Il film di McQueen riesce a commuovere nonostante la rudezza dell'argomento, il carattere spinto delle immagini, la volontà del regista di non fermarsi quasi davanti a nulla. Non si tratta solo della dipendenza dal sesso, ma del racconto di un disagio più grande: la solitudine senza rimedio che opprime il protagonista Brandon come pure la sorella Sissy, anime tristi in quell'enorme contenitore di anime che è New York, talmente grande e affollato che restare soli potrebbe sembrare assurdo. E in effetti questo si può definire un film che narra di una tristezza infinita. Appunto la tristezza e la solitudine di Brandon ( "solitudine metropolitana", per riprendere un'espressione abusata) forse contano più dell'argomento dichiarato, una delle manifestazioni negative dello stile di vita per cui si può avere tutto a portata di mano, e gli stimoli sessuali sono insistentemente presenti. La struttura non è tradizionalmente lineare, ma ciononostante rigorosa e funzionale: mostra il protagonista all'insistente ricerca di facili incontri sessuali, nella pratica di un sesso meccanico e disperato, nei rapporti tesi e ambigui con la sorella, altrettanto fragile quanto lui, ma in modo esattamente opposto. Ma sono tante le qualità che si devono apprezzare: l'abilità di McQueen nell'accostare lo scabroso alla ricercatezza estetica e alla musica di Bach, nel dilatare i tempi senza rendere il film interminabile, come nella scena splendida in cui la luminosa Carey Mulligan canta (lentamente, molto lentamente) New York, New York; e poi la capacità di tracciare, in modo impersonale e non ideologico, la figura di un uomo esteriormente squallido e inaffettivo quanto profondamente fragile: per questo l'interpretazione "estrema" di Michael Fassbender non può che andare a segno. Infine, il coraggio nel rifiutare l'amore come soluzione e redenzione. In questo senso, vanno citate la scena in cui Brandon non riesce ad eccitarsi in una situazione di incontro "regolare" e il finale, speculare alla sequenza d'apertura. Unico appunto: il rischio inevitabile, nelle scene di sesso, del compiacimento e della ricerca della provocazione ad ogni costo. Ma questo nulla toglie ad un film fortemente emozionante ed ottimo sotto numerosi punti di vista.
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