Zabriskie Point

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Un film di Michelangelo Antonioni. Con Paul Fix, Rod Taylor, Mark Frechette, Daria Halprin, Bill Garaway.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 112 min. - USA 1970. MYMONETRO Zabriskie Point * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giovanni mercoledì 3 marzo 2021
miscuglio eterogeneo, ma bello da vedere Valutazione 2 stelle su cinque
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Non lo vidi al tempo della sua uscita, l'ho visto ieri in TV. Deluso, ma non troppo. Che film è? Èun miscuglio eterogeneo di ideologie superficiali, di erotismo fisico e immaginifico, di antirazzismo, di velleitarismo giovanile, di superficialità narrativa, di allusività sparsa qua e là. Esagerato il finale, onirico e poco convincente. Però il film può essere ancora bello da vedere; per passare due ore di distrazione al tempo del Covid-19 va anche bene.

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alejazz giovedì 14 marzo 2019
un amore interrotto per volere di una società fana Valutazione 3 stelle su cinque
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In un ipotetico momento di ribellione manifestato dai giovani americani a ridosso del ’68, Mark (Mark Frechette) è coinvolto nell’assassinio di un poliziotto e fugge verso la California grazie ad un aereo da turismo rubato. Scatta quindi la caccia per lui da parte della polizia. Intanto nel deserto di Zabriskie Point Mark atterra e conosce la graziosa Daria (Daria Halprin), segretaria di un’importante azienda immobiliare. Tra i due è subito amore. Mark, spinto dalla coscienza, decide di costituirsi alla polizia. Purtroppo però il suo rientro è amaro: la polizia gli spara. [+]

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ennio sabato 10 novembre 2018
un trasognato manifesto di bellezza e psichedelìa Valutazione 4 stelle su cinque
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Rivisto a distanza di molti anni, "Zabriskie point" ha forse perso la capacità di farmi sognare, la colpa però non è del film ma dell'età.
Il film rimane un caposaldo della capacità visionaria di quegli anni, dipinta con la classe di Antonioni. La trama in sè è piuttosto banale, a volte condita da scene risibili (il ragazzo che chiede un panino a credito). Altre scene però sono altamente simboliche, come quella della famigliola media americana ingozzantesi di hamburger, che giunta a Zabriskie point non trova nulla di meglio che dire "qui ci si potrebbe fare un drive in!".
Il plot sembra strizzare l'occhio ai movimenti di contestazione tanto in voga a fine anni '60, ma poi capisci che è tutto un pretesto per fuggire dal marasma urbano e sociale, e ritrovarsi nella bellezza della gioventù e della natura, rappresentate con la magistrale scena dell'amore di gruppo in mezzo al deserto. [+]

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elgatoloco venerdì 8 dicembre 2017
comunque antonioni, e del migliore Valutazione 0 stelle su cinque
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Quando si parla di "Zabriskie Point"(1970)e inevitabile relazionarlo con"Easy Rider"di un anno precedente, di Dennis Hopper-Peter Fonda(e forse, Jack Nicholson...). Perché preferisco"Easy  Rider"?: A)Perhcé è precedente, dunque più originale. Diversa in tutto la storia, ma comune l'idea della fuga(quella in moto dei due hippies, in un aereo rubato quella dello studente di"Zabriskie"...B)perché rende meglio lo spirito del tempo, essendo meno strutturato, mentre "Zabriskie", con la lunga parte onirico-erotica nel deserto e il bellissimo sogno della ragazza nel sottofinale(esplosione della villa etc.)resta comunque ben srturrutato, forse un po'troppo, mentre l'alea(cfr. [+]

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elgatoloco venerdì 11 novembre 2016
non il miglior antonioni, ma... Valutazione 0 stelle su cinque
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Nel confronto inevtabile con "Easy Rider"di Dennis Hopper-Peter Fonda, penso che "Zabriskie Point"(i due film sono della stesso anno, 1969)non esca vincitore: molto più"pensato", tecnicamente realizzato molto meglio (le scene della"Dead Valley"e quelle finali dello scoppio-forse solo immaginario, ma...-della villa sono eccelse da ogni punto di vista), "Zabriskie Point"è film che, a livello di"road movie"è più debole di quel "pasticccio"tecnicamente a tratti improvvisato che è"Easy Rider", ma lo è, direi, soprattuttto fenomenologicamente: nel confronto con il film di Hopper-Fonda, quello di Antonioni è meno efficace nel rendere la frammentarietà anche di visione(i)degli hippies del film, anche perché qui siamo confrontati, comunque, con studenti politicizzati molto colti, che deridono(scena involvidable, invero)che hanno a che fare con poliziotti para-"nazisti"quanto soprattutto ignoranti, che scambiano"Karl Marx"per uno studente dei tardi Sixties californiani. [+]

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andrea guidi sabato 10 settembre 2016
oggi più che mai possiamo capire antonioni Valutazione 5 stelle su cinque
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Mark "usa" l'aereo per decollare dalla sua alienazione, mentre Daria "usa" l'auto effettivamente solo come uno strumento. In questo senso, Daria è ancora "al di qua" dell'alienazione, ha più forza, non è perduta. Ed è singolare rilevare il fatto che anche i destini personali dei due attori corrisponderanno a tale distinzione. I viaggi dei due si incontrano a Zabriskie Point, luogo-simbolo del ritorno alla terra, a una vita in armonia con la terra e con la natura, in armonia con il corpo. Il corpo della civiltà tecnologica è invece ormai quello delle statuine pubblicitarie. E' il corpo della macchina, della funzionalità e della funzionarialità. [+]

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gabo08 lunedì 22 giugno 2015
antonioni on the road Valutazione 4 stelle su cinque
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Film americano per il cineasta emiliano, che prosegue il genere on the road e di contestazione giovanile.
Mark, che fugge dalla polizia su un aereo rubato, incontra nel deserto californiano Daria, segretaria, che sta raggiungendo il proprio capo nella sua villa a Phoenix. Dopo aver vagato per lo Zabriskie Point, una parte della Death Valley nel deserto californiano, e dopo essersi abbandonati all'amore, i due si separano: lei prosegue per il suo viaggio, lui va a restituire l'aereo, ma all'arrivo viene ucciso dalla polizia. Saputa la notizia, Daria raggiunge la villa e, ancora disperata per la morte di Mark e sdegnata per il lusso, immagina la giusta vendetta. [+]

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fedeleto sabato 28 febbraio 2015
antonioni tra immaginazione e realtà Valutazione 3 stelle su cinque
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In America la situazione delle rivolte universitarie è rovente. Mark, un giovane pronto a morire (ma non di noia), scappa durante uno scontro a fuoco tra polizia e studenti,avendo il timore di essere accusato per la morte di un poliziotto di cui non è responsabile.Prendera' in prestito un aereo e incontrerà Daria, una giovane alla ricerca di qualcosa immersa nei suoi pensieri.Vagheranno nel deserto di Zabriskie Point e si daranno all'amore libero, alla libertà dei discorsi, ma tutto questo avrà fine quando Mark decide di restituire l'aereo e tornare a Los Angeles trovando purtroppo un triste destino.Daria invece andrà dal suo capo di un agenzia pubblicitaria e immaginera' la distruzione del tutto. [+]

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shagrath lunedì 13 ottobre 2014
superficialità è noia Valutazione 1 stelle su cinque
29%
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Stereotipo di una generazione, il film si articola incocludente attraversando alcune scene poetiche e altre di contestazione sociale che dovrebbero avidenziare chissà quali verità, invece annoiano e basta. Il fulcro è costituito dalla storia d'amore dei due protagonisti, entrambi in fuga dal mondo "consumista e borghese", due spiriti liberi spinti da motivi diversi, si incontreranno in mezzo alla Valle della Morte, ovvero nella desolazione polverosa di Zabrinskie Point dove faranno sesso libero. Poi lui viene tragicamente ucciso dalla polizia. Può sembrare un romanzetto rosa, ma purtroppo riesce ad essere peggio in quanto, cosa da non credere, i fatti succedono sensa una vera ragione, senza senso. [+]

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elgatoloco giovedì 7 agosto 2014
non è film rappresentativo di un'epoca Valutazione 0 stelle su cinque
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Antonioni, d'accordo. Tentativo di comprensione dellla rivolta studentesca(Berkeley and Co.)di fine anni Sessanta dello scorso secolo, dell'era hippy(un po'tutto "meticciato"e confuso, tra l'altro)da parte del regista dell'"incomunicabilità". Fallito, in complesso, deludente. Per cercare di capire ho visto, credo, 7-8 volte"Easy rider"e 4(vado a mente)"Zabriskie Point", Ebbene, "Easy Rider", nonostnate godesse di una produzione "meramente fatta in casa"è molto più significativo, mentre Antonioni mescola tutto(cfr.anche sopra), lasciandoci con un palmo di naso...Incomunicabilità, nella fase centrale del film, con l'incontro(non la"conoscenza", biblicamente intesa)tra Daria(Halprin, poi paradossalmente, moglie di Dennis Hopper, il"creator"di"Easy Rider". [+]

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