frank slade
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mercoledì 28 dicembre 2005
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profumo di vita
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Profumo di donna, è certamente uno di quei films che fanno riflettere sugli eventi, che possano verificarsi nella vita di ognuno di noi.
La cecità del Ten.Col. Frank Slade,la si può interpretare allegoricamente, pensando a quei momenti bui che si insinuano nelle nostre esistenze.
Momenti che, se non presi dal verso giusto,ti schiacciono con il "peso del Vivere";
invece se affrontati, con la voglia di non soccombere, insegnano tanto.
Nel film ad aiutare il colonnello è un modesto ragazzo, anch'egli nei guai col preside della sua scuola;che a sua volta verrà poi aiutato da Frank Slade.
Nella realtà di queste situazioni ne esistono di ogni genere, è importante incontrare la persona giusta che sappia dare una netta sterzata alla propria vita, quando da soli non ci si riesce.
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Profumo di donna, è certamente uno di quei films che fanno riflettere sugli eventi, che possano verificarsi nella vita di ognuno di noi.
La cecità del Ten.Col. Frank Slade,la si può interpretare allegoricamente, pensando a quei momenti bui che si insinuano nelle nostre esistenze.
Momenti che, se non presi dal verso giusto,ti schiacciono con il "peso del Vivere";
invece se affrontati, con la voglia di non soccombere, insegnano tanto.
Nel film ad aiutare il colonnello è un modesto ragazzo, anch'egli nei guai col preside della sua scuola;che a sua volta verrà poi aiutato da Frank Slade.
Nella realtà di queste situazioni ne esistono di ogni genere, è importante incontrare la persona giusta che sappia dare una netta sterzata alla propria vita, quando da soli non ci si riesce.
Bellissima la scena del Tango,toccante quella del suicidio,sublime quella del monologo finale.
Espressioni del tipo: "...amputazione dell'Anima", "...uno che non venderà mai nessuno, per comprarsi un futuro";
portano a pensare quanto è dura essere leali ma al tempo stesso bellissimo e quanta sia "stretta la porta e angusta la via che conduce alla vita,e quanto pochi siano quelli che la trovano".(Mt 7,14)
Questo film e valorizzato soprattutto da una magistrale interpretazione del grande Al Pacino, con la quale gli conferirono il suo unico oscar,come att. prot., troppo poco per il suo calibro.
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nico
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domenica 8 febbraio 2009
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grazie al pacino.
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Un ragazzo di 22 anni che si paga gli studi con la borsa di studio deve assistere per un solo week end un tenete colonnello in congedo e non vedente, il tutto per qulache centinaio di dollari. Un week end è di sicuro uno spazio di tempo relativamente molto breve ma che si dimostra in realtà assai determinante per la vita di entrambi. Storia che fa vibrare le corde della sensibilità per chi ha avuto la fortuna di gustare questo film. Toccante, anzi davvero commovente il tango che Al Pacino balla con una giovanissima ed incantevole Gabrielle Anwar: "Por una cabeza" è un'opera già di per sé meravigliosa, che associato con le immagini del film diviene però qualcosa di, mi sia concesso l'aggettivo, trascendentale.
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Un ragazzo di 22 anni che si paga gli studi con la borsa di studio deve assistere per un solo week end un tenete colonnello in congedo e non vedente, il tutto per qulache centinaio di dollari. Un week end è di sicuro uno spazio di tempo relativamente molto breve ma che si dimostra in realtà assai determinante per la vita di entrambi. Storia che fa vibrare le corde della sensibilità per chi ha avuto la fortuna di gustare questo film. Toccante, anzi davvero commovente il tango che Al Pacino balla con una giovanissima ed incantevole Gabrielle Anwar: "Por una cabeza" è un'opera già di per sé meravigliosa, che associato con le immagini del film diviene però qualcosa di, mi sia concesso l'aggettivo, trascendentale. Ci sono momenti in cui si comprende quanto il veterano (in realtà un pò tutti noi)ricerchi continuamente, anche se spesso non se ne accorge nemmeno, la spiritualità di una vita e una donna che lo completi. Ed ha tutto per poter vivere la vita a cui anela, nonostante il suo limite. Di altissimo livello anche l'arringa finale a difesa dell'universitario ed a denuncia di un sistema che si reputa didattico ma che in realtà è marcio dentro per molti aspetti.
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zasso
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martedì 10 marzo 2009
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quella luce in fondo al tunnel...
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non credo che sia il caso di anticipare al lettore lo sviluppo della trama, piuttosto richiedo uno slancio di fiducia e una rapida corsa verso il più vicino videonoleggio o un paio di rapide bracciate in quest'oceano di internauti per acquistare a qualsiasi prezzo uno vero e proprio capolavoro. Perchè di questo si tratta, niente di più e niente di meno. Al Pacino nell'interpretazione che gli valse, per ora, quello che è il suo unico oscar, ci guida in un percorso di amicizia, dannazione, redenzione e riscatto in un week end che, per il giovane Charles Simms, doveva essere l'occasione per incassare 300 verdoni facili facili. e invece eccolo seduto su un sedile lato corridoio, in prima classe, su un volo diretto al "gran manicomio" di New York City, a far da balia ad uno scontroso Tenente Colonnello non vedente,in congedo con seri problemi di dipendenza da JD (non azzardatevi a chiamaro Jack Daniels!!!), la passione per le donne e, "seppur con grandissimo distacco" per la ferrari, e con un caratteraccio che non vi dico.
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non credo che sia il caso di anticipare al lettore lo sviluppo della trama, piuttosto richiedo uno slancio di fiducia e una rapida corsa verso il più vicino videonoleggio o un paio di rapide bracciate in quest'oceano di internauti per acquistare a qualsiasi prezzo uno vero e proprio capolavoro. Perchè di questo si tratta, niente di più e niente di meno. Al Pacino nell'interpretazione che gli valse, per ora, quello che è il suo unico oscar, ci guida in un percorso di amicizia, dannazione, redenzione e riscatto in un week end che, per il giovane Charles Simms, doveva essere l'occasione per incassare 300 verdoni facili facili. e invece eccolo seduto su un sedile lato corridoio, in prima classe, su un volo diretto al "gran manicomio" di New York City, a far da balia ad uno scontroso Tenente Colonnello non vedente,in congedo con seri problemi di dipendenza da JD (non azzardatevi a chiamaro Jack Daniels!!!), la passione per le donne e, "seppur con grandissimo distacco" per la ferrari, e con un caratteraccio che non vi dico.
in realtà non sono poi così diversi questi due compagni di viaggio: Frank Slade, dopo il congedo preso dall'esercito, aspira a prenderne uno ben più definitivo da una vita fatta di angoli troppo bui anche per un duro come lui, dove il senso di inutilità e di vuoto sembrano aver la meglio su tutto, dove le mostrine sulla giacca raccontano di un rispetto che non c'è più. E poi c'è Charles, ragazzo educato (fin troppo), incline ad una cieca e malsana obbedienza, a rischio di espulsione dal college "bene" proprio a causa di una fiducia malriposta in chi, con troppa fretta o buon cuore, ha deciso di chiamare amico. ed ecco questa "strana coppia" sull'orlo dei rispettivi fallimenti, persi a barcollare in un buio sotto certi aspetti molto simile, con in innato bisogno di essere da guida l'uno per l'altro, quasi una sorta di vocazione al reciproco riscatto. E una volta tanto siamo lieti, anzi grati, che il lieto fine ci accompagni fino ai titoli di coda! C'è da ringraziare per quel tango in cui è concesso sbagliare perchè "il tango non è come la vita, è più facile, c'è da non credere vedendo quella ferrari sfrecciare con un non vedente alla guida, e c'è da mettersi sull'attenti quando un Tenenente colonnello degli Stati Uniti d'America va ad impartire la più grande lezione di vita ad un gruppo di mocciosetti brufolosi e viziati, sovvertendo l'andazzo di una fucina di presunti leader con animo già svilito e svilente. C'è da abbassare gli occhi davanti ad un Frank Slade che mostra il piglio del più indomito dei soldati, contorcendosi di rabbia davanti alla supponenza di un preside intransigente solo con chi, per puro senso dell'onore, non si considera merce di scambio per nessun bene, tantomeno per un futuro. Eccolo il riscatto, eccola la redenzione, ecco finalmente la fine del tunnel. L'uscita dal cono d'ombra ora e completa e piena per entrambi e lo spettatore, almeno questa volta, non potrà esimersi dallo stupore di aver visto colui che con tanta ferocia interpretò Tony Montana, cercare e trovare in quel ragazzino tanto educato, la forza per redimere se stesso. Ovvio che con un'interpretazione del genere, ciò che ne puù derivare, è solo un'oscar come miglior attore. UHH-AAAHH
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the_film_collector
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mercoledì 7 agosto 2013
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profumo di... capolavoro !
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Super-capolavoro , semplicemente ! E' senz'altro uno dei migliori film che abbia mai visto , mi ha profondamente toccato ed emozionato e ti fà riflettere su molte cose : a mio parere , meritava più di un Oscar.
Una pellicola da una trama intensa e passionale che mostra un paradosso affascinante in cui due parti opposte convivono essenzialmente l'una su l'altra: il magistrale Al Pacino , alias " vecchia volpe " Slade , nonostante non possa vedere con gli occhi , guarda comunque il mondo con le percezioni , l'esperienza , la furbizia , la scaltrezza e una buona dose di malizia e metaforicamente apre la strada del mondo all'ingenuo , impacciato , un pò imbranato ma puro e buono di cuore [+]
Super-capolavoro , semplicemente ! E' senz'altro uno dei migliori film che abbia mai visto , mi ha profondamente toccato ed emozionato e ti fà riflettere su molte cose : a mio parere , meritava più di un Oscar.
Una pellicola da una trama intensa e passionale che mostra un paradosso affascinante in cui due parti opposte convivono essenzialmente l'una su l'altra: il magistrale Al Pacino , alias " vecchia volpe " Slade , nonostante non possa vedere con gli occhi , guarda comunque il mondo con le percezioni , l'esperienza , la furbizia , la scaltrezza e una buona dose di malizia e metaforicamente apre la strada del mondo all'ingenuo , impacciato , un pò imbranato ma puro e buono di cuore Charlie Simms , il quale a sua volta diventa gli occhi reali del colonnello Frank , che lo conducono e guardano per lui dove lui ovviamente non può.
L'uno insegna con durezza le regole della vita e la malizia all'altro , i piaceri dell'umo e i vizi , la bellezza poetica e carnale della donna che come una musa ispira la sua vita con il profumo che inebria i suoi sensi , e condivide la sua preziosa fornendo anche utilissimi consigli.
Da parte sua Charlie , mostra all'uomo l'integrità morale di una persona che anche se giovane e in una situazione di disagio " non si vende " , che ha dei principi che formano veramente il carattere e che ( non di meno ! ) gli darà una ragione per continuare a vivere , facendolo illuminare di tutta la sua luce e traendolo fuori dal buio e freddo baratro della depressione dandogli speranza.
E alla fine..bhè questo non ve lo dico se nò vi rovino il film, buona visione ! ;)
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VOTO : 9,5 / 10
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fabio1957
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venerdì 10 luglio 2015
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remake discreto ma non all'altezza del precedente
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Il commento su questo film non può prescindera da quello su Profumo di donna di Risi,chi non lo avesse visto lo faccia e poi potrà esprimeri.Per quanto sia notevole l'interpretazione di Al Pacino, questo remake è senz'altro inadeguato.Ovviamente la pellicola rifatta è più adatta al pubblico americano, che ama gli happy-end,i perdenti che si riscattano e ribaltano i ruoli,il giorno del ringraziamento che lì è un rito fondamentele, mentre in Italia non sappiamo neanche cos'è.Tutto questo nel film di Gasmann non c'è, ma c'è una storia verosimile di angoscia esistenziale,di straniamento,di dolore fisico e psicologico e soprattutto c'è un'interpretazione maiuscola di un Gasmann grandissimo e ispiratissimo .
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Il commento su questo film non può prescindera da quello su Profumo di donna di Risi,chi non lo avesse visto lo faccia e poi potrà esprimeri.Per quanto sia notevole l'interpretazione di Al Pacino, questo remake è senz'altro inadeguato.Ovviamente la pellicola rifatta è più adatta al pubblico americano, che ama gli happy-end,i perdenti che si riscattano e ribaltano i ruoli,il giorno del ringraziamento che lì è un rito fondamentele, mentre in Italia non sappiamo neanche cos'è.Tutto questo nel film di Gasmann non c'è, ma c'è una storia verosimile di angoscia esistenziale,di straniamento,di dolore fisico e psicologico e soprattutto c'è un'interpretazione maiuscola di un Gasmann grandissimo e ispiratissimo .Nemmeno nei titoli di coda è nominato e ricordato il lavoro di Risi al quale questo film è debitore.
Insomma remake discreto ,ma non all'altezza del precedente.
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p.pierlo94
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mercoledì 25 marzo 2015
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spettacolo
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Grandissimo capolavoro del regista Martin Brest ed eccellente interpretazione di Al Pacino, che solitamente viene associato all' immagine del gangster, in questo film l' attore dimostra di avere capacità straordinarie riuscendo a compiere con assoluta bravura la parte del cieco, facendola sembrare quasi facile, ma come sempre, non allontanandosi più di tanto dalla parte del " duro ". Dico più di tanto perchè la trama fa scoprire un Frank Slade sempre diverso, che cambia grazie al rapporto con Charlie Simms. Il ragazzo trasmette la sua sensibilità e la sua pura ingenuità al tenente, che a sua volta insegna quelli che sono invece i suoi valori, ed è cosi che nasce tra i due un rapporto, che all' inizio sembrava quasi impossibile.
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Grandissimo capolavoro del regista Martin Brest ed eccellente interpretazione di Al Pacino, che solitamente viene associato all' immagine del gangster, in questo film l' attore dimostra di avere capacità straordinarie riuscendo a compiere con assoluta bravura la parte del cieco, facendola sembrare quasi facile, ma come sempre, non allontanandosi più di tanto dalla parte del " duro ". Dico più di tanto perchè la trama fa scoprire un Frank Slade sempre diverso, che cambia grazie al rapporto con Charlie Simms. Il ragazzo trasmette la sua sensibilità e la sua pura ingenuità al tenente, che a sua volta insegna quelli che sono invece i suoi valori, ed è cosi che nasce tra i due un rapporto, che all' inizio sembrava quasi impossibile. La riunione con i parenti, la guida della ferrari, il discorso finale e il ballo del tango, mi son addirittura stupito del fatto che Slade sapesse ballarlo così bene, sono tutte scene stupende rese indimenticabili da un Al Pacino al meglio della sua forma. Il protagonista riesce a superare una fase depressiva causata sia dalla dura vita passata nell' esercito, sia dalla perdita della vista. Grazie alle sue due passioni : al primo posto la donna e al secondo, ma con grande distacco, la ferrari, trova ancora la forza per andare avanti. I sensi, la sua esperienza, la furbizia e " il profumo " sono il nuovo originale modo per Slade di guardare il mondo.
La trama non è originalissima, ma non cade mai nella banalità. I dialoghi sono originali, in particolar modo il già citato monologo finale, che fa intendere quanto i due personaggi si siano legati.
Nel complesso, un film da non perdere.
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luca scialo
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mercoledì 29 giugno 2022
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straordinari i monologhi di al pacino
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La filmografia di Martin Brest è alquanto breve, ma può contare di aver diretto film molto iconici come Ti presento Joe Black e il presente, ispirato al romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino, già trasposto dal grande Dino Risi. E' ambientato negli Stati Uniti, tra cui New York e al posto di Mastroianni c'è un altro grande interprete: Al Pacino. Il quale interpreta il burbero tenente colonnello Frank Slade, congedato dopo essere rimasto cieco in seguito ad uno stupido gioco con delle dinamiti. Slade viene affidato dalla nipote che se ne prende cura a Charlie, giovane studente di un istituto prestigioso, dove è riuscito ad entrare grazie ad una borsa di studio. Dopo i primi difficili momenti, dove Slade mostra tutta la sua acidità, via via i due si avvicinano, a colpi di perle di saggezza da parte dell'ex tenente colonnello, soprattutto sulle donne.
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La filmografia di Martin Brest è alquanto breve, ma può contare di aver diretto film molto iconici come Ti presento Joe Black e il presente, ispirato al romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino, già trasposto dal grande Dino Risi. E' ambientato negli Stati Uniti, tra cui New York e al posto di Mastroianni c'è un altro grande interprete: Al Pacino. Il quale interpreta il burbero tenente colonnello Frank Slade, congedato dopo essere rimasto cieco in seguito ad uno stupido gioco con delle dinamiti. Slade viene affidato dalla nipote che se ne prende cura a Charlie, giovane studente di un istituto prestigioso, dove è riuscito ad entrare grazie ad una borsa di studio. Dopo i primi difficili momenti, dove Slade mostra tutta la sua acidità, via via i due si avvicinano, a colpi di perle di saggezza da parte dell'ex tenente colonnello, soprattutto sulle donne. Alla fine i due diventeranno amici e avranno dato un reciproco contributo l'uno all'altro. Film che ha come sola pecca l'eccessiva lunghezza, giustificata solo in parte dalla cura delle scene, ma talvolta appare ridondante. L'aspetto migliore restano i monologhi di Al Pacino, in una delle sue migliori interpretazioni. La scena del tango è pura poesia, mentre l'arringa finale in difesa di Charlie è una lezione alla società ipocrita e arrivista di oggi.
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