Giuseppe Marotta
Rincorrete dovunque il film Sorrisi di una notte d’estate. Camerini, Simonelli, Risi, Monicelli, Comencini, Blasetti, Mastrocinque, Bragaglia, voi specialmente non dovete ignorarlo. È, forse ve ne accorgerete, un film comico. È quello che potrebbero essere dovunque, non soltanto in Svezia e fra le mani del regista Ingar Bergman, i film comici. È una lezione di garbo, di finezza, di acume. Ho di proposito indugiato a parlarne, curioso di vedere come lo avrebbe accolto il pubblico. Inaudito: il film di Bergman si replica da venticinque giorni al "Barberini". [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (7313 caratteri spazi inclusi) su 1958