La parola ai giurati [1]

Un vero capolavoro. Forse a partire da questa premessa la recensione, ha una continuazione perfino troppo prevedibile. Ma si da il caso che questo film sia proprio un vero capolavoro. Ha qualcosa di geniale sul ritmo, che non cade mai, è sempre perfetto, è del resto il film non parla che di "dodici persone arrabbiate". Ha qualcosa addirittura del trhiller Hitckokiano in vari elementi: come la calura estiva, una vittima quasi non vista, la psiche disturbata dal passato che spinge a condannare a priori... E' chiaramente una film sulla legge, o più precisamente sulla giustizia, con all'interno, quel margine piccolo ed indelebile di ingiustizia. Ma è soprattutto un film sugli uomini, su come ognuno reagisca alla legge (indifferenza, cattiveria, impegno) e su come ognuno veda qualcosa nell'imputato. Insomma, un vero capolavoro