Il mio migliore incubo!

Film 2010 | Commedia, 99 min.

Titolo originaleMon pire cauchemar
Anno2010
GenereCommedia,
ProduzioneFrancia, Belgio
Durata99 minuti
Regia diAnne Fontaine
AttoriBenoît Poelvoorde, Virginie Efira, Aurélien Recoing, Eric Berger, Corentin Devroey, André Dussollier Isabelle Huppert.
Uscitavenerdì 30 marzo 2012
DistribuzioneBim Distribuzione
MYmonetro 2,78 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Anne Fontaine. Un film con Benoît Poelvoorde, Virginie Efira, Aurélien Recoing, Eric Berger, Corentin Devroey, André Dussollier. Cast completo Titolo originale: Mon pire cauchemar. Genere Commedia, - Francia, Belgio, 2010, durata 99 minuti. Uscita cinema venerdì 30 marzo 2012 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 2,78 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 31 dicembre 2017

Agathe e Patrick sono diversissimi tra loro. Come il giorno e la notte. Ma sono destinati e scontrarsi ed incontrarsi. In Italia al Box Office Il mio migliore incubo! ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 474 mila euro e 130 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,78/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO 2,85
CONSIGLIATO SÌ
Pochi chiaroscuri per una commedia borghese che firma qualche battuta eccezionale.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

Agathe dirige una prestigiosa fondazione per l'arte contemporanea, vive col marito editore e il figlio in un appartamento di 200 metri quadri nel centro di Parigi, è snob, sarcastica, spesso insopportabile. Patrick è il padre del miglior amico del figlio di Agathe, sbarca il lunario con lavoretti da muratore, è un alcolizzato e ha una vera e propria fissazione per il sesso e i seni voluminosi. Agathe e Patrick non potrebbero essere più lontani, ma dal momento del loro incontro le vite di entrambi cambiano radicalmente.
Anne Fontaine conosce il potenziale di un attore come Benoit Poelvoorde: di Coco Avant Chanel il suo Balsan è la figura che resta maggiormente impressa, la performance che si anima a partire dalla cartolina illustrata. E Fontaine conosce ovviamente anche Isabelle Huppert: sa quanto può essere antipatica e fastidiosa. Come nessun'altra. Prende dunque questa strana coppia e la infila dentro una commedia del genere "quanto è sexy la lotta di classe", di quelle che sulla carta fanno rabbrividire ma che per i francesi sono una tentazione insaziabile.
Mon pire cauchemar finisce così per sistemarsi idealmente tra due compagni agli estremi: da un lato lo spettro dell'ambizione drammatica e sprecata di L'amante inglese (Partir), dall'altro il modello della raffinatezza lucida e (ad ora) ineguagliata de Il gusto degli altri. La Fontaine opta decisamente per accostarsi al modello più satirico e intelligente, anche se qui, nel suo film, tutto è più facile e schematico e sono gli attori, più che le situazioni, a creare le sfumature e dunque ad evitare la farsa totale e ad aggiungere qualche interessante chiaroscuro. Ma la linea guida alla base del film è evidentemente quella di puntare all'esagerazione dei caratteri e di ridere di loro, comunque onestamente, dal punto di vista simpatetico di chi si mette in mezzo (dato che la regista parla della propria classe sociale).
Patrick abbatte a martellate il muro che Agathe ha eretto attorno a sé, creando il varco che permette ad entrambi di entrare nella dimensione dell'altro e di trasformare il teatrino delle parti in romance. Mon pire cauchemar è dunque quello che ci si aspetta dagli ingredienti a disposizione: una fantasia borghese cui vanno riconosciuti qualche battuta eccezionale ("il bianco non è mai del tutto bianco") e qualche fugace, momentanea incursione nella realtà.

Sei d'accordo con Marianna Cappi?
Divertente commedia fatta di sesso e lotta di classe.

Agathe (Isabelle Huppert) vive con figlio e marito (André Dussollier) in un ricco appartamento di fronte all'elegante parco del Lussemburgo. Patrick (Benoît Poelvoorde), invece, vive con suo figlio nel retro di un furgone. Lei è la direttrice di una prestigiosa fondazione di arte contemporanea. Lui vive di lavori occasionali e grazie ai sussidi della previdenza sociale. Lei ha conseguito la laurea universitaria dopo 7 anni. Lui ha trascorso quasi 7 anni dietro le sbarre. Lei ha buoni rapporti con il Ministero della Cultura e delle Arti. Lui ha buoni rapporti con tutte le bevande alcoliche che incrociano il suo cammino. Lei ama le discussioni intellettuali. Lui apprezza il sesso occasionale con compagne di letto dal seno grosso. Sono due persone diametralmente opposte e non tollerano l'uno la vista dell'altro. Non avrebbero mai voluto incontrarsi, ma i loro figli sono inseparabili. Alla fine capiranno il perché. Sesso e lotta di classe per una commedia al servizio di grandi attori.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 31 marzo 2012
danilaroma

Diciamolo a volte i coatti sanno come divertirsi. E gli intellettuali (ricchi, di sinistra, snob) possono solo imparare...

lunedì 2 aprile 2012
Filippo Catani

La vita di un'algida direttrice di una fondazione artistica viene sconvolta dall'arrivo del padre del nuovo amichetto del figlio. L'uomo non ha nè una fissa dimora nè un lavoro stabile e, per questo motivo, è tenuto sotto osservazione dai servizi sociali intenzionati a revocargli la custodia del bimbo. L'uomo inizierà allora dei lavori in casa della direttrice [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 aprile 2012
melandri

Parigi,giorni nostri.La gallerista  algida e radical chic Huppert (ex musa di Chabrol)e il muratore semialcolizzato con la fissa del sesso Poelvoorde(visto di recente in "Niente da dichiarare")sono i poli opposti che si incontrano(grazie all'amicizia dei rispettivi figli adolescenti)ed attraggono ,in questa commedia dai toni a volte dichiaratamente comici,in altri momenti più [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 aprile 2012
Annu83

Quando due culture di vita completamente diverse, anzi opposte, si scontrano... Comincia il divertimento. Soprattutto se stiamo parlando di una cultura e una sub cultura. Ma andiamo con calma: Adrian è un ragazzino scolasticamente svogliato e sicuramente non futuro premio Nobel. Tony è sveglio, cerebralmente attivo e un ottimo studente in grado di stupire i grandi usando termini come [...] Vai alla recensione »

sabato 10 novembre 2012
Cenox

Due persone più diverse tra loro non ci potevano essere: una signora altamente snob, con una professione importante nell'allestire mostre di quadri e arte moderna, inflessibile e piuttosto seriosa, si scontra e si incontra con un uomo grezzo, maleducato, abbastanza fallito ma indubbiamente fuori dalle righe, i quali hanno in comune l'amicizia dei loro rispettivi figli.

sabato 28 aprile 2012
trippetta

Ero pieno di aspettative per questo film, poichè mi sembrava una storia interessante, e in effetti lo è. Ma con l'evolversi della storia ho avuto l'impressione di una trama un pò esagerata. Credo inoltre che la sceneggiatura della "seconda" coppia, ovvero quella formata dai coprotagonisti sia un pò approssimativa;  un uomo  anziano lascia per [...] Vai alla recensione »

sabato 2 novembre 2013
THEOPHILUS

MON PIRE CAUCHEMAR   Con Mon pire cauchemar siamo dinanzi all’ennesimo, maldestro tentativo di far quadrare il cerchio della crisi della famiglia occidentale. Lo schema è quello risaputo, a base di scambio di coppie compensatorio e consolatorio; di amore interclassista e intergenerazionale. D’intellettualismo spocchioso che si piega alle bordate di una ‘sana’ sensualit& [...] Vai alla recensione »

sabato 31 marzo 2012
francesca meneghetti

 Parigi val ben Parigi val bene una messa. Se poi dire Parigi significa dire VI^ arrondissment e dintorni del Jardin de Luxembourg, l’ambientazione risulta fascinosa (tanto più che quest’ultimo non è solo un parco tirato con il righello, ma il contenitore di uno dei più bei siti urbani per leggere e meditare,  all’ombra,  presso la fontana [...] Vai alla recensione »

sabato 31 marzo 2012
ster87

Film divertente ed esil un pò di erante durante la prima metà: le risate sono garantite! Nella seconda metà del film la trama inciampa di volte. Nel complesso è un film carino, da 3 stelle. Da vedere tranquillamente a casa!

giovedì 3 maggio 2012
marcod71

mi piacciono molto i film francesi,spesso sono privi di parolacce e di volgarità,vorrei tanto che questo sito informasse se i film sono adatti a bambini oltre i 6 anni,per regolarmi meglio con i miei figli. chi l'ha visto mi può consigliare? grazie anticipate

domenica 6 maggio 2012
francesca50

Non sempre i film possono essere capolavori! Chi critica questo film è di bocca troppo difficile. Non è da disprezzare come qualcuno ha fatto. La prima parte è più avvolgente, ma nel complesso anche la seconda regge e il lieto fine è preferibile ai drammi. In fondo poi non è così assurdo; è possibile un coinvolgimento sentimentale [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 aprile 2012
Flyanto

  Commedia divertente e ben costruita sull'incontro tra due persone molto distanti le une dalle altre nel loro modo di essere. Leggero e soprattutto ben interpretato (come sempre)  da Isablle Huppert

domenica 30 settembre 2012
Kyotrix

Devo ammettere che mi aspettavo un film diverso. Dai provini dal protagonista mi aspettavo una commedia divertente e spumeggiante, ma cosi' non e'. La prima parte e' un po' divertente e demenziale, ma quasi fastidiosa, poco attraente, ma e' solo l'inizio del vero film: una commedia sentimentale, simpatica, ricca di sentimenti e dal finale, perche' no, un po' commevente.  [...] Vai alla recensione »

sabato 29 settembre 2012
g_andrini

Mi sono divertito, ho riso di gusto almeno un paio di volte. E' la storia della sessualità, con il finale che racchiude un po' tutto.

lunedì 24 marzo 2014
stefano bruzzone

la coppia è formidabile e ben si destreggia tra una battuta geniale e qualche pausa noiosa, ma nel complesso è un filmetto leggero, lontano dalle belle commedie francesi degli ultimi tempi, lento e scarno di contenuti. ben lontano da altri films d'oltralpe sul genere. Voto: 5

sabato 1 settembre 2012
Alex67

Come in "quasi amici" anche in "il mio migliore incubo" c'è l'incontro / scontro che poi sfocia in amicizia (e in questo caso anche nell'amore) tra due persone provenienti da ceti sociali molto diversi e una feroce critica nei confronti dell'arte contemporanea. Ma a differenza di "Quasi amici" il film della Fontaine si ferma alla superficie senza sviluppare i personaggi che restano abbastanza stereotipati, [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 aprile 2012
Alex2044

Irrisolto. Un inizio molto promettente, alcune battute di buon livello. Poi il film sembra non trovare più la sua strada. Spiritosi o seriosi questo è il dilemma. La  regista non sceglie ed il film scade.  Benoit Poelvoorde il migliore , Andrè Dussolier corretto, sotto tono Isabelle Huppert.

mercoledì 11 aprile 2012
Saver

Il film prova a presentarsi da subito come commedia frizzante e irriverente ma senza mettere da parte lo charme francese. Alla lunga (ma neanche poi tanto) ne risultano battute e siparietti scontati in stile Vanzina e una trama che sembra voler a tutti i costi stupire lo spettatore. I colpi di scena rendono la storia non lineare e eccessiva. Pare la caricatura di un "My fair lady" a parti invertite! [...] Vai alla recensione »

domenica 8 aprile 2012
SERA711

DIVERTENTE LA CONSIGLIO !!!

sabato 7 aprile 2012
derriev

come "quasi amici", "il mio migliore incubo" ruota attorno all'accostamento tra due mondi opposti tra loro, con una sceneggiatura esile ed una trama scontatissima, con tanto di happy ending. certo se ci si accontenta della trivialità leggera di lui (appena un livello sopra quella delle nostre "vacanze di natale"), di due digressioni deboli della trama come [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 ottobre 2011
renato volpone

Nel suo genere un film davvero brillante e godibilissimo. Benoit Poelvoorde con la sua simpatia e la sua spassosità, mista ad un pizzico di malinconia, ci regala ancora una volta un'esilarante commedia, magistralmente  diretta da Anne Fontaine. Che dire poi della bellezza e della grazia di Isabelle Huppert che, anche nel ruolo della donna acida e insoddisfatta, lascia sempre il piacere [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Sarà che ormai viviamo barricati dietro computer e automobili e che malgrado le apparenze l’avanzata dei media esaspera le distanze di censo e di gusto, ma la fantasia del momento è lo scontro di mondi, la collisione fra classi e culture, l’accoppiata impossibile - dunque irresistibile - fra personaggi incompatibili. In una sapiente mescolanza di temi gravi e toni leggeri che sembra la nuova parola [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

La protagonista di Il mio miglior incubo! è l' opposto della ministra Elsa Fornero; tutte e due donne di potere, una (Isabel Huppert), 57 anni, l' altra (la ministra) qualche anno in più, rappresentano quanto il cinema possa essere diverso dalla realtà, soprattutto quando parla di donne. L' economista italiana pare dolce e soccorrevole, calma e ragionevole, lacrimando e sorridendo mentre annuncia irrevocabi [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

Un po’ come il salame e i frutti di mare o il latte e gli agrumi. Ci vuole una certa sicurezza di sé per mettere insieme alcuni ingredienti in una stessa ricetta. Anne Fontaine ha voluto osare: ed ecco quindi Isabelle Huppert e Benoît Poelvoorde insieme, nello stesso film. Tanto più che la regista non ha neanche tentato di alterare gli ingredienti, non ha chiesto a Huppert di trasformarsi in una commessa [...] Vai alla recensione »

Michele Anselmi
Il Riformista

Saranno pure antipatici, chauvinisti, malati di grandeur, però i francesi il cinema sanno farlo meglio di noi. Su ogni versante: commedia sociale, realismo operaio, affresco storico, storie di minorenni ribelli e di sesso patologico, rimpatriate di amici, film muti e in bianco e nero, eccetera. La conferma? Mentre Quasi amici marcia come un treno nelle nostre sale, dopo cinque settimane e quasi 10 [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Rolling Stone

Nulla in comune tranne la chioma. Perché "tra rossi ci s’intende” e la complicità schizza alle stelle accanto alle risate. Così l'alta borghesia (Huppert) incontra il volgar muratore (Poelvoorde): due mondi opposti ma di cui santa Rivoluzione ha eguagliato la prole in classe e “fraternizzato” in amicizia simbiotica. E il figlio povero è brillante, il ricco é tordo.

Valerio Caprara
Il Mattino

Commedie made in France in grande spolvero e, per fortuna, con fondate pretese al box-office. Dopo «Quasi amici», infatti, ecco un altro esempio – solo di una spanna inferiore - di come i registi e gli sceneggiatori d’oltralpe sappiano giocare brillantemente con gli opposti estremismi della porta accanto, con i cento fiori della vita, mettendo in campo humour, cinismo, equidistanza sociale, morale [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Dopo il successo di Quasi amici, la Francia punta ancora sul tema della strana coppia. La Huppert,alta borghese parigina, algida e snob, dirige una galleria d’arte e ha un marito che non ama più; Poelvoorde, proletario rozzo, incolto ed esuberante, fa lavoretti occasionali. Li accomuna l’amicizia nata tra i loro figli che li farà incontrare e molto di più.

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Isabelle Huppert? Qualcuno è cambiato. La sua Agathe è upper class, imperativa e algida, ha una fondazione d’arte da dirigere, un marito editore a modino (André Dussollier) e un appartamento vista Giardini di Lussemburgo. Ma, volente o nolente, ha anche Patrick (Benoit Poelvoorde): beone, volgare, precario e libertino. E’ Il mio migliore incubo!, che sguazza ironico tra lotta di classe e amori orizzontali, [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Uno sbandato rozzo e maschilista che vive in un furgone (Poelvoorde) e un’esperta d’arte algida e ricchissima (Huppert) si incontrano perché i figli frequentano la stessa scuola e sono diventati inaspettatamente amici. All’inizio i due non si sopportano, ma impareranno a capirsi e, ovviamente, faranno sesso. È l’ennesima strana coppia cinematografica, ma funziona bene ed è molto divertente perché [...] Vai alla recensione »

NEWS
GALLERY
martedì 27 marzo 2012
 

Dalla regista di Coco Avant Chanel, un'esilarante commedia con Benoît Poelvoorde (visto di recente in Niente da dichiarare?) e un'inedita Isabelle Huppert, nello spassoso ruolo di Agathe. Lei vive con figlio e marito in un appartamento prestigioso di [...]

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