parsifal
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martedì 17 settembre 2019
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premesse, promesse e realtà
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IL Maestro Dino Risi, con la collaborazione dei suo amici e sodali Age e Scarpelli, E.Scola, R.Maccari, Continenza e De Chiara, mette su pellicola una versione satirica, ammantata di malinconico sarcasmo della presa di potere da parte del P.N.F. I due protagonisti vengono incarnati da due attori che , oltre ad essere suoi fraterni amici, erano sovente presenti nei suoi lavori ( si tenga in considerazione il capolavoro " In nome del Popopo Italiano" , solo per fare un esempio) , ovvero V.Gassmann e U.Tognazzi. Domenico Rocchetti ( V. Gassmann) è un reduce della Prima Guerra Mondiale e cerca di sbarcare il lunario con piccoli espendienti ed è al limite della sopravvivenza.
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IL Maestro Dino Risi, con la collaborazione dei suo amici e sodali Age e Scarpelli, E.Scola, R.Maccari, Continenza e De Chiara, mette su pellicola una versione satirica, ammantata di malinconico sarcasmo della presa di potere da parte del P.N.F. I due protagonisti vengono incarnati da due attori che , oltre ad essere suoi fraterni amici, erano sovente presenti nei suoi lavori ( si tenga in considerazione il capolavoro " In nome del Popopo Italiano" , solo per fare un esempio) , ovvero V.Gassmann e U.Tognazzi. Domenico Rocchetti ( V. Gassmann) è un reduce della Prima Guerra Mondiale e cerca di sbarcare il lunario con piccoli espendienti ed è al limite della sopravvivenza. Un giorno, mentre vagabonda per le vie di Milano, incontra il suo ex-capitano, Paolinelli ( R.Hanin) che lo riconosce senza indugio e, dopo averlo schiaffeggiato per il tentativo di truffa ai suoi danni, lo invita a pranzo. Durante il convivio, gli illustra il programma del Partito a cui appartiene e le evidenti intenzioni di impossessarsi al più presto delle redini della nazione. Non avendo nulla da perdere, Rocchetti, si unisce al manipolo di uomini in camicia nera , senza troppa convinzione ,ma solo per avere una prospettiva in più. Durante una trasferta in un paesino sperduto dell'entroterra lombardo, dopo un comizio deserto, il manipolo viene attaccato dai contadini locali e Rocchetti viene atterrato con un colpo di badile in fronte da un suo ex-commilitone, Umberto Gavazza ( U.Tognazzi) , ingenuo e succube di una famiglia patriarcale., guidata dal cognato, Cristoforo ( G.Albertini ) che lo metterà alla porta, per aver portato in casa Rocchetti. I due si incamminano e giungono al quartier generale, dove vengono accolti dallo sconforto dei loro compagni di ventura; le elezioni sono una vera debacle. Da qui inizia il loro viaggio, alla volta di Roma, per la presunta presa di potere. Una serie innumerevole di gag si sussegue nella spassosa narrazione, contraddistinta dagli alterchi, vivaci e divertentissimi , tra i due e dalle situazione paradossali in cui puntualmente si infilano a causa della loro tracotante goffaggine. Rinunceranno all'ultimo momento alla gloria finale, rifluendo verso la vita comune. Ottimo affresco ironico di un momento molto difficile della Storia Italiana , trattato con leggerezza , ma mai con superficialità
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renato c.
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sabato 27 agosto 2011
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una bella satira di dino risi
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Quando è uscito e, vedendo il trailer al cinema, mi era sembrato voler fare un bis de "La grande guerra" di Monicelli, con Tognazzi al posto di Sordi. Rivedendolo ho notato comunque che è una cosa diversa anche son mancano le gags di Gassman e Tognazzi in quello stile. Ciò che il film vuol far vedere è invece l'illusione e la successiva delusione di chi, reduce dalla grande guerra si trovava disoccupato e senza lavoro e che si trovava pronto a seguire chiunque promettesse qualche cosa con un programma illusorio; notevole Tognazzi che cancellava uno per uno tutti i punti del programma dei fasci che non venivano realizzati, ultimo dei quali la trasformazione dell'Italia in una repubblica. Non saprei quanti che hanno partecipato alla marcia su Roma, o che in ogni caso hanno avuto fiducia nei fasci, avrebbero poi pensato che il tutto si sarebbe poi trasformato in una dittatura! Questo è comunque ciò che poteva succedere in momenti di crisi economica, di forte disoccupazione, ecc.
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Quando è uscito e, vedendo il trailer al cinema, mi era sembrato voler fare un bis de "La grande guerra" di Monicelli, con Tognazzi al posto di Sordi. Rivedendolo ho notato comunque che è una cosa diversa anche son mancano le gags di Gassman e Tognazzi in quello stile. Ciò che il film vuol far vedere è invece l'illusione e la successiva delusione di chi, reduce dalla grande guerra si trovava disoccupato e senza lavoro e che si trovava pronto a seguire chiunque promettesse qualche cosa con un programma illusorio; notevole Tognazzi che cancellava uno per uno tutti i punti del programma dei fasci che non venivano realizzati, ultimo dei quali la trasformazione dell'Italia in una repubblica. Non saprei quanti che hanno partecipato alla marcia su Roma, o che in ogni caso hanno avuto fiducia nei fasci, avrebbero poi pensato che il tutto si sarebbe poi trasformato in una dittatura! Questo è comunque ciò che poteva succedere in momenti di crisi economica, di forte disoccupazione, ecc.! La storia insegna! Non dimentichiamocene! Il film rimane comunque soprattutto una satira; forte Vittorio Emanuele III° che, dopo tutto quello che era successo, dei fascisti sembra non sapere nemmeno chi siano! "Ma le sembrano persone serie? Beh, teniamoli qualche mese!" Comunque forse anche la vera marcia su Roma è stata dopotutto una farsa! L'arrivo a Roma tranquilli, senza nessuna difficoltà, se non qualche scaramuccia in qualche paese particolarmente rosso, e l'essere accolti dal re "a braccia aperte" disposto a tutto pur di non perdere il trono!
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onufrio
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sabato 26 maggio 2018
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il fascismo
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Milano 1919, Domenico (Vittorio Gassman) gira per le strade cercando di racimolare qualche soldo, reduce dalla prima guerra mondiale, l'uomo si imbatte nel Capitano Paolinelli, il quale lo invita ad aderire al nuovo partita dalle ambiziose idee che solleverà il popolo italiano: Il fascismo. Domenico riesce a convincere anche l'ingenuo Umberto, umile contadino; i due si avvieranno alla Marcia su Roma, in un tragitto pieno di insidie, di disavventure e di scene che faranno riflettere i due personaggi.
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