Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Alfredo Arciero |
Attori | Sandra Ceccarelli, Stefano Dionisi, Fabio Troiano, Elena Bouryka, Mattia Cicinelli Eros Pagni, Ugo Pagliai, Manuela Spartà, Tony Campanozzi. |
Uscita | venerdì 7 marzo 2008 |
Distribuzione | Revolver |
MYmonetro | 2,61 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 dicembre 2011
Un bambino sogna una famiglia migliore giocando e immedesimandosi in un videogioco con il quale può cambiare virtualmente la realtà.
CONSIGLIATO NÌ
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La famiglia Pagni vive nel benessere. Vittorio ha un lavoro prestigioso, una bella moglie, una villa in campagna e un'amante in città. Aspira alla poltrona di direttore della clinica privata dove esercita la professione di chirurgo, un desiderio che sta per realizzarsi con l'approssimarsi del pensionamento del suo capo e mentore. In casa però l'atmosfera è tesa e i primi a risentirne sono i figli. Matteo, il più piccolo, sogna una famiglia migliore giocando e immedesimandosi in un videogioco con il quale può cambiare virtualmente la realtà. Martina vive con disagio la sua età adolescenziale ed è in conflitto con la madre. Quando Andrea, il fratello minore di Vittorio, uscirà dal centro di recupero per tossicodipendenti e andrà ad abitare con loro, farà emergere i problemi. Perché Vittorio nasconde un segreto.
Lo scontro generazionale, nel film di Alfredo Arciero, avviene su più livelli. C'è lo scontro tra i figli e i genitori, tra i due fratelli (Vittorio e Andrea) - così diversi per stile e scelte di vita - e tra i due fratelli e il padre autoritario. Quella ritratta dal regista di Dio c'è è una fotocopia di molte famiglie (italiane e non) nelle quali non si comunica più e dove troppo spesso ci si ripara dietro a facciate convenzionali - come l'andare a messa la domenica mattina - per nascondere agli occhi degli altri limiti e difetti. È, ancora, uno specchio del Paese in cui viviamo: una società che sembra promuovere l'apparire e non l'essere.
L'idea di inserire nella narrazione un elemento in più, come quello del videogioco che simula la realtà, sarebbe stata funzionale al film se a voler sfuggire alla quotidianità e ai drammi familiari fosse stata la moglie di Vittorio, Lisa (la bravissima Sandra Ceccarelli). Sarebbe stato molto più interessante vedere una donna proiettare i suoi desideri di moglie insoddisfatta in un gioco che invece, in mano a un bambino, appesantisce la trama.
È pur vero che il fenomeno dei Sims (il videogame al quale il film si ispira) ha scatenato le preoccupazioni dei genitori nel momento in cui i figli simulavano, al pc, ruoli da adulti. Ma per affrontare un tema del genere sarebbe stato necessario affidare la parte a un bambino attore più convincente. In più, la voce fuori campo del videogame - meccanica e falsa - che spiega le regole del gioco, risulta stucchevole dopo appena cinque minuti di film.
Tra reale e virtuale, The Sims sbarca al cinema. La famosa serie di videogiochi che permette di simulare microcosmi umani fa da sfondo a una famiglia tormentata. Sandra Ceccarelli è sposata con Stefano Dionisi, chirurgo che esercita la professione pur non avendone i requisiti. E i loro figli reagiscono come possono ai fragili equilibri affettivi messi in gioco.
Di famiglia si soffre, in Italia. Padre (Stefano Dionisi) medico in carriera adultero e algido in casa, madre (Sandra Ceccarelli) nevrotica che annaspa per tenere il gruppo compatto, figlia adolescente (Elena Bouryka) fastidiosa ribelle, figlio (Mattia Cicinelli) arrogantino che osserva tutti e lì processa in un videogame di simulazione. Uno schema di reciproche sofferenze date e ricevute potenzialmente [...] Vai alla recensione »