"THe Happy Feeling"(Blake Edwards, anche sceneggiatore a un soggetto di F.Hugh Herbert, 1958)vede ,come tematica principlae, l'infatuazione di una giovane segretaria per un anziano(o quasi)attore, anche se il tono da"commedia leggera"stempera i toni, allora , ossia negli anni 1950, abbastana sensibili alla tematica in questione. Decisamente Edward dirige con maestria interpreti "sicuri"come Curd Ju"rgens, Debbie Reynolds e John Saxon, ma anche vari8varie) altr(e)i cointerpreti, in un film che si lascia ancora vedere piacevolemente, dove anche la presenza di un innocdente gabbiano che occupa la scena per un certo tempo, come anche i terribili massaggi "propinati"all'attore da una governante, con alcune tendenze alcoliche, che l'interprete stesso deinifsce degne dei metodi della"Sancta Inquistio".... La capacita'di iserire nella vicenda principlae storie parallele e sketchs e' quella che ha fatto la grandezza della comemdia vera, come quella di Blake Edwards, come anche la capacita'di adattarsi all'origine teatrlae di un tesot(qui altra storia parallela 'e¿quella dell'attore che si sente"vecchio"per il palcoscneico, rinunciandovi), rispettando il"luogo tetrale"e le sue esigenze, in conformita'a quantto genialmente indicato, a suo tempo, da un grande critico come ANdr'e Bazin. Eugen
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