Shadow Man - Il triangolo del terrore

Quello che si presenta come un viaggio di piacere si rivela, per Jack Foster, l'inizio di una serie di frenetici inseguimenti e scontri armati. Lui, ex agente della Cia, è stato usato, a sua insaputa, come corriere per il trasporto della formula di un potentissimo virus letale. Ma agli ideatori del piano il gioco sfugge di mano quando qualcuno rapisce la figlia di Jack. Da qui si scatena una caccia al topo internazionale, tutti contro tutti. Diverse potenze in gioco vogliono la formula, Jack rivuole sua figlia. E pur di riaverla indietro non baderà al numero di cadaveri lasciati per strada.
Un one-man-movie di cui è protagonista e produttore (guarda un po') Steven Seagal. La cosa che più stupisce di questo film è il fatto che, mentre tutti corrono freneticamente, il protagonista sembra muoversi a rallentatore. E qual è il risultato? Ovviamente il fatto che, nonostante si ritrovi circondato da numerosi nemici, riesce sempre a farli fuori tutti. Senza procurarsi nemmeno una piega sulla camicia. Piega che non compare nemmeno sul suo viso, dato che dall'inizio alla fine della storia Mr. Seagal si presenta con un'unica espressione.
Un motivo per vedere questo film? Il frame finale che lo ritrae a mezzobusto e che sembra voler dire alla gente "ricordatelo così". 