La terra contro i dischi volanti

Tratto dal romanzo "Flying Saucers from Outer Space" di Donald F. Keyohe, il film vanta effetti speciali mirabolanti e sorprendentemente efficaci per il 1956, curati dal genio-artista Ray Harryhausen, mentre la sceneggiatura di Curt Siodmak è stata una vera e propria, se non spudorata, ispirazione per il più recente "Indipendence Day". Spettacolari sono gli attacchi dei dischi volanti sulla città di Washington e, altrettanto spettacolari, sono le scene di battaglia tra i terrestri e gli stessi dischi e la loro lenta fine ad opera d'apparecchiature atte a superare lo schermo sonoro che proteggeva le navi spaziali. Se vogliamo il film prende un po' lo spunto dal suo predecessore e cioè "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin e prodotto da George Pal del 1951; mentre però nel primo film del '51 saranno i germi a neutralizzare e distruggere gli invasori, in questo film è l'uomo che, per istinto di sopravvivenza, trova il rimedio per far fronte agli alieni. La pellicola di per sé ha un notevole impatto emotivo, basta guardarla solo con l'ottica di un tempo e non sforzarsi nel visualizzarla attraverso le metodologie di adesso; ricordo che la computer grafica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, è ovvio che il paragone, sotto questo profilo, sarebbe ridicolo. Consigliato "solo" agli amanti del genere o per chi vuole effettuare uno studio della cinematografia di un tempo ripercorrendo la strada evolutiva del cinema fantastico fino ai giorni nostri!!!!!