La bocca

Non si fraintenda subito il titolo o, meglio, non lo si fraintenda del tutto: la bocca questa volta è anche il simbolo della voce, delle parole non dette, delle intese a prima vista. È la storia di Alessandra, giovane e avvenente restauratrice, che viene ospitata in una villa toscana per ripulire un antico affresco. Strani e variati personaggi abitano la villa: c'è Giulio, dolce ragazzo sordomuto, sua madre mezza pazza, una ragazzina incinta (di chi?), il fattore suicida e la vecchia contessa, malata, ma ancora in grado di gestire una così strana famiglia. Tra discussioni, turpi amori e un po' di mistero, la trama scorre via mettendo soprattutto in evidenza il problema della comunicazione tra Alessandra e il muto Giulio. Non mancano tuttavia riferimenti sessuali, descritti con molta decenza. In un film che vorrebbe studiare l'uso delle parole, proprio i dialoghi mancano di tono e di efficacia. Il regista Luca Verdone sembra non riuscire a decidersi tra il film drammatico e la storia d'amore un po' spinta, dando così vita a un "di tutto un po'". 