ho appena finito di vedere eraserehead peerchè pensavo fosse un film bello da vedere... è sicuramente un film da vedere, ma, amio parere, non è certo un capolavoro, anzi!
perchè un film sia un capolavoro deve rimanere qualcosa... di questo rimane solo la lentezza esagerata delle situazione e l'eccessiva slegatezza della trama, se una trama c'è... se poi qualcuno pensa che l'assenza di trama o l'infinito numero di trame leggibili che se ne può dare sia sinonimo di capolavoro, bè,...
il film non è inquietante, i suoni sono onnipresenti e sovraesposti, i personaggi non sono assurdi anzi sembrano delle macchiette assurde (il padre della moglie del protagonista o lo stesso protagonista... con quella parrucca)
se il fine del film era risultare incomprensibile, allora lynch c'è riuscito in pieno: il film è incomprensibile come è tuttora incomprensibile perchè l'abbia portato a termine e ne circolino ancora delle copie
ci sono certo cose migliori da fare piuttosto che addormentarsi di fronte a questo "film"!
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lorelink
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mercoledì 4 marzo 2009
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capolavoro pazzesco
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Eraserhead è un capolavoro. Punto. E' proprio la dilatazione dei tempi in alcune scene a renderlo inquietante. Ad esempio quando il protagonista entra in ascensore e prima che le porte si chiudano sembra passi un tempo che pare interminabile. Oppure i suoni industriali che si odono all'aperto ma non si vede nulla in movimento e pare che tutto avvenga in un'altro tempo, in un'altra dimensione.Come in ogni film di Lynch non mancano poi i momenti grotteschi come ad esempio la scena del pollo e della nonna "catatonica" che viene aiutata a mescolare l'insalata. E' vero che non c'è una trama (o forse è solo nella testa dell'autore) ma non è importante. E' come vedere un quadro astratto che non spiega nulla ma che l'unione delle forme, dei colori, lo rendono particolare e unico.
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Eraserhead è un capolavoro. Punto. E' proprio la dilatazione dei tempi in alcune scene a renderlo inquietante. Ad esempio quando il protagonista entra in ascensore e prima che le porte si chiudano sembra passi un tempo che pare interminabile. Oppure i suoni industriali che si odono all'aperto ma non si vede nulla in movimento e pare che tutto avvenga in un'altro tempo, in un'altra dimensione.Come in ogni film di Lynch non mancano poi i momenti grotteschi come ad esempio la scena del pollo e della nonna "catatonica" che viene aiutata a mescolare l'insalata. E' vero che non c'è una trama (o forse è solo nella testa dell'autore) ma non è importante. E' come vedere un quadro astratto che non spiega nulla ma che l'unione delle forme, dei colori, lo rendono particolare e unico. Insomma un film scioccante che consiglio soprattutto ai palati forti.
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davidestanzione
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giovedì 1 settembre 2011
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mi sembri bertarelli.
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questa recensione sembra scritta da massimo bertarelli. Ci sono alcuni suoi ricorrenti topos critici, come la macchietta e l'effetto oppiaceo del film.
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blackredblues
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venerdì 16 settembre 2011
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magari nessuna dei due estremi?
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Premetto questa cosa: amo Lynch e apprezzo questo film. Ma nonostante ciò posso comprendere che possa non piacere. Considerando tutta la filmografia del regista personalmente ritengo che la suddetta pellicola non sia nè un capolavoro ma nemmeno una cagata pazzesca. Io su una scala da 1 a 10 lo assesterei al piolo n.8. Lento, è lento, su ciò non si discute. Rimango perplesso dal problema da te evidenziato sul fattore 'trama' e 'comprensibilità'. Lynch, in molti suoi film richiede un 'lavoro' extra allo spettatore ovvero quello di abbandonare i cari saldi paletti del senso già 'cotto e mangiato'. Tale lavoro ritengo venga ripagato con un'estremo senso di libertà lasciato allo spettatore nel decidere 'la propria lettura' o anche semplicemnete la possibilità di 'non decidere e sospendere il giudizio'o ancora, solo per i più temerari e capaci (nel senso di capacità contenitive), di mantenre attivi nella propria mente significati talvolta divergenti ma compresenti.
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Premetto questa cosa: amo Lynch e apprezzo questo film. Ma nonostante ciò posso comprendere che possa non piacere. Considerando tutta la filmografia del regista personalmente ritengo che la suddetta pellicola non sia nè un capolavoro ma nemmeno una cagata pazzesca. Io su una scala da 1 a 10 lo assesterei al piolo n.8. Lento, è lento, su ciò non si discute. Rimango perplesso dal problema da te evidenziato sul fattore 'trama' e 'comprensibilità'. Lynch, in molti suoi film richiede un 'lavoro' extra allo spettatore ovvero quello di abbandonare i cari saldi paletti del senso già 'cotto e mangiato'. Tale lavoro ritengo venga ripagato con un'estremo senso di libertà lasciato allo spettatore nel decidere 'la propria lettura' o anche semplicemnete la possibilità di 'non decidere e sospendere il giudizio'o ancora, solo per i più temerari e capaci (nel senso di capacità contenitive), di mantenre attivi nella propria mente significati talvolta divergenti ma compresenti. Tutto ciò risulta molto 'costruttivista' (nel senso di impostazione filosofica di costruire una realtà o del co-costruirla con l'artista opposta ad un'ottica positivista). E' evidente che, nel caso in cui si aborra tale visione (dal mio pdv imprescindibile anche a livello artistico) il film possa indispettire.
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