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"Sweet Charity"(Bob Fosse, rielaborazione in chiave musical di"Le notti di Cabiria"1957-di Federico Fellini, screenplay di Ennio Flaiano, Federico Fellini e Ennio Flaiano, rsscritto da Neil Simon, 1969)è un'opera originale, in quanto la giovane entraineuse Charity Hope Valentine, che sogna l'amore e rimane puntualmente delusa, una volta da un presunto"fidanzato"in realtà sposato, che la getta in un lago, un'altra volta da un attore di successo che si limita a darle alcuni"presents"per dimostrare di essere stata da lui, sente vicino l'amore con un curioso(soffre di claustrofobio senza ammetterlo, è timroso di tutto etc.)specialista in assicurazioni, è vicina al matriomio, ma...dopo una festa al night-club dove lavorava, in onore del suo prossimo matrimonio, è vittima dei ripensamenti di lui, borghse ossessioanto dal fatto che lei è stata"di tanti"prima di lui... Bel musical, anzi tipico musical di Bob Fosse, che qui interrompe tranquillamente la storia con i numeri di canto e di ballo(e, oltre a Shirley Mac Laine come Charity, ci sono Sammy Davis jr,, Chita Rivera, come inrerpreti oltre a un'allora esordiente Barbara Bouchet, poi diventata reginetta in Italia delle commedie sexy-comici)e lo sa fare, disponendo di interpreti capaci di recitare, cantare e ballare senza problemi, cosa che in Italia in genere non funziona-si pensi alla versione made in Italy di"Evita", dove, a parte l'errore di tradurre tutto, quasi come se l'inglese o anche lo spagnolo, lingua neolatina, che veiva usato a tratti nell'opera- fossero incompresnibili alla pari del cinese o del tibetano, la resa scenica della protagonista, peraltro ottima cantante, era stata deludente-e la cosa vale per tanti altri musicals trasportati nella lingua di Dante. Negli States, che hanno tanti altri difetti, il musical a Broadway dispone di interprreti che sanno alternarsi quali attori-cantanti.ballerini e tutto alla grande. Anche John McMartin, che qui interpreta il"quasi sposo"e che praticamente sii limita a recitare, è eccelso, Prima di "Cabaret", di "Lenny"e di"All THat Jazz"Fosse, grande coreografo ed ex.ballerino, era già grande e lo dimostra qui. Ma il film è anche interessante sul piano sociologico. in quest'apoca(1969)in cui si svolgeva Woodstock e dunque in piena era hippy, di "free love"e di peace and love c'era comunque chi(ragazze romantiche, nonsotante tutto)pur essendo costretto ad assumere lavori d'altro tipo, sognavano comunque l'amore monogamico-e non solo ragazze, ma anche maschi, ammesso che il termine abbia ancora senso... El Gato
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