La marcia su Roma |
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Un film di Dino Risi.
Con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Roger Hanin, Mario Brega, Antonio Acqua.
continua»
Commedia,
b/n
durata 94 min.
- Italia 1962.
MYMONETRO
La marcia su Roma
valutazione media:
3,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Premesse, Promesse e Realtàdi ParsifalFeedback: 25710 | altri commenti e recensioni di Parsifal |
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martedì 17 settembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL Maestro Dino Risi, con la collaborazione dei suo amici e sodali Age e Scarpelli, E.Scola, R.Maccari, Continenza e De Chiara, mette su pellicola una versione satirica, ammantata di malinconico sarcasmo della presa di potere da parte del P.N.F. I due protagonisti vengono incarnati da due attori che , oltre ad essere suoi fraterni amici, erano sovente presenti nei suoi lavori ( si tenga in considerazione il capolavoro " In nome del Popopo Italiano" , solo per fare un esempio) , ovvero V.Gassmann e U.Tognazzi. Domenico Rocchetti ( V. Gassmann) è un reduce della Prima Guerra Mondiale e cerca di sbarcare il lunario con piccoli espendienti ed è al limite della sopravvivenza. Un giorno, mentre vagabonda per le vie di Milano, incontra il suo ex-capitano, Paolinelli ( R.Hanin) che lo riconosce senza indugio e, dopo averlo schiaffeggiato per il tentativo di truffa ai suoi danni, lo invita a pranzo. Durante il convivio, gli illustra il programma del Partito a cui appartiene e le evidenti intenzioni di impossessarsi al più presto delle redini della nazione. Non avendo nulla da perdere, Rocchetti, si unisce al manipolo di uomini in camicia nera , senza troppa convinzione ,ma solo per avere una prospettiva in più. Durante una trasferta in un paesino sperduto dell'entroterra lombardo, dopo un comizio deserto, il manipolo viene attaccato dai contadini locali e Rocchetti viene atterrato con un colpo di badile in fronte da un suo ex-commilitone, Umberto Gavazza ( U.Tognazzi) , ingenuo e succube di una famiglia patriarcale., guidata dal cognato, Cristoforo ( G.Albertini ) che lo metterà alla porta, per aver portato in casa Rocchetti. I due si incamminano e giungono al quartier generale, dove vengono accolti dallo sconforto dei loro compagni di ventura; le elezioni sono una vera debacle. Da qui inizia il loro viaggio, alla volta di Roma, per la presunta presa di potere. Una serie innumerevole di gag si sussegue nella spassosa narrazione, contraddistinta dagli alterchi, vivaci e divertentissimi , tra i due e dalle situazione paradossali in cui puntualmente si infilano a causa della loro tracotante goffaggine. Rinunceranno all'ultimo momento alla gloria finale, rifluendo verso la vita comune. Ottimo affresco ironico di un momento molto difficile della Storia Italiana , trattato con leggerezza , ma mai con superficialità
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