Lietta Tornabuoni
La Stampa
Molto bello, molto interessante, ricco d’una grande intelligenza delle cose del mondo, questo film di Anghelopoulos che oltre trent’anni dopo riunisce la coppia de La notte di Antonioni, Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau, ha avuto un destino singolare. Presentato nel 1991 al festival di Cannes, non fu ben capito nella sua essenziale visione contemporanea; e in Italia esce con due anni di ritardo perché (dicono) Mastroianni, il cui compenso non era stato interamente versato, giustamente avrebbe rifiutato di doppiarsi in italiano (nell’originale era doppiato da un attore greco) sinché il suo credito non fosse stato pagato. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2940 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 30 Maggio 1993