L'amore, il denaro, la felicità.
Il regista non avrebbe potuto trovare attori migliori per questa pellicola. La Hepburn, nello splendore della maturità, riesce a convincerci di essere una ragazzina per metà del tempo e una donna ferita per l'altra metà.
Finney è meno glamorous ma forse per questo più credibile nei panni dell'uomo che cede al cinismo, alla noia, alla seduzione della ricchezza.
Quella ricchezza che non rende più felici, perché ottenuta allontanandosi dall'oggetto del proprio amore. "Johanna..." ripete un giovane Finney ustionato ma pieno di passione; per anni non la chiamerà più con lo stesso tono.
Una coppia travolta dalla normalità, con echi bergmaniani che qui si fanno lievi, e sempre sottolineati da quegli occhi ora tristi, ora perduti, ora sorridenti: quei "grandi, magici occhi" di cui parlava e scriveva W. Holden in "Insieme a Parigi".
La domanda è: è possibile ritrovarsi lungo la strada senza passare attraverso il crogiuolo del tradimento reciproco, del dolore inferto con intenzione, dell'allontanamento rancoroso? Oppure senza tutto questo si è fatalmente destinati a scivolare in una quieta indifferenza giù giù fino al silenzio dell'anima?
NOTA PERSONALE:
Visto per la prima volta a vent'anni e amato da subito, anche per quella canzone così manciniana.
Negli anni seguenti, ogni volta che una storia d'amore scricchiolava in modo preoccupante, finivo sempre per cantarla tra me e me (alternandola con "The way we were").
A volte, lo faccio ancora...
BD
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audreyh
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giovedì 18 dicembre 2008
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amore morte e vita
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Concordo, Bette. Su tutto. Soprattutto sulla nota personale.Holly
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vincenzo carboni
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martedì 20 gennaio 2009
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mi ero svegliato tardi...
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Cara Bette, io vidi per la prima questo film vari anni fa, una domenica mattina. Mi ero svegliato tardi ed ero ancora in pigiama. Mi commossi subito quasi fino alle lacrime (che trattenni). Quando l'anno dopo lasciai la mia compagna, ripensai a quella mattina in pigiama, alla mia commozione di allora, alla storia tra Joanna e Mark... Quelle lacrime che che non uscirono allora me le ritrovai addosso tutte insieme: stavo rivedendo 'Due per la strada'. Allontanamento rancoroso o quieta indifferenza? Disegnare un arco tra questi due estremi è forse l'opera d'arte più difficile che siamo destinati a comporre, un esito forse impossibile. Ci riusciremo? Non lo so...
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andrea 47
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mercoledì 18 marzo 2009
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stesso periodo
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cara bette, anche io ho visto il film a 20 anni e se voglio rilassarmi, lo rivedo volentieri e gradevolmente me lo gusto come un dolce, perchè è un film ancora attuale nonostante siano passati oltre 40 anni dalla sua uscita. fa sognare.......... e fa ........ pensare ai rapporti di coppia......con un pò di ironia. probabilmente lo rivedrò x la 20esima volta.X la tracksound ,se conosci adunanza, forse trovi qualcosa. saluti
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