Anno | 2010 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Giovanna Taviani |
Attori | Francesco D'Ambra . |
Uscita | venerdì 8 aprile 2011 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 novembre 2017
Le Isole Eolie hanno fatto da sfondo ai film di registi quali Rossellini, Antonioni, i fratelli Taviani, Troisi e Moretti Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Fughe e approdi ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 8,7 mila euro e 2,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Giovanna Taviani, figlia di Vittorio, era la bambina che, con la madre e le sorelle, veleggiava verso Malta, per raggiungere il padre in fuga dalle persecuzioni dei Borboni, nel film "Kaos". La tartana di Figliodoro, un pescatore delle Eolie, sostava per farli riposare a Lipari e permettere ai bambini di scivolare giù dalle bianche discese di pomice. Anni dopo, a capo di una piccola troupe, Giovanna chiede nuovamente a Franco "Figliodoro" di accoglierla sulla stessa barca e di portarla a ripercorrere le soste che la storia del cinema ha fatto alle isole Eolie e le storie, vere, che lì sono accadute, quasi come in un film.
Fughe e Approdi narra perciò della fuga dei cavatori di pomice per difendersi dalla silicosi, ma anche della fuga di Emilio Lussu e Carlo Rosselli dal confino in cui li teneva il regime fascista, dell'approdo degli sposi per conoscere le mogli sposate per procura, di quello dignitoso e disperato di Anna Magnani a Vulcano, per girare con Mieterle, mentre l'uomo della sua vita era nella vicina Stromboli con Ingrid Bergman, dell'approdo e della fuga di Edda Ciano, che durante i giorni del confino visse un tenero amore con un comunista del luogo.
Documentario nel senso puro del termine, fatto di osservazione e di interviste, di paesaggi e di coinvolgimento personale dichiarato ma non insistito, il film si fa vivo e impuro al contatto con gli spezzoni di finzione che lo punteggiano e che sono firmati Rossellini, Antonioni, Taviani, Mieterle, Troisi, Moretti. Non manca, infine, l'omaggio a De Seta e ai film della Panaria, che per primi portarono la macchina da presa sulle isole vulcaniche, e tracciarono -anche a beneficio della Taviani, oggi- il sentiero del documentario in quei luoghi. Ma è attraverso le persone che incontra, che la regista dà pieno senso al suo lavoro: per la maggior parte comparse sui set dei film evocati, gli intervistati e le intervistate sono testimoni diretti, o al massimo figli memori, dei fatti che raccontano e di quelle avventure vissute conservano l'orgoglio e soprattutto l'entusiasmo ( e qualche volta i materiali fotografici). E' il caso del figlio del segretario del PCI di Lipari che strinse la relazione con la Ciano; del pescatore che tutti i giorni portava il caffè alla Bergman salendo a piedi nudi fino alle pendici del vulcano; della figlia di una scienziata che, esattamente come nel film di Rossellini ma molti anni prima, approdò a Vulcano, s'innamorò e sperimentò l'ostilità della gente, poco emancipata. Storie vere che anticipano quelle di finzione e viceversa: magie dell'esistenza e del montaggio. Un lavoro un po' scolastico, sì, ma non per questo meno interessante.
FUGHE E APPRODI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€9,99 | – | |||
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Più che una conferenza stampa pare un compleanno. Un aperitivo durato due ore, rustici e pizzette, patatine e vino bianco per i brindisi che si moltiplicano nella bella veranda della Casa del Cinema di Roma: tutti i bicchieri sono alla salute della festeggiata, Giovanna Taviani, riuscita a portare in sala dall’8 aprile il suo documentario Fughe e Approdi – Ritorno alle Eolie tra Cinema e realtà. "È un miracolo – si dice ad alta voce sotto al tendone di Villa Borghese – portare al cinema un documentario oggi è un vero miracolo».
Un film-arcipelago, come le Eolie che ne sono protagoniste, fatto di blocchi diversissimi ma solidali: «Fughe e approdi» di Giovanna Taviani. Un film imbevuto di memoria personale e collettiva in cui l’infanzia dell’autrice si fonde magicamente ai tanti film girati in quelle isole, da «Stromboli» a «L’avventura» da «Kaos» (dove figurava anche lei, bambina) a «Caro diario» ai documentari di De Seta, [...] Vai alla recensione »
Un bellissimo documentario di Giovanna, figlia di Vittorio Taviani che ripercorre la sua educazione cinefila sentimentale viaggiando nelle Eolie, lo scenario di Kaos. Tra memorie storiche di confini anti fascisti e momenti da pelle d' oca d' autore (L' avventura di Antonioni e la Vitti) si snoda un reportage intelligente e curioso, dove realtà e leggenda si alleano nel cine gossip tra i film rivali [...] Vai alla recensione »
Passato a Venezia nel 2010, arriva in pochi cinema uno dei migliori documentari italiani delle ultime stagioni. Cercatelo con attenzione, soprattutto se conoscete le isole Eolie e ci avete magari lasciato il cuore: Giovanna Taviani, figlia di Vittorio e nipote di Paolo, torna nei luoghi che ha frequentato fin da ragazzina, per vacanze e lavoro (è la bambina/attrice di un episodio di Kaos).
Figlia (di Vittorio) e nipote (di Paolo) d’arte, Giovanna Taviani compie un pellegrinaggio nelle isole Eolie dove, ragazzina, ebbe una parte nel film “Kaos”. A bordo di una tartana dalla vela rossa, guidati dalla sua narrante in un percorso erratico tra Lipari e Vulcano, Stromboli e Salina, Panarea, seguiamo l’intrecciarsi di storia e mito che pervade isole.
Ha stoffa Giovanna Taviani, figlia di Vittorio, che ha girato un bellissimo documentario sulle isole Eolie. Un viaggio su una tartana dalla vela rossa tra Lipari, Salma, Vulcano, Stromboli e Panarea. Nei luoghi dove nacquero famosi film, da L'avventura di Antonioni a la villeggiatura di Leto, dal postino di Troisi a Caro diario di Moretti. Con i più anziani, ma ancora arzilli, abitanti locali, testimoni [...] Vai alla recensione »