Anno | 2010 |
Genere | Documentario |
Regia di | Pappi Corsicato |
Attori | Luigi Ontani . |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 luglio 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Il museo di Capodimonte di Napoli è un luogo dove l'arte dispensa suggestioni oniriche. I colori delle eccentriche opere di Luigi Ontani ci invitano ad accogliere quel particolare ambiente senza indurci ad annullare la voglia di lasciarsi trasportare dalle emozioni. Corsicato, avvezzo a raccontarci storie pop inclini all'esagerazione, al raggiungimento degli estremi di forma e contenuto, qui prende la direzione opposta. Fa un compromesso con il suo cinema: sfrutta l'essenza estrosa delle porcellane dell'artista (elementi visivi che ben si accordano allo stile del regista) e lavora a sottrazione, annullando il potere conoscitivo delle parole. Il cortometraggio è infatti un omaggio alle potenzialità della porcellana, messa in luce ed espressa fisicamente dalle performance dell'artista Luigi Ontani. Danza e musica sono i contributi del regista alla cornice della mostra: melodie orientali per vasi nipponici e dragoni coloratissimi, temi classici per lo stile tradizionale degli oggetti più discreti. La macchina da presa si muove sinuosa tra le sale, le fa vibrare di vita propria. Lo sforzo del regista non trova una risposta adeguata nella creatività di Ontani. Corsicato sceglie di valorizzare la bellezza di un luogo famoso e importante per l'arte ma prende come soggetto il kitsch dell'artista romagnolo. L'arte di Ontani va incontro al gusto di Corsicato ma va detto che il barocchismo sfrenato delle sue opere, per quanto apparentemente impegnate alla dissacrazione, non è altro che uno sfacciato sprezzo nei confronti di eleganza e raffinatezza intellettuale. Anche solo dopo dieci minuti, l'effettiva durata del cortometraggio, la pazienza dello spettatore non regge più.