La classe operaia va in paradiso

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Un film di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Mariangela Melato, Flavio Bucci, Luigi Diberti, Salvo Randone.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 125 min. - Italia 1972. MYMONETRO La classe operaia va in paradiso * * * - - valutazione media: 3,44 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
carloalberto giovedì 19 agosto 2021
capolavoro di un profeta dei nostri tempi Valutazione 0 stelle su cinque
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 Il film è la condanna senza appello dell’alienazione prodotta dal lavoro in fabbrica di uno dei due grandi poeti visionari del nostro cinema novecentesco, morto a 53 anni come l’altro profeta dei nostri tempi, P. P. Pasolini.
Petri pone al centro della sua opera l’Uomo in assoluto, svincolato dal contesto sociale, dagli ideologismi, dalle politiche sindacali e dalle strategie di partito del suo tempo. Per questo fu stroncato, non capito, dalla critica di sinistra.
E’ un dramma epocale che soltanto un poeta della cinepresa può riassumere in sole due ore di immagini e suoni, che concorrono, attraverso l’esaltazione parossistica dei caratteri umani del protagonista, ad una sovrabbondanza di pathos che coinvolge lo spettatore fino alla sublimazione del contingente nella comune, eterna, umana aspirazione ad una vita giusta e libera. [+]

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flyingfrank giovedì 19 novembre 2020
assordante, alienante, disturbante... raro capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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Il secondo capitolo della trilogia sul potere vede ancora una volta tre mostri sacri in azione: un incredibile Gian Maria Volonté, il genio registico di Petri e la sinistra quanto inebriante colonna sonora del grande Morricone.
Lulù Massa è un operaio espertissimo del cottimo, ovvero un ottimo modo per aumentare la produzione in fabbrica senza realmente premiarne l'artefice. Quando Lulù perderà un dito a causa del suo "orgoglio cottimista", la sua vita rischia di cambiare profondamente.
Un film rumoroso: la colonna sonora richiama il continuo funzionamento delle macchine in fabbrica, e non solo sovrasta le urla continue di Lulù e compagni, ma sembra quasi fondersi con le loro voci. I primi piani ravvicinati, forzati e angoscianti rimangono un punto di forza del cinema politico di Petri. [+]

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dandy giovedì 1 ottobre 2020
cottimo. Valutazione 3 stelle su cinque
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Come per il precedente "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto",un altro film "scomodo" per l'epoca in cui uscì,sulle condizioni degli operai nelle fabbriche(girato nella fabbrica bloccata Ascensori Falconi a Novara).Col senno di oggi il discorso su capitalismo e cultura di massa(non a caso il nome del protagonista) appare meno lucido,merito di una regia che non azzecca del tutto il connubio tra cinema impegnato,commedia,discorsi politici(con anessi studenti rivoluzionari) e toni grotteschi.Ma l'interpretazione esagitata e sanguigna di Volontè è come sempre impeccabile,e la contraddizione sul sindacato nel finale è azzeccata. [+]

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onufrio sabato 26 dicembre 2015
ossessione operaia Valutazione 3 stelle su cinque
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Lulù lavora in fabbrica otto ore al giorno, come tutti del resto, ma con un ritmo davvero impressionante, in modo da poter guadagnare di più grazie per l'appunto al "cottimo", contestato dagli altri operai, Lulù prosegue per la sua strada sino a quando un incidente sul lavoro gli fa cambiare idea e decide di schierarsi insieme ai sindacalisti e ai propri "compagni", pronto a combattere gli alti vertici. Analisi spietata di Elio Petri, un film che suscitò non poche polemiche e che lasciò "scontenti" tutti sia a destra che a sinistra.

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great steven martedì 9 giugno 2015
spietata e veritiera analisi di un folle sistema. Valutazione 3 stelle su cinque
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LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO (IT, 1972) diretto da ELIO PETRI. Interpretato da GIAN MARIA VOLONTé, MARIANGELA MELATO, SALVO RANDONE, GUERRINO CRIVELLO, GINO PERNICE, LUIGI DIBERTI, MIETTA ALBERTINI, DONATO CASTELLANETA, ADRIANO AMIDEI MIGLIANO, EZIO MARANO, FLAVIO BUCCI
Lulù lavora in un’industria milanese come saldatore, e grazie al suo lavoro ininterrotto e svolto con meticolosità mantiene due famiglie. È criticato dai colleghi per il suo eccessivo servilismo nei confronti dei padroni e deve subire le lamentele della compagna, con la quale non riesce ad avere rapporti intimi per la stanchezza che accumula lavorando. Un giorno gli capita un incidente mentre traffica vicino ad un macchinario, e perde un dito. [+]

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antonio tramontano sabato 8 febbraio 2014
opera sociologica di un maestro del cinema Valutazione 4 stelle su cinque
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 “La religione è l’oppio dei popoli” scriveva Karl Marx. Secondo la dottrina del materialismo storico, la futura rivoluzione proletaria avrebbe inaugurato, dopo un periodo di dittatura, un nuovo ordine basato su una giustizia sociale tale da realizzare il paradiso sulla terra. Di tutt’altro avviso è quest’opera di Elio Petri, dove il paradiso degli operai è un sogno raccontato da Lulù Massa, instancabile lavoratore odiato dai “compagni” colleghi, mal visto da studenti ed intellettuali a causa della sua devozione ai “padroni”e al sistema del cottimo che concerne esasperanti ritmi di lavoro con la promessa di guadagni maggiori. [+]

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brando fioravanti martedì 24 settembre 2013
magistrale Valutazione 4 stelle su cinque
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Lulu è un operaio che lavora il cottimo con dei ritmi incredibili, tanto che la fabbrica lo utilizza come mezzo di misura. Finche un giorno perde un dito e da allora diventa un contestatore, perde il lavoro e alla fine viene riassunto. Film che analizza la lotta operaia in maniera imparziale. Ovviamente essendo un film politico cè sempre qualcuno fortemente contrario. Comunque da vedere per il grande stile, un grandissimo Volonte e le musiche tra le più belle di Ennio Morricone

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filippo catani venerdì 30 novembre 2012
ma che è vita questa lulu? Valutazione 5 stelle su cinque
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In una fabbrica metalmeccanica lombarda, c'è un operaio che riesce a produrre più pezzi di tutti. Lo scenario cambierà quando l'uomo, a causa del suo frenetico lavoro, perderà un dito e comincerà a prendere parte, insieme ad altri colleghi, alle lotte sindacali.
Forse il punto più alto del cinema impegnato e di denuncia sociale a firma di Elio Petri. Intanto vengono mostrate le terribili condizioni di uomini e donne nella fabbrica con turni massacranti che, nella stagione invernale, iniziavano con il buio e finivano con il buio. E poi il problema del cottimo che, per chi come il protagonista aveva due famiglie da mantenere, diventava un modo per portare a casa più stipendio ma rischiando di mettere a repentaglio la propria salute fisica e mentale. [+]

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mirko77 martedì 1 novembre 2011
marx al cinema Valutazione 4 stelle su cinque
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Un film che ha il merito di diffondere il linguaggio marxiano e di svelare alcune contraddizioni latenti del sistema capitalistico e della lotta operaia stessa.

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gianni lucini venerdì 14 ottobre 2011
a lulù piacciono poco gli intellettuali Valutazione 4 stelle su cinque
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Nome cognome e provenienza? «Massa Ludovico, detto Lulù, Lombardia, quasi svizzera....» Così si presenta ai due giovani meridionali cui dovrebbe insegnare il lavoro Lulù, il protagonista del viaggio cinematografico di Elio Petri nel tunnel dell’alienazione e delle lotte dei primi anni Settanta per migliorare la condizione operaia. Non è un eroe Lulù, anzi è un fragile ingranaggio di una macchina che rischia a ogni passo di stritolarlo. Nella sua camera da letto, sopra la sveglia del comodino c’è lo scudetto del Milan. Il primo giornale che legge mentre fa colazione è il “Tuttosport” e la discussione con il figlio di Lidia che apre la giornata riguarda la campagna acquisti delle squadre di calcio. [+]

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