Film di propaganda militaristica come la pressoché totalità della filmografia bellica dell’epoca.
Siamo nel 1943, il cinema anti-militaristico, che sviluppa riflessioni critiche era ben lontano dal manifestarsi; viceversa l’industria del cinema hollywoodiana era compattamente schierata con il proprio paese e dava il suo contributo con pellicole come questa, che celebravano i valori del patriottismo, demonizzavano gli avversari ed esaltavano le forze armate americane.
L’entrata in guerra degli Stati Uniti era descritta come inevitabile e spinta da una giusta causa; lo stesso argomento era utilizzato per spazzare via gli scrupoli di natura etica che potevano costituire un freno alla volontà di combattere e di adoperare i micidiali ordigni esplosivi.
La possibilità di morire nei combattimenti non era nascosta, ma veniva presentata come un qualcosa di eroico e quindi per certi versi si cercava persino di rendere il tutto quasi accattivante: morire per la patria era un gesto nobile e coraggioso, di cui poter andare fieri.
La direzione della pellicola venne affidata a Richard Wallace, che dette un’ottima prova di abilità tecnica, distinguendosi nelle sequenze più spettacolari, presenti in varie parti del film, ma maggiormente concentrate nel finale, con le scene di guerra dell’attacco dei bombardieri americani contro le basi militari giapponesi.
Nella pellicola trovano spazio anche una storia sentimentale, ben scritta e con un epilogo riuscito, e varie altre di amicizia e cameratismo tra i soldati sotto le armi.
Nei due ruoli principali ci sono Pat O'Brien e Randolph Scott, che se la cavano egregiamente entrambi. Nel resto del cast si ricorda Eddie Albert in un ruolo di rilievo; Anne Shirley che interpreta l’unica donna in scena, contesa da vari pretendenti; Walter Reed nei panni di un giovane militare modello. Si ricorda anche un giovane Robert Ryan, in una piccola parte.
La collaborazione delle forze armate statunitensi nella realizzazione della pellicola, permise a Wallace di girare molte sequenze interessanti che spiegavano con dovizie di particolari le fasi dell’addestramento seguito dai militari bombardieri dell’aviazione americana.
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