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Joe ha 15 anni e vive col padre Frank dopo che la madre è morta. Il ragazzo ha anche una sorella maggiore, ma questa vive lontano con il fidanzato Colin. Il rapporto tra Joe e Frank è conflittuale, freddo. Al contrario, Patrick (da sempre migliore amico di Joe) ha genitori appiccicosi e troppo apprensivi, sempre in mezzo ai piedi e abbastanza singolari. Stufi di tutto ciò, i due vanno a vivere nei boschi e a loro si aggrega Biaggio, un ragazzo strano ma davvero simpatico e irriverente.
Mi fermo e non svelo altro, nella speranza che qualcun altro lo guardi e lo possa apprezzare come ho fatto io. the kings of summer è un film indipente, realizzato con un budget basso ma davvero ben fatto! Rappresenta per davvero gli adolescenti, i loro timori, la voglia di evadere, il bisogno di sentirsi grandi. Certo, non ha i toni drammatici di Noi siamo infinito, non ha i toni comici di Mean Girls, ma è una mezza via tra la commedia e il teen-drama, un prodotto realizzato secondo me davvero in modo ottimo! In rete si legge che è già diventato un piccolo cult, sul sito Rotten Tomatoes ha ottenuto il 75% di recensioni positive e ottimi sono stati i riscontri anche alla prima del film, al Sudance Film Festival 2013.
Gli attori, parlando dei tre ragazzi, sono stati davvero ottimi. In particolare Moises Arias nei panni di Biaggio: fantastico!!!! Bella performance anche quella di Nick Robinson, conosciuto per il ruolo di Ryder nella sitcom "Melissa and Joey" e presente anche in Jurassic World, di prossima uscita.
Purtroppo in Italia è inedito e ciò è un gran dispiacere! Spero venga messo in commercio direttamente in dvd perché è un film che merita davvero di essere visto. Chiaro, gusti son gusti, ma una possibilità gli va data perché questa pellicola è in egual misura tanto particolare, quanto godibile. I colori caldi ed estivi, colonna sonora azzeccata e sognante, il primo amore, le prime delusioni, la solitudine, il ripudio-amore per la famiglia e il perdono, rendono questo piccolo film uno dei migliori che io abbia mai visto. A tratti amaro, a tratti divertente, fa riflettere perché ci insegna che il legame con la famiglia è un qualcosa di indissolubile e incondizionato; fa anche riflettere perché c'è la dimostrazione che anche la persona di cui più ci fidiamo può deluderci. Niente paura, il lieto fine c'è, non poteva mancare.
Coinvolgente, riflessivo, divertente, 3 semplici parole per descrivere IL film che parla dell'adolescienza senza i soliti stereotipi che gran parte delle pellicole moderne ci propinano. Da vedere!
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