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La prima di George Huang è un film incentrato sullo spietato mondo del cinema di hollywood. Un tritacarne in cui lo squalo più grande mangia lo squalo più piccolo. Dove il pesce pilota segue il suo squalo protettore in un rapporto simbiotico.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Mai come in questo caso frase fu più azzeccata per descrivere l'evoluzione del protagonista. Guy è un giovane laureato in cinematografica, ingenuamente convinto dei propri ideali si ritrova ad essere assistente di un potente vicedirettore della KEYSTONE. Utilizzando continui flashback, viene raccontata l'anno di "inferno" che Guy passa alle dipenze di Buddy Ackerman.
La realtà che descrive Huang è quello che difficilmente viene raccontato del mondo del cinema. Il cinismo, l'arrivismo, le umiliazioni, costituiscono il pane quotidiano degli Studios. Come in qualsiasi altro ambiente dove ci sono in ballo molti interessi economici, anche nel cinema tutto ruota intorno al potere.
Buone le interpetazioni di Michelle Forbes (Dana Lockard) e Frank Whaley (Guy). Breve la comparsata di Benicio Del Toro. Come al solito una spanna sopra gli altri Kevin Spacy. Film che si lascia guardare, con un quasi sorprendente colpo di scena finale, ma che ben si inquadra nella logica degli avvenimenti.
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