Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino |
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Un film di Uli Edel.
Con Natja Brunckhorst, Thomas Haustein, Jens Kuphal, David Bowie.
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Titolo originale Christiane F. wir Kinder von Bahnhof Zoo.
Drammatico,
durata 138 min.
- Germania 1981.
- VM 14 -
MYMONETRO
Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino
valutazione media:
3,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Inferiore al libro, ma comunque un ottimo filmdi SpallaFeedback: 4149 | altri commenti e recensioni di Spalla |
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mercoledì 14 ottobre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Buona e convincente trasposizione sullo schermo della storia dell'eroinomane più conosciuta d'Europa. Come sempre, il film si presenta comunque un tantino inferiore al libro. Mancano infatti molte esperienze narrate da Christiane nel suo libro scandalo. Ad esempio, le sue condizioni di vita nel terribile quartiere di Gropiusstadt che l'hanno portata a cadere nella dipendenza dagli stupefacenti si riducono ad un minuto di voce fuori campo all'inizio, non vengono narrati i suoi inutili tentativi di disintossicazione al Narkonon e della bravata coi suoi amici all'Europa Center mi sembra invece che nel libro non se ne faccia menzione. Tuttavia, sarebbe stato impossibile rappresentare tutta la ricchezza di esperienze e situazioni narrate nel libro in due ore di film. Il regista direi che è stato bravo ed è riuscito a scegliere bene gli episodi più significativi della sua triste storia, in modo da rendere comunque molto bene l'idea. Il risultato è ottimo, con bravi interpreti e cupe atmosfere metropolitane. Certo, di tratta di un film MOLTO crudo, ma sarebbe sbagliatissimo considerarlo TROPPO crudo. Infatti, il regista si è limitato a rapparensentare i fatti come sono realmente accaduti, inoltre, non si insiste mai troppo sulla crudità delle scene, quando si vuol mostrare al pubblico a cosa la droga può portare. Non si poteva rappresentare meglio la discesa di Christiane nella tossicodipendenza: dal consumo di acidi, all'eroina, al primo buco, alla prostituzione... fino alla morte, da cui si salva per un pelo e che colpisce diversi suoi amici. Questa "discesa" è anche rappresentata simbolicamente da belle scene allusive, come l'entrata del treno nel tunnel e la discesa della scala della stazione della metropolitana. Il film è anche accompagnato da bellissime colonne sonore di David Bowie, che tra l'altro compare nel ruolo di sè stesso. Per quanto il libro sia indubbiamente migliore quindi, questo è assolutamente un film da vedere. Magari soprattutto per gli adolescenti che credono che spinelli e droghe leggere siano innocui. Potrebbero ricredersi.
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