Box Office 3D - Il film dei film

Boxoffice 3D ha tutto o quasi nel suo stesso titolo. "Fare cassa" con tecnologia 3D come specchietto per le allodole. Si tratta di un film-parodia simil Scary Movie ma all'italiana. Ad eccezione della saga appena citata le parodie presenti in Boxoffice 3D non si riferiscono ai film dell'ultima stagione cinematografica, cosa che avrebbe potuto rappresentare un limite, ma affrontano un arco temporale talmente vasto che scegliere meglio sarebbe stato facile. Alla luce di ciò perfino "la selezione" dei film da parodiare è stata a dir poco "buttata lì". A mio avviso tre sono le "parodie" principali del film, quelle dove del resto Greggio è protagonista. "Il codice Teomondo Scrofalo" che fà il verso al "Codice da Vinci" mancando di ritmo e di trama. Il professore Frank Strong è l'unica nota positiva visto che mette l'accento in maniera decisa sull'eccessiva ricerca del colpo di scena da parte del personaggio originale di Tom Hanks. Uno che pur di dare il colpo di scena si smentisce di continuo. Tuttavia il finale risulta del tutto insensato. La seconda "parodia principale" si rifà a "Il Gladiatore" intitolandosi "Gladiator 2". Il titolo della parodia farebbe ipotizzare ad un improbabile sequel e invece tale spezzone riprende proprio il ruolo che fù di Russel Crowe. Due o tre le battute degne di nota. La simpatia di Mattioli e un gladiatore che teme sua moglie più dell'arena i pochi ingredienti per questo "secondo insipido". La terza parodia fonde "Harry Potter" con "Il Signore degli Anelli" in una maniera da far accapponare la pelle. E' senz'altro il pezzo più importante del film vista la lunghezza e la partecipazione di un gran numero di nomi di rilievo da Fassari ad Anna Falchi, per non parlare di Gigi Proietti. Tuttavia un abominio. Perfino più noioso degli Harry Potter originali. No, non amo quella saga e avrei riso di gusto se fosse stato possibile. Tra una parodia principale e l'altra prendono vita altre mini-parodie un pò come in "Anni 90" campeggiavano le "Pubblicità Regresso". Queste piccole parodie sono però talmente frivole che Zorro diventa "Zoppo, l'eroe claudicante" (roba da banchi di scuola... ELEMENTARE!!!). A fare da eccezione la miniparodia dell'ultimo padrino ad episodi sempre salvata dalla simpatia di Mattioli e da alcune gag sui gangster-movie che ci possono stare ( chi ha visto "La Leggenda di Al John e Jack" non vedrà niente di nuovo ). Il cameo finale di Gina Lollobrigida risulta fuoriluogo come lo sono le bandiere degli States nella parata finale in un film così tanto italiano. CONCLUSIONI: Film pessimo ma c'è anche di peggio. Mediamente meno volgare di un cine-panettone alla BOLDI-DE SICA. Greggio ha sempre fatto umorismo senza eccedere nella volgarità che purtroppo c'è ma non è predominante. E' un gran polpettone senza capo ne coda che ha sfruttato al minimo il cast che vanta.