Natale in Sudafrica

Ed eccolo, il nuovo film firmato Neri Parenti e Christian De Sica. La coppia è sempre la stessa, ormai inossidabile, e la garanzia di qualche risata c'è sempre. Ma quest'anno c'era un pò di paura: infatti, notando il calo di tre milioni e mezzo d'incasso di "Natale a Beverly Hills" rispetto al precedente, hanno usato una nuova tattica: la pubblicità a tappeto (non so quante volte ho sentito "Waka waka", non ne posso più) e nuovi ingressi nel cast: Belen Rodriguez, che ormai sembra avere il dono dell'ubiquità, e Laura Esquivel per attirare i teenagers. Il film è il solito: Carlo (Christian De Sica), in vacanza in Sudafrica, incontra il fratello Giorgio (Max Tortora) che è sposato con l'ex moglie e lo aveva truffato in passato. Nel frattempo Bue (Panariello) e Massimo (Ghini), amici da tempo, vanno in Sudafrica per cacciare e incontrano Angela (Belen Rodriguez), un'animalista alla ricerca di una rara farfalla. Da lì nascono due storie distinte con rispettive coppie: De Sica e Tortora proseguono la vacanza tra trucchi e inganni, mentre Ghini e Panariello per tutto il film fanno una caccia sfrenata non agli animali, ma a Belen. Ad essi si aggiunge Laura (Laura Esquivel), la figlia di Bue, che è fidanzata con due ragazzi temporaneamente: per un gioco del destino si troveranno tutti e tre in Sudafrica e da lì ci saranno una serie di equivoci e incroci tanto prevedibili quanto noiosi.
Il film in linea generale è meno volgare rispetto all'anno precedente; la storia non regge molto e si alternano momenti abbastanza divertenti a lunghi tempi morti in cui si aspetta un guizzo di comicità che raramente arriva. La maggior parte delle gag sono scontate e ipotizzabili visto che, anche se in situazioni diverse, sono più o meno le stesse da una quindicina d'anni. Insomma, non c'è niente di nuovo in questo film. Deludente il cast: i due ragazzi balbettano, più che recitare, e la loro parte risulta decisamente mediocre, lo stesso per le donne. Restano Ghini e Panariello, molto brillanti, a salvare la baracca perchè De SIca e Tortora sono più macchinosi. Sia chiaro, lo scontro con Boldi è chiaramente vinto. Resta sempre un mediocre film d'evasione, ma niente di più: non aspettatevi un film comico che tratti varie tematiche italiane come "Benvenuti al Sud".