà e della dedizione per la famiglia e dei valori di essa. Un giorno il bambino assiste ad un omicidio compiuto in strada da Sonny; interrogato dalla polizia Calogero tace. L'episodio cambia il corso della sua vita. Il boss gli è riconoscente, fra i due nasce un legame che sembra molto stretto e durante gli anni dell'adolescenza il ragazzo apprende molte cose da lui, una persona di cui tutti hanno paura. Una persona che è pronta anche ad uccidere senza pensarci due volte eppure, nonostante tutto, sembra dotata in certi momenti di una morale pari, se non forse superiore, a quella del padre. Superiore quando? quando il ragazzo si innamora di una ragazza afroamericana e chiede un consiglio o cerca un parere. Lì lo stesso (splendido) padre si scopre xenofobo, spiazzato da una situazione che non aveva neanche da lontano ponderato, mentre Sonny gli dice che ciò che è davvero importante è quello che conta per i due ragazzi, mandando in sostanza a farsi fottere le chiacchiere e le convinzioni di una società, quella americana, così impaurita di ciò che è "altro". E come non nutrire un pò di simpatia per un delinquente che ti dice questo e ti mette in guardia perché vuole che non lo imiti, che eviti i balordi, e ti invoglia ad andare a ben 2 scuole(una delle quali è quella della strada)? il resto del film guardatevelo da soli. Credo comunque sia molto sottovalutato e conosciuto assai poco rispetto ad altri film molto meno belli. Ma questo è un altro discorso. 5 stelle vanno bene. Sto film è un capolavoro. E lo dico stasera che è la seconda volta che l'ho visto e l'ho apprezzato assai di più della prima. Le tematiche toccate (razzismo della società americana, rapporto padre-figlio, bene e male)le frasi, il test della sicura(che funziona veramente!), le canzoni, le atmosfere, la recitazione degli attori, i tempi di svolgimento, sono di livello eccelso. Che volete di più?
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giuseppe
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sabato 11 agosto 2007
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bronx
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Il film può essere interpretato come un ritorno al passato nel violento e spietato Bronx di un tempo dove certamente gli ambienti e gli avvenimenti oggigiorno non sono affatto mutati, ma soprattutto testimonia quel sentimento di nostalgia di De Niro di ricordare i tempi e gli ambienti in cui egli è nato e cresciuto. Inoltre egli cerca di trasmettere al pubblico i valori che un padre ha il dovere di trasmettere al figlio affinchè questo costui abbia in tal modo una vita migliore della sua...un'educazione che senz'altro l'attore avrà ricevuto e di cui ha fatto tesoro...anche per dimostrare che alcune volte anche gli uonimi ignoranti sanno essere intelligenti e onesti. Ecco perchè Lorenzo fa riferimento al "talento", perchè spera che il figlio ascolti le sue parole in quanto è un vocabolo che esprime grandezza e che deve essere sicuramente molto caro a De Niro.
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(di lorenzo)
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(di mario)
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freddide mercury
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venerdì 6 gennaio 2006
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film fantastico
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Film bellissimo, divertente ,malinconico , romantico , d'azione , di mafia c'è tutto ed è tutto legato benissimo da un ottima storia ..
Bellissimo l'omaggio che De Niro fa al padre nell'ultima scena , quando lui e suo padre se ne vanno abbracciati
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renato g
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martedì 31 agosto 2010
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de niro strizza l'occhio a leone
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De Niro strizza l'occhio a Leone, ma centre ugualmente il bersaglio. Con dovizia di particolari racconta della difficoltà d'integrazione di ogni persona e di ogni etnia. Ribellarsi, e da soli, potrebbe rappresentare la fine in qualunque comunità. Se il piccolo Calogero avesse denunciato il boss la sua vita e quella della sua famiglia avrebbe preso una piega diversa. Ogni decisione, ogni sgomitata, ogni passo indietro rappresentano una spallata alla solitudine. Ma perchè la solitudine fa così paura agli esseri umani. Perchè circondarsi di persone che, sia pur non stimando, frequentiamo? Una bel compromesso con la vita. Anche se la morte violenta è raccontata (con i quattro amici e l'omicidio di Sonny)in tutte le sfaccettature il concetto di morte aleggia fin dalle prime scene.
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De Niro strizza l'occhio a Leone, ma centre ugualmente il bersaglio. Con dovizia di particolari racconta della difficoltà d'integrazione di ogni persona e di ogni etnia. Ribellarsi, e da soli, potrebbe rappresentare la fine in qualunque comunità. Se il piccolo Calogero avesse denunciato il boss la sua vita e quella della sua famiglia avrebbe preso una piega diversa. Ogni decisione, ogni sgomitata, ogni passo indietro rappresentano una spallata alla solitudine. Ma perchè la solitudine fa così paura agli esseri umani. Perchè circondarsi di persone che, sia pur non stimando, frequentiamo? Una bel compromesso con la vita. Anche se la morte violenta è raccontata (con i quattro amici e l'omicidio di Sonny)in tutte le sfaccettature il concetto di morte aleggia fin dalle prime scene. Una sorta di teschio invisibile dai contorni marcati. Che De Niro sia un grande non lo scopro di certo io, ma ha le qualità per tornare dietro la macchina da presa. Come dire buona la prima.
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jaky86
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martedì 8 marzo 2011
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il bronx di de niro
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De Niro esordisce dietro la macchina da presa con questo fantastico film girato nel Bronx della New York degli anni '60. Calogero all'età di 9 anni entra nel giro della mafia locale, diventando il prediletto del boss del quartiere: Sonny, interpretato da un perfetto Chazz Palminteri. Il boss viene ammirato dal ragazzino, in quanto personaggio temuto e rispettato, e il confronto con il padre Lorenzo (eccezionale De Niro), autista di autobus, sembra impietoso agli occhi del bambino. Il ragazzo passerà l'adolescenza non lasciando mai Sonny e il suo ambiente malavitoso ma alla fine scoprirà che il vero uomo tra i due è il padre, umile lavoratore sempre pronto a dispensare consigli di vita giudiziosi.
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De Niro esordisce dietro la macchina da presa con questo fantastico film girato nel Bronx della New York degli anni '60. Calogero all'età di 9 anni entra nel giro della mafia locale, diventando il prediletto del boss del quartiere: Sonny, interpretato da un perfetto Chazz Palminteri. Il boss viene ammirato dal ragazzino, in quanto personaggio temuto e rispettato, e il confronto con il padre Lorenzo (eccezionale De Niro), autista di autobus, sembra impietoso agli occhi del bambino. Il ragazzo passerà l'adolescenza non lasciando mai Sonny e il suo ambiente malavitoso ma alla fine scoprirà che il vero uomo tra i due è il padre, umile lavoratore sempre pronto a dispensare consigli di vita giudiziosi.
De Niro ci fa respirare l'aria del bronx con questa magnifica opera prima, attraversando i temi del razzismo e del rapporto padre-figlio, il tutto impreziosito da una colonna sonora che ci cala ancora di più nell'atmosfera giusta. E' un film indimenticabile..a distanza di anni Sonny non se lo dimentica e il trucco della sicura neanche..
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hedivi90
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mercoledì 15 luglio 2015
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ottimo squarcio degli immigrati italiani anni 60
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Ottimo esordio in regia film che segue la linea di quei bravi ragazzi e altri film della serie senza sfigurare , poteva allungarsi maggiormente e non avere il finale brusco che va a lasciare la storia d amore senza un fine la situazione con il gruppo di colore e la stessa banda mafiosa senza seguito finale a mio parere da rivedere tutto troppo e allo stesso momento per il resto ottimo squarcio di quello che era !
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tommy
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giovedì 5 dicembre 2019
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semplicemente un capolavoro
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E' difficile descrivere l'emozione che suscita questo film. Indubbiamente la storia del ragazzo tanto amato da un boss della mala e da un padre iperprotettivo è molto interessante, ma la regia di De Niro è semplicemente superlativa. Non ci sono momenti di pausa inutili, non esistono quelle odiose colonne sonore che sovrappongono spesso i dialoghi. L'attenzione è tutta proiettata verso immagini emotive bellissime deilo sceneggiatore Chazz Palminteri , veramente eccezionale. Non potete perderlo.
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lordfreedom93
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sabato 2 maggio 2020
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esordio alla regia di robert de niro
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Lorenzo (de Niro), autista di autobus, si impegna per proteggere il figlio Calogero dal bar di Sonny (Palminteri) il boss del quartiere cui Lorenzo ha rifiutato di lavorare anni prima. Siamo negli anni '70, Calogero è cresciuto, ed è diventato un amico per Sonny, che lo educa cercando di tenerlo lontano dagli affari più sporchi e sopratutto lo mette in guardia dai suoi amici.
Esordio alla regia di Robert de Niro che, con la solita classe, si ritaglia un posto da comprimario in un ruolo insolitamente da buono. Basato su un pezzo teatrale scritto dallo stesso Chazz Palminteri, non è esattamente chiaro quanto possa essere realistico il tutto: il boss sanguinario che impedisce all amico più fedele di portare una pistola, la totale assenza di polizia durante tutto lo svoglimento della trama, il finale un pò frettoloso.
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Lorenzo (de Niro), autista di autobus, si impegna per proteggere il figlio Calogero dal bar di Sonny (Palminteri) il boss del quartiere cui Lorenzo ha rifiutato di lavorare anni prima. Siamo negli anni '70, Calogero è cresciuto, ed è diventato un amico per Sonny, che lo educa cercando di tenerlo lontano dagli affari più sporchi e sopratutto lo mette in guardia dai suoi amici.
Esordio alla regia di Robert de Niro che, con la solita classe, si ritaglia un posto da comprimario in un ruolo insolitamente da buono. Basato su un pezzo teatrale scritto dallo stesso Chazz Palminteri, non è esattamente chiaro quanto possa essere realistico il tutto: il boss sanguinario che impedisce all amico più fedele di portare una pistola, la totale assenza di polizia durante tutto lo svoglimento della trama, il finale un pò frettoloso. Sembra che sia de Niro che Palminteri vogliano mettere in scena qualcosa che entrambi conoscono (forse anche personalmente) senza però avere una base solida su cui costruire il tutto. Il ragazzo che interpreta Calogero da grande è straordinariamente somigliante a dei Niro, peccato solo non ne abbia il talento. Chazz Palminteri ha un volto molto particolare che ben si presta al ruolo, e Bob non delude mai come interprete; come regista forse manca dei tempi giusti, allungando un pò troppo (vedi la scena infinita dei dadi) o non misurandosi durante le sequenze di violenza (il pestaggio dei motociclisti o la terrificante scena delle molotov). Godibile, ma non indimenticabile. Bella la colonna sonora, spettacolare il cameo di Joe Pesci.
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fabio 3121
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sabato 2 maggio 2020
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il talento di de niro e palminteri
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Il film è ambientato negli anni '60 nel Bronx. Grazie ad una valida sceneggiatura scritta dall'attore Chazz Palminteri (che si è ritagliato il ruolo di Sonny, il boss del quartiere) nonchè ad una buona prima regia di Robert De Niro (qui nelle vesti del padre di Calogero "C", il ragazzo protagonista principale della storia) ho visto davvero un gran bel film che affronta diverse tematiche: il lavoro onesto, il rapporto padre-figlio, la discriminazione razziale tra bianchi e neri, il gioco d'azzardo, le scelte da fare nella vita ecc.. Ottima sia la ricostruzione scenografica che la scelta della colonna sonora degli anni '60.
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