Amore in linea

Lui è un pubblicitario alle prese con un cliente tanto difficile quanto importante: il proprietario di un hotel di lusso a San Francisco. Lei è un addetta a un call center per un'importante banca. Un giorno Lui riceve una telefonata. E' Lei che lo chiama perché si è verificato un furto di identità sulla sua carta di credito. Da quel momento i due si sentono spesso per i chiarimenti necessari e nasce il desiderio di conoscersi. Ma c'è più di un problema. Lui ha una compagna e Lei deve fingersi americana di San Francisco ma in realtà vive e lavora a Bombay.
La distribuzione cinematografica è e resterà sempre (temiamo) un mistero. Perché dinanzi a questa romantic comedy ben riuscita, con la leggerezza giusta e con anche qualche spunto di riflessione sociale e interetnica, non ci si può non chiedere perché il film non sia approdato nelle nostre sale e sia andato direttamente in televisione. La sceneggiatura prende spunto da un elemento forse poco noto ma decisamente importante. In tema di 'delocalizzazione' grandi compagnie statunitensi hanno scelto l'India come luogo privilegiato. I costi sono più bassi e l'inglese fa già parte del bagaglio culturale di base di moltissimi indiani per via della colonizzazione britannica. Sono sufficienti non moltissime ore di corso per insegnare l'accento giusto e un indiano doc può farsi passare (al telefono) per un californiano. Così l'utente crede di parlare con un connazionale e invece...
E' quanto succede a Lui che finirà con l'incontrare Lei, la quale ha deciso di ribellarsi a un matrimonio di convenienza sostenuto dalla famiglia, ma senza sapere che si tratta dell'interlocutrice del call center. Se la regia calca un po' la mano nella descrizione della famiglia indiana lo fa anche per favorire la costruzione del finale e per inserire una nota comica in una storia d'amore che anche sul pian degli effetti di montaggio (sia visivo che sonoro) ha una leggerezza e una naturale simpatia che molte romantic comedy che la distribuzione nelle sale ci propina nemmeno si sognano. 