Mario Gromo
La Stampa
Un film per buongustai. È l'ultimo di René Clair, ed ebbe, l'anno scorso, le migliori accoglienze al Festival di Bruxelles. Singolare l'ambiente che vi è rievocato, uno dei primi teatri di posa cinematografici, fra il '900 e il '905, in una bonaria e vecchiotta Parigi d'allora, colta in alcuni scorci stilizzati, da un boulevard a un café-chantant, qualche stradina sperduta; qualche omnibus, qualche fiacre, qualche vecchia canzone. E bombette, e baffoni, e boa di piume, e mazzolini di violette; e, su ogni nasino all'insù, una complice veletta. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2137 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957