cronix1981
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giovedì 25 novembre 2010
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la scuola degli squali
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La prima di George Huang è un film incentrato sullo spietato mondo del cinema di hollywood. Un tritacarne in cui lo squalo più grande mangia lo squalo più piccolo. Dove il pesce pilota segue il suo squalo protettore in un rapporto simbiotico.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Mai come in questo caso frase fu più azzeccata per descrivere l'evoluzione del protagonista. Guy è un giovane laureato in cinematografica, ingenuamente convinto dei propri ideali si ritrova ad essere assistente di un potente vicedirettore della KEYSTONE. Utilizzando continui flashback, viene raccontata l'anno di "inferno" che Guy passa alle dipenze di Buddy Ackerman.
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La prima di George Huang è un film incentrato sullo spietato mondo del cinema di hollywood. Un tritacarne in cui lo squalo più grande mangia lo squalo più piccolo. Dove il pesce pilota segue il suo squalo protettore in un rapporto simbiotico.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Mai come in questo caso frase fu più azzeccata per descrivere l'evoluzione del protagonista. Guy è un giovane laureato in cinematografica, ingenuamente convinto dei propri ideali si ritrova ad essere assistente di un potente vicedirettore della KEYSTONE. Utilizzando continui flashback, viene raccontata l'anno di "inferno" che Guy passa alle dipenze di Buddy Ackerman.
La realtà che descrive Huang è quello che difficilmente viene raccontato del mondo del cinema. Il cinismo, l'arrivismo, le umiliazioni, costituiscono il pane quotidiano degli Studios. Come in qualsiasi altro ambiente dove ci sono in ballo molti interessi economici, anche nel cinema tutto ruota intorno al potere.
Buone le interpetazioni di Michelle Forbes (Dana Lockard) e Frank Whaley (Guy). Breve la comparsata di Benicio Del Toro. Come al solito una spanna sopra gli altri Kevin Spacy. Film che si lascia guardare, con un quasi sorprendente colpo di scena finale, ma che ben si inquadra nella logica degli avvenimenti.
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gianfranco guerini
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venerdì 7 gennaio 2011
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un film che lascia senza parole
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Il Prezzo di Hollywood è il classico film americano dove le cose non sono mai come appaiono e nel quale l'amore e il rispetto non trionferanno su quelle perversioni che appartengono a una società in cui la maggior parte delle persone deve scendere a compromessi per ottenere ciò che realmente vuole.Ebbene,il film si apre sulla conversazione più prolissa nella storia del cinema riguardo Shelley Winters,un'attrice americana sulla quale alcuni giovani uomini seduti al tavolo di un ristorante commentano con una certa ironia.
Ciò che immediatamente notiamo è il volto del protagonista Guy,il quale dopo aver fatto una telefonata al suo capo Buddy e aver scoperto ciò che non avrebbe mai voluto scoprire,si reca nella sua lussureggiante villa,gli ruba sia le chiavi che la pistola ,entra in casa sua e con un certo savoir faire gli dice"Voglio che tu pensi e rammenti ogni insulto e umiliazione che ho dovuto sopportare a causa tua".
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Il Prezzo di Hollywood è il classico film americano dove le cose non sono mai come appaiono e nel quale l'amore e il rispetto non trionferanno su quelle perversioni che appartengono a una società in cui la maggior parte delle persone deve scendere a compromessi per ottenere ciò che realmente vuole.Ebbene,il film si apre sulla conversazione più prolissa nella storia del cinema riguardo Shelley Winters,un'attrice americana sulla quale alcuni giovani uomini seduti al tavolo di un ristorante commentano con una certa ironia.
Ciò che immediatamente notiamo è il volto del protagonista Guy,il quale dopo aver fatto una telefonata al suo capo Buddy e aver scoperto ciò che non avrebbe mai voluto scoprire,si reca nella sua lussureggiante villa,gli ruba sia le chiavi che la pistola ,entra in casa sua e con un certo savoir faire gli dice"Voglio che tu pensi e rammenti ogni insulto e umiliazione che ho dovuto sopportare a causa tua".
Da quì,il regista ci porta indietro con dei continui flash-black,facendoci conoscere un altro Guy,un Guy timido e ingenuo che pensa di aver trovato il lavoro della sua vita,ma i cui sogni saranno presto infranti dal sadismo del diabolico Buddy.Ciò che rende questo film un capolavoro,è il modo in cui il regista descrive il rapporto tra due uomini che antepongono la loro sete di potere a qualsiasi altro desiderio o interesse e quanto per andare avanti e ottenere successo occorra essere ancora più sleali e crudeli degli altri,perchè altrimenti raggiungere la scalata diventa sempre più difficile,se non impossibile.
Guy(interpretato da uno straordinario Frank Whaley),potrebbe reagire a tutto questo,ma egli non riuscirà nè a sottrarsi,nè a evitare di lasciarsi volutamente distruggere dall'iniquità del sistema,,anzi,oramai esasperato e giunto al limite,deciderà di uccidere la sua amante,rimanendo fedelmente vicino al proprio capo,mettendo perfettamente in pratica le sue parole"il mondo è ingiusto con te,cresci,la tua ragazza ti ha piantato,cresci,dei ragazzi ubriachi hanno stuprato tua moglie e lasciato per terra le loro luride bottiglie,cresci,perchè è così che funziona.
il regista e sceggiatore questo lo sà molto bene ed è riuscito a rappresentarlo in un film straordinariamente realistico e a forte impatto visivo,dove lo spettatore che lo vedrà nè rimarrà pietrificato,irretito,persino affascinato,immedesimandosi dalla prima all'ultima scena nel ruolo di Guy,il quale racchiude in sè lo stereotipo dell'uomo sfortunato,tradito e infine cinicamente vendicativo,disposto a prostituirsi al sistema e a vincere con ogni mezzo,piuttosto che non lasciarsi sottomettere,per salvare ciò che oramai gli è stato rubato per sempre:ossia la sua innocenza.
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