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Film convenzialmente fuori dai canoni prestabiliti dalla penna di Sir Doyle Conan;i personaggi da lui adottati,sono connaturati da riflessioni e razionalita', da intuito e comprova:insomma nella sua interiezza tutto rimandava a un processo molto lento e graduale nel giungere all'enigma o se vogliamo alla risoluzione del mistero.
Con il nuovo Sherlock, il ritmo delle seguenze fa quasi a fatica a far capire e a porre il publico in simbiosi con il susseguirsi degli eventi stessi.
Infatti l'imprevedibilita' e' molto conseguenziale( metodo , a mio avviso, molto usato ultimamente, probabilmente nel dare allo spettatore il " no limit" alle sensazioni) in cui l'azione, sembra quasi che prenda posto a tutto il resto, demarcandone inesorabilmente tutta la struttura.
L'azione, dunque, mi e' parsa, a mio avviso,la matrice su cui girovaga tutto il film.
In altri termini, e' stato un tentativo, alquanto poco riuscito, di dare al nostro scrittore quel senso di modernita', di cui tutti anelassimo che lui possedesse.
giofredo'.
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xel1980
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mercoledì 17 febbraio 2010
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(-_-)'
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Sir Arthur Conan Doyle era molto moderno nello stile, cosa che, purtroppo, pare tu non abbia colto perché annebbiato dai preconcetti (cinematografici, suppongo). Lo staff del nuovo film, invece, ha fatto un ottimo lavoro di ricostruzione partendo dal canon (potrei citare interi brani dei libri ripresi nel film!!!) e sebbene si possa trovare da ridire su certe scelte (tipo lo snaturare del personaggio di Irene o il plot originale di base che sa un po' di già sentito), nulla da ridire si può trovare su tutto il resto. Mi spiace che tu non sia riuscito a sentirti in simbiosi con il personaggio e il suo processo deduttivo, ma, ahimè, credo sia un problema solo tuo. Io ci sono riuscita perfettamente.
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d'accordo? |
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