giulio andreetta
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lunedì 7 settembre 2020
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l''animo inquieto di due vere amiche
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Bel film diretto da Ridley Scott con Susan Sarandon e Geena Davis. Ottima indagine sull'universo femminile da parte di un regista molto attento e sensibile come Scott. A me pare che la lenta ma inesorabile discesa nell'abisso da parte delle due protagoniste, che tra parentesi offrono due interpretazioni veramente magistrali, sia raccontata nel migliore di modi, attraverso una sceneggiatura estremamente accurata. Il dipanarsi di questo continuo viaggio, che diventa avventura, senso del rischio e della scoperta, porterà anche alla maturazione interiore dei due personaggi. Anche il tema dello scoprire se stessi attraverso l'incontro con l'altro, in questo caso con una vera amica, fa parte del messaggio del film, che in definitiva per tutte queste tematiche e anche per la realizzazione tecnica e per l'originalità di alcune scelte espressive si può senz'altro considerare come un capolavoro.
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Bel film diretto da Ridley Scott con Susan Sarandon e Geena Davis. Ottima indagine sull'universo femminile da parte di un regista molto attento e sensibile come Scott. A me pare che la lenta ma inesorabile discesa nell'abisso da parte delle due protagoniste, che tra parentesi offrono due interpretazioni veramente magistrali, sia raccontata nel migliore di modi, attraverso una sceneggiatura estremamente accurata. Il dipanarsi di questo continuo viaggio, che diventa avventura, senso del rischio e della scoperta, porterà anche alla maturazione interiore dei due personaggi. Anche il tema dello scoprire se stessi attraverso l'incontro con l'altro, in questo caso con una vera amica, fa parte del messaggio del film, che in definitiva per tutte queste tematiche e anche per la realizzazione tecnica e per l'originalità di alcune scelte espressive si può senz'altro considerare come un capolavoro.
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rmarci 05
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giovedì 2 maggio 2019
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un road movie struggente, libero e disperato
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Ridley Scott realizza quello che, forse, è il suo miglior film dopo Blade Runner. Impostato come un road movie, Thelma & Louise è anche un film drammatico che utilizza il viaggio come metafora per raccontare una storia di disparità sociale alla base della società contemporanea, in cui le due protagoniste si liberano dalle ingiustizie familiari per intraprendere un viaggio alla disperata ricerca di una presunta libertà mai vissuta, scoperta gradualmente durante il tragitto tra molestatori, rapine e impostori, e finalmente ottenuta insieme al senso di indipendenza nonché di potere che fino ad allora gli uomini avevano esercitato su di loro.
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Ridley Scott realizza quello che, forse, è il suo miglior film dopo Blade Runner. Impostato come un road movie, Thelma & Louise è anche un film drammatico che utilizza il viaggio come metafora per raccontare una storia di disparità sociale alla base della società contemporanea, in cui le due protagoniste si liberano dalle ingiustizie familiari per intraprendere un viaggio alla disperata ricerca di una presunta libertà mai vissuta, scoperta gradualmente durante il tragitto tra molestatori, rapine e impostori, e finalmente ottenuta insieme al senso di indipendenza nonché di potere che fino ad allora gli uomini avevano esercitato su di loro. Il personaggio interpretato dal sempre bravo Harvey Keitel simboleggia l'incapacità delle due donne di distinguere gli uomini onesti da quelli malintenzionati, causata dai continui drammi che hanno vissuto: è quindi un film ricco di simbolismi e di significato, in cui la perfetta regia di Scott offre una varietà di inquadrature dalla struggente bellezza, e, soprttutto, animato dalla potente ed energica bravura di Susan Sarandon e Geena Davis che, interpretando i loro personaggi con grande sincerità e convinzione, danno vita ad un'alchimia di coppia che non si è mai più vista nella storia del cinema. Da notare i bellissimi brani utilizzati come colonna sonora. Un'opera che ancora oggi, e soprattutto in questi anni, è più attuale che mai. 4.5 stelle su 5.
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elgatoloco
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lunedì 13 agosto 2018
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spinta libertaria, ma anche suicidaria
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"Thelma & Luise"di Ridley Scott(1991), film straordinario, dove la spettacolarità(quasi tutte scene all'esterno, oltre a tutto in macchina, con fughe e inseguimenti)si fonde con l'intimismo, dove però le confidenze femminili non sono mai volte al pettegolezzo, ma verso la libertà dalle coazioni sociali e familiari, dove poi, però, nel finale, queste spinte , istintuali e pulsioniali, arrivano alla spinta sucidaria, auto-distruttiva; che tutto ciò pervada il film lo si vede chiaramente nel fatto che già prima del"road"vero e proprio le telefonate tra le due(dove Susan Sarandon e Geena Davis, non c'è bisogno di ripeterlo, sono interpreti straordinarie)sono tutte in questa direzione, anche se mai troppo esplicitata.
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"Thelma & Luise"di Ridley Scott(1991), film straordinario, dove la spettacolarità(quasi tutte scene all'esterno, oltre a tutto in macchina, con fughe e inseguimenti)si fonde con l'intimismo, dove però le confidenze femminili non sono mai volte al pettegolezzo, ma verso la libertà dalle coazioni sociali e familiari, dove poi, però, nel finale, queste spinte , istintuali e pulsioniali, arrivano alla spinta sucidaria, auto-distruttiva; che tutto ciò pervada il film lo si vede chiaramente nel fatto che già prima del"road"vero e proprio le telefonate tra le due(dove Susan Sarandon e Geena Davis, non c'è bisogno di ripeterlo, sono interpreti straordinarie)sono tutte in questa direzione, anche se mai troppo esplicitata.La definizione di "Easy Rider al femminile"è assolutamente sbagliata, in quanto da"Easy Rider"e dall'"ideologia hippy"e da tutto quanto vi era legato erano già passati vent'anni e più, all'inizio degli anni Novanta del 1900 e in quanto invece teneva banco lo yuppismo produttivistico. Quanto alle/agli interpreti, da rilevare la rpova di Harvey Keitel nella parte del poliziotto duro ma comprensivo, Keitel, attore già affermato da molto tempo, all'epoca, come anche quella di Brad Pitt quale giovane ladro, dove Pitt, all'epoca, era praticamente un esordiente.... El Gato
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greatsteven
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martedì 13 giugno 2017
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2 donne comuni trasformate in pazzesche criminali.
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THELMA & LOUISE (USA, 1991) diretto da RIDLEY SCOTT. Interpretato da GEENA DAVIS, SUSAN SARANDON, HARVEY KEITEL, MICHAEL MADSEN, CHRISTOPHER MCDONALD, STEPHEN TOBOLOWSKY, BRAD PITT
Thelma è una trentenne infelicemente sposata con il burbero Darryl che la maltratta. Louise ha quarant’anni e fa la cameriera in un fast-food. Entrambe annoiate, ma legate da una salda amicizia, decidono di partire in sordina per un week-end in montagna all’insegna di pesca e campeggio, piantando volutamente i rispettivi compagni e con la ferma intenzione di divertirsi a più non posso. Il primo dei loro numerosi guai arriva in un country-club dove Thelma, complice una sbronza, sta per essere violentata da un omaccione, e per difenderla Louise è costretta ad uccidere lo stupratore.
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THELMA & LOUISE (USA, 1991) diretto da RIDLEY SCOTT. Interpretato da GEENA DAVIS, SUSAN SARANDON, HARVEY KEITEL, MICHAEL MADSEN, CHRISTOPHER MCDONALD, STEPHEN TOBOLOWSKY, BRAD PITT
Thelma è una trentenne infelicemente sposata con il burbero Darryl che la maltratta. Louise ha quarant’anni e fa la cameriera in un fast-food. Entrambe annoiate, ma legate da una salda amicizia, decidono di partire in sordina per un week-end in montagna all’insegna di pesca e campeggio, piantando volutamente i rispettivi compagni e con la ferma intenzione di divertirsi a più non posso. Il primo dei loro numerosi guai arriva in un country-club dove Thelma, complice una sbronza, sta per essere violentata da un omaccione, e per difenderla Louise è costretta ad uccidere lo stupratore. La polizia è ancora all’oscuro del loro omicidio, e mentre le donne sono in fuga dopo che la loro vacanza si è trasformata in tragedia, caricano su J.D., fascinoso autostoppista con chiare intenzioni malevole nei loro confronti (è un giovane rapinatore). Louise si fa portare un consistente gruzzolo di soldi dal fidanzato Jimmy, ma J.D. li ruba alle due donne approfittando di aver sedotto Thelma, che pertanto, per rimpinguare le azzerate finanze della coppia, commette una rapina in un emporio. Ormai la loro storia passa da orecchio ad orecchio e arriva ad un commissario di polizia che capisce il fatto che le due fuggitive siano divenute criminali per necessità e, dopo aver interrogato con le maniere forti colui che le ha derubate, si mette in contatto con loro nel tentativo di raggiungere un accordo dal punto di vista legale. Ma Thelma e Louise, ormai eccitate dalla loro catena di reati di certo non destinata a terminare qui, continuano a scappare dalla cittadina dell’Arkansas da cui sono partire, attraversando l’Oklahoma per sconfinare in Messico, riuscendo addirittura ad imprigionare nel bagagliaio della volante un poliziotto sulle loro tracce e a far scoppiare l’autocisterna di un volgare camionista che aveva loro manifestato intenzioni lussuriose. Finalmente arriva lo scontro finale con un dispiegamento di elicotteri, agenti e ispettori che le braccano di fronte ad un baratro nel Gran Canyon: che fare? Accettare di collaborare con le forze dell’ordine o spingere sull’acceleratore e coronare una carriera deviante iniziata per caso e portata avanti con crescente autocompiacimento? È il migliore film di R. Scott negli anni ’90. Coadiuvato dall’ottima sceneggiatura di Callie Khouri, è un road-movie fortemente anticonvenzionale, dal respiro che si vanta di sapere d’anarchia, con una struttura che punta alla ricerca sfrenata della libertà, spesso a briglia sciolta, quasi incontrollabile, con due protagoniste che costituiscono l’asse portante di una storia molto originale e raccontata con intelligenza e lucidità: la Thelma di Davis, ingenua, avventata, sicura di sé, determinata, e la Louise di Sarandon, prudente, gatta-morta, aggressiva, comprensiva. Ognuna fa da contraltare all’altra e la completa a vicenda, tanto i caratteri sono costruiti a tavolino e descritti con una bravura recitativa da far venire la pelle d’oca. Ma anche il repertorio maschile non scherza: c’è l’assennato e pragmatico detective di H. Keitel che individua tutte le procedure strettamente lecite per fornire un supporto disinteressato alle due delinquenti occasionali, e fino all’ultimo non demorde, per quanto si ritrovi costretto in extremis a vedere fallire il suo progetto; un giovanissimo B. Pitt, ancora nel pieno del suo fascino da belloccione, che conquista il cuore di Thelma e innesca il sospetto nell’animo di Louise; e poi i due rispettivi compagni di vita, uno estremamente irritabile e arrogante e l’altro più aperto ai bisogni della fidanzata, ma non per questo restio o disposto a lasciarsela sfuggire (tant’è vero che Jimmy crede che il loro motivo di fuga risieda in una scappatella amorosa). I quattro reati commessi nel corso della vicenda – omicidio di primo grado, rapina a mano armata, sequestro di persona, atto lesivo aggravato – si susseguono con ritmo implacabile uno dopo l’altro, mantenendo elevatissima la tensione e facendola esplodere senza mai perdere un colpo, rendendo la suspense un ingrediente fondamentale di una delle opere più femministe che Hollywood abbia mai prodotto. Il femminismo è mostrato senza manicheismi di sorta soprattutto mediante i cambiamenti dinamici che conducono i due personaggi principali ad affrontare un viaggio che si rivela una camera d’espiazione, non per i delitti di cui si macchiano, ma per gli errori trascorsi e il recupero di una gioia purissima che sembrava perduta per sempre. Insomma, un inno di gioia all’anarchismo, al godersi la vita, al sapore di libertà incondizionata e alla valorizzazione delle proprie doti nascoste. L’ottimo gioco di coppia è soltanto un elemento ineliminabile di una squadra che lavora a pieno regime per farne un capolavoro d’avventura e azione che fonde con sapienza la commedia al dramma, inglobando a braccia protese le migliori ricette dell’una e dell’altro: contribuiscono pure la colonna sonora folk rock (stupefacente nei titoli di testa), la scenografia selvaggia e aspra, il montaggio dinamico ed enfatizzato e la fotografia essenziale, ma tutt’altro che sobria. Tempi comici rispettati alla perfezione. Un film che ha fatto scuola ed epoca e ha rivisitato un genere ormai assopito che, grazie specialmente alla forza creativa di R. Scott, è tornato a rinverdire e a bruciare le tappe, come le bruciano Thelma e Louise sulla loro Thunderbird del ’66 da quando chiudono la saracinesca del loro modesto quartiere a quando si gettano di propria volontà oltre il ciglio del precipizio, andando incontro al proprio squinternato e squilibrato destino fino in fondo, appoggiate da un finale aperto che meglio di così non poteva essere pensato. Oscar per la sceneggiatura non originale.
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contrammiraglio
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giovedì 1 dicembre 2016
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beato pitt
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Bello, brave e fortunato lui!
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aristoteles
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venerdì 6 maggio 2016
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pazze pericolose e fragili
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Thelma e Louise volano veloci verso la libertà ma non tutto andrà secondo i piani.
Il film è anni '90, non è passato un secolo da allora,ma era giusto sopratutto all'epoca sottolineare una diffusa tendenza maschilista,anche attraverso una pellicola.
Certamente vi sono delle esagerazioni,per esempio larga parte dei maschietti proposti(compreso un Pitt giovanissimo) fanno veramente ribrezzo.
Thelma poi in più di un'occasione cade nella parte dell'oca giuliva.
Detto questo resta impossibile non sostenerle,sono una valanga inarrestabile di emozioni contagiose.
Assolutamente fantastiche le interpretazioni della Sarandon e della Davis.
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Thelma e Louise volano veloci verso la libertà ma non tutto andrà secondo i piani.
Il film è anni '90, non è passato un secolo da allora,ma era giusto sopratutto all'epoca sottolineare una diffusa tendenza maschilista,anche attraverso una pellicola.
Certamente vi sono delle esagerazioni,per esempio larga parte dei maschietti proposti(compreso un Pitt giovanissimo) fanno veramente ribrezzo.
Thelma poi in più di un'occasione cade nella parte dell'oca giuliva.
Detto questo resta impossibile non sostenerle,sono una valanga inarrestabile di emozioni contagiose.
Assolutamente fantastiche le interpretazioni della Sarandon e della Davis.
Il finale è tendenzialmente epico ed indimenticabile tuttavia lo avrei desiderato fortemente diverso,magari con le due nostre eroine ancora "On the Road".
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andrejuve
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martedì 19 aprile 2016
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il desiderio di "fuggire" dalla realtà
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“Thelma & Louise” è un film del 1991 diretto da Ridley Scott. Louise Sawyer è una donna che lavora presso una tavola calda nell’Arkansas e decide di fare un viaggio in montagna con la sua cara amica Thelma durante il fine settimana. Louise convive con un uomo di nome Jimmy mentre Thelma è sposata con Darryl Dickerson. Quest’ultimo è un uomo arrogante, scontroso, maleducato e impone sempre ogni sua decisione alla moglie Thelma, la quale appare intimorita e impaurita dalla sua figura. Thelma però, senza nulla chiedere a Darryl, decide di accettare la proposta di Louise al fine di ricercare e trovare qualche momento di svago, esulando dalla noiosa quotidianità.
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“Thelma & Louise” è un film del 1991 diretto da Ridley Scott. Louise Sawyer è una donna che lavora presso una tavola calda nell’Arkansas e decide di fare un viaggio in montagna con la sua cara amica Thelma durante il fine settimana. Louise convive con un uomo di nome Jimmy mentre Thelma è sposata con Darryl Dickerson. Quest’ultimo è un uomo arrogante, scontroso, maleducato e impone sempre ogni sua decisione alla moglie Thelma, la quale appare intimorita e impaurita dalla sua figura. Thelma però, senza nulla chiedere a Darryl, decide di accettare la proposta di Louise al fine di ricercare e trovare qualche momento di svago, esulando dalla noiosa quotidianità. La due partono e la sera decidono di sostare in un locale per riposarsi prima di ripartire il giorno successivo. All’interno del locale un uomo nota le due donne e, affascinato da Thelma, cerca di approcciare con quest’ultima la quale, nonostante la diffidenza di Louise, dopo aver bevuto diversi drink alcolici si lancia nella pista da ballo per divertirsi con quell’uomo. A un certo punto, mentre Louise è in bagno, l’uomo accompagna Thelma fuori dal locale per prendere una boccata d’aria e improvvisamente le sue avances cominciano a farsi insistenti fino ad arrivare ad una vera e propria violenza sessuale. Louise si accorge dell’accaduto e, con la pistola che Thelma ha deciso di portarsi per ogni eventuale pericolo, spara all’uomo che muore sul colpo. Thelma e Louise sono costrette a fuggire in cerca di un luogo sicuro e devono pensare ad un piano da attuare per riuscire a salvarsi. Thelma vive in uno stato di panico e di tensione totale ed è compito di Louise quello di cercare una soluzione. Decide allora di chiamare il suo ragazzo Jimmy chiedendogli di anticiparle 6700 dollari da inviarle presso un indirizzo in Oklahoma. Nonostante le forti preoccupazioni di Jimmy legate alla stranezza della richiesta di Louise, quest’ultima non rivela nulla sull’accaduto rimanendo molto vaga. Intanto il detective Hal si occupa del caso di omicidio e, attraverso le sue indagini, sospetta su Thelma e Louise. Nel frattempo Louise ha in mente di prendere i soldi che le saranno consegnati e di traferirsi definitivamente in Messico per rifarsi una vita. Anche Thelma, stanca delle continue umiliazioni subite dal marito, è intenta a seguire l’amica Louise. Durante il viaggio incontrano un giovane ragazzo che si fa chiamare J.D. il quale afferma di essere uno studente che ha bisogno di un passaggio fino all’Oklahoma e, dopo le insistenze di Thelma nel voler aiutare il ragazzo, lo accompagnano. Li’ in Oklahoma a sorpresa si presenta materialmente Jimmy per capire quali siano le intenzioni di Louise. Jimmy prenota due camere in un hotel e, mentre in una camera alloggiano lui e Louise, nell’altra è situata Thelma la quale ha il compito di tenere al sicuro la somma di denaro consegnata da Jimmy. Durante la notte si presenta J.D. nella camera di Thelma la quale, attratta dal giovane, trascorre una notte di passione e J.D. le confessa di essere un ex galeotto, incarcerato soprattutto per la miriade furti commessi, che sta violando le prescrizioni della libertà vigilata. La mattina successiva Louise a malincuore è costretta a lasciare Jimmy per non trascinarlo e coinvolgerlo in questa pericolosa situazione, di cui lui è rimasto all’oscuro, da lei creata. Thelma racconta a Louise quanto accaduto la notte precedente ma Louise, recandosi nella sua stanza, scopre che J.D. ha rubato l’intera somma di denaro ingannando Thelma. Louise è disperata ma questa volta è Thelma ad incoraggiarla a proseguire il loro viaggio. Per le due donne non sarà facile gestire gli eventi che si riveleranno sempre più drammatici se si pensa che la polizia è sulle loro tracce, in quanto ormai considerate due pericolose ricercate.
La pellicola incentra la sua attenzione sul costante desiderio dell’uomo di esulare dalla realtà che lo circonda e di poterla mutare a proprio favore. Thelma e Louise incarnano a pieno questo sentimento e questa volontà che da sempre l’essere umano nutre soprattutto all’interno della società odierna, dominata dalla monotonia e dalla rassegnazione. Molte persone vivono in situazioni complesse e difficoltose sia dal punto di vista economico che psicologico. E’ come se fossimo pervasi da un senso di depressione totale che invade gli animi di ognuno di noi. La rassegnazione e lo sconforto prendono il sopravvento inibendo qualsiasi sentimento di felicità e di gioia. Viviamo in un’era dominata dal mal di vivere dove i valori più nobili sono ormai sprofondati nel dimenticatoio e dove si accetta qualsiasi tipo di condizione umana, anche la più degradante, senza alcuna forma di ribellione e con una conseguente perdita della dignità e dell’orgoglio che dovrebbero caratterizzare l’uomo. E’ inevitabile quindi ricercare quella voglia di vivere ormai perduta, e per farlo bisogna possedere la capacità e la forza di poter credere in un futuro migliore attraverso la tenacia, la volontà di reagire e di cambiare e, anche se può sembrare banale, sognando un qualcosa che possa sembrare irrealizzabile o utopico. Thelma è una donna insicura, ingenua e immatura che, solo per riuscire ad acquisire una certezza dal punto di vista economico, ha sposato un uomo che non la ama e la denigra continuamente. Louise invece è più razionale, matura e dal passato difficoltoso. Per lei il viaggio che vuole intraprendere rappresenta un mezzo per sfogarsi, per allontanarsi dalla triste realtà circostante e per sentirsi finalmente libera e senza timori. Nonostante tutte le peripezie affrontate lungo il tortuoso cammino Thelma e Louise si rendono conto che solo in quei momenti alternativamente divertenti, bizzarri e drammatici si sono sentite davvero “vive” e hanno goduto pienamente ogni singolo istante positivo o negativo con spontaneità e spensieratezza. L’uomo si sente veramente libero quando è svincolato da qualsiasi costrizione, restrizione o oppressione che ne condizioni l’esistenza rendendola piena di timori, preoccupazioni e paure. Un costante senso di disagio attanaglia l’uomo e questa sensazione è frutto di un mondo che sta diventando sempre più egoista, insensibile e distaccato nei confronti delle assurdità e delle tragedie quotidiane che lo circondano. Le due protagoniste sono braccate dalla polizia ma sanno che costituendosi rischierebbero la galera. Ma anche la vita che hanno sempre condotto sino a quel momento le ingabbia, le restringe e le limita, cancellando e oscurando le loro ambizioni personali e la loro individualità. Quindi la fuga di Thelma e Louise rappresenta una metafora del sentimento di evasione che pervade l’uomo, insoddisfatto da un mondo che lo intrappola e che condiziona i pensieri e le azioni di ciascuno, costringendo ogni essere umano ad attenersi a standard di opinioni e di comportamenti imposti da una società all’interno della quale l’apparenza prevale sulla sostanza. Ma il film individua nella vera e sincera amicizia, come quella appunto tra Thelma e Louise, un mezzo per affrontare questa crisi esistenziale e per riempire il senso di vuoto interiore. Sapere di poter condividere le gioie e le delusioni con una persona alla quale si vuole bene e senza avere il timore di subire critiche o giudizi negativi è una sensazione tanto bella quanto purtroppo rara. Un amico accetta i difetti di un’altra persona e cerca di aiutarla attraverso l’altruismo e la solidarietà, mettendo in luce in qualsiasi momento la verità, anche se a volte può rivelarsi scomoda. Ma è proprio la totale sincerità che caratterizza l’amicizia e la rende duratura nel tempo. Infine il regista difende la dignità della donna, troppo spesso oggetto di violenze e di abusi di qualsiasi tipo, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. Come provocazione in questo film l’uomo viene spesso descritto come una bestia in cerca di soddisfare i suoi istinti sessuale e per farlo è capace di commettere qualsiasi azione, anche la più disumana e inquietante. In questo disgustoso quadro le uniche eccezioni sono rappresentate da Jimmy e dal detective Hal, dotati di un senso di umanità che li porta a rispettare e a proteggere il sesso considerato impropriamente “debole”, che diventa frequentemente facile bersaglio di persone che, in nome della manifestazione e dell’esaltazione di una presunta e discutibile superiorità, in realtà celano nei loro animi un’immensa tristezza, un senso di solitudine e una grande debolezza. Un bel film che riesce a porre molti spunti di riflessione, facendo allo stesso tempo divertire lo spettatore grazie al racconto delle vicissitudini che coinvolgono le due bizzarre ed esilaranti protagoniste. Ridley Scott è un grande regista e riesce a rendere una storia apparentemente normale in un’analisi psicologica dell’uomo e della società che lo circonda, mescolando un’ottima sceneggiatura a sequenze di avventura e di azione. La pellicola risulta efficace e coinvolgente soprattutto grazie alle superbe interpretazioni di Geena Davis, nei panni di Thelma, e di Susan Sarandon, in quelli di Louise. Un film da vedere in quanto atipico e originale e perché riesce allo stesso tempo a far sorridere, riflettere ed emozionare lo spettatore.
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marcodiclemente
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domenica 22 febbraio 2015
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liberta e' la parola chiave di questo film
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"Senti Louise non torniamo indietro" "Che vuoi dire Thelma?" "Non fermiamoci" "Che vuopi dire Thelma non capisco" "Coraggio (indicando il Gran Canyon)" "Sei sicura?" " Sì"
Questo è il momento in cui le due protagoniste decidono di suicidarsi gettandosi dal Gran Canyon alla ricerca della libertà che è a loro negata dalla vita di tutti i giorni.
"Libertà" è la parola chiave di questo film che trova la sua piena espressione nel finale di questo film (da antologia) quando le protagoniste decidono di togliersi la vita
Questo è , a mio avviso il migliore film di Ridley Scott servito da un eccellente interpretazione di Geena davis e Susan Sarandon (la Sarandon primeggia sulla Davis)
Ottima sceneggiatura e una buona narrazione rendono il film un eccellente lungometraggio.
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"Senti Louise non torniamo indietro" "Che vuoi dire Thelma?" "Non fermiamoci" "Che vuopi dire Thelma non capisco" "Coraggio (indicando il Gran Canyon)" "Sei sicura?" " Sì"
Questo è il momento in cui le due protagoniste decidono di suicidarsi gettandosi dal Gran Canyon alla ricerca della libertà che è a loro negata dalla vita di tutti i giorni.
"Libertà" è la parola chiave di questo film che trova la sua piena espressione nel finale di questo film (da antologia) quando le protagoniste decidono di togliersi la vita
Questo è , a mio avviso il migliore film di Ridley Scott servito da un eccellente interpretazione di Geena davis e Susan Sarandon (la Sarandon primeggia sulla Davis)
Ottima sceneggiatura e una buona narrazione rendono il film un eccellente lungometraggio. Altra nota positiva è la colonna musicale. Voto finale: 4 stelle
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jacopo b98
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mercoledì 21 agosto 2013
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grandi attrici nel più grande road movie di sempre
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Due donne, Thelma (Davis) e Louise (Sarandon), partono per una vacanza in montagna. Quando una delle due viene stuprata da un malvivente, l’altra uccide l’aggressore: la vacanza si trasforma in una fuga tragicomica per l’America. Il road movie incontra Ridley Scott: uno dei più importanti registi inglesi, autore di capolavori come Alien e Blade Runner, si mette qui al servizio dell’ottima sceneggiatura (premiata con l’Oscar) di Callie Khouri. Il risultato è questo scoppiettante film culto, interpretato da due bravissime (e non solo, specie la Davis) protagoniste. Divertente, trasgressivo, affascinante, coinvolgente, ecc. è un’opera che ha fatto scuola più per la regia (talvolta geniale) di Scott che non per l’originalità della storia, di per sé già vista, sotto il segno di un fortissimo (e molto gradevole) estremismo femminista, raro da trovare nella cinematografia del suo regista.
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Due donne, Thelma (Davis) e Louise (Sarandon), partono per una vacanza in montagna. Quando una delle due viene stuprata da un malvivente, l’altra uccide l’aggressore: la vacanza si trasforma in una fuga tragicomica per l’America. Il road movie incontra Ridley Scott: uno dei più importanti registi inglesi, autore di capolavori come Alien e Blade Runner, si mette qui al servizio dell’ottima sceneggiatura (premiata con l’Oscar) di Callie Khouri. Il risultato è questo scoppiettante film culto, interpretato da due bravissime (e non solo, specie la Davis) protagoniste. Divertente, trasgressivo, affascinante, coinvolgente, ecc. è un’opera che ha fatto scuola più per la regia (talvolta geniale) di Scott che non per l’originalità della storia, di per sé già vista, sotto il segno di un fortissimo (e molto gradevole) estremismo femminista, raro da trovare nella cinematografia del suo regista. Magnifico nell’immortalare l’America, grandiosa, assolata e bellissima, specie grazie alla fotografia di Adrian Biddle e alle musiche travolgenti di Hans Zimmer. Gradevole presenza di un giovanissimo Brad Pitt nella parte del rubacuori che rapina le due. Keitel, come sempre, lascia il segno della sua presenza.
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lalli
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martedì 23 ottobre 2012
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donne
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BELLO. finale meraviglioso...due grandi Donne...
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