Me and You and Everyone We Know |
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Un film di Miranda July.
Con John Hawkes, Miranda July, Miles Thompson, Brandon Ratcliff, Carlie Westerman.
continua»
Commedia,
durata 90 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
uscita venerdì 9 dicembre 2005.
MYMONETRO
Me and You and Everyone We Know
valutazione media:
3,32
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Molto bellodi c-claudiaFeedback: 1149 | altri commenti e recensioni di c-claudia |
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domenica 16 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Christine, una giovane donna dalle camicette color pastello, le pareti di casa rosa e un'arte concettuale che narra attimi poetici "di un mondo tutto suo" è un'incarnazione di solitudine e del suo disperato bisogno di rimuoverla, compensarla con un contatto umano. Alla sua, gli espedienti di trama fanno sì che si intreccino altre storie. Né quotidiane né drammaturgiche, persone che sono in qualche modo arte concettuale esse stesse, veicolanti l'introspezione, la solitudine e la malinconia del quieto essere al mondo. Ecco, questo può sembrare pessimista, ma non vuole esserlo, come pure il film non sembra voglia esserlo. Senza morale, senza arzigogoli o pretese estetiche e stilistiche: questo sembra voler essere il film. Un veicolo d'arte che comunica per sensazioni, nostalgie e associazioni inspiegabili e personali, senza concentrarsi sul qualcosa tra le righe, ridondante o esile, morale o surreale. Dove un' Amelie Poulain costruiva "un mondo tutto suo" con sforzi e precisioni da tutti i pizzi, Me and You and Everyone we know sorvola sulla banalità del dettaglio e della precisione della trama e della caratterizzazione per essere uno spaccato di nessun mondo e di nessuna attualità in particolare, procedendo nella stesura di personaggi socialmente comuni come fosse un "flusso di azioni" anziché di coscienza solamente astratta. Senoché, come cita l'autore del gruppo italiano Bachi da Pietra, il flusso di coscienza è un mito infantile e per raggiungere i risultati finali di un lavoro che possa sembrare averne i connotati è necessario impegno e razionalità, ecco dunque la grazia e la precisione di questo bel film. E se sul mio Facebook noto che impazzano quasi alla nausea dediche e riflessioni sulle piccole cose del mondo come le pozzanghere, i mattoni e le mele, che metaforizzano poetiche e grandi verità, il pesce rosso sul tettuccio della macchina e l'uomo che batte con una moneta sul lampione ogni mattina sono riusciti ad emozionarmi.
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