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Occore fare una premessa: cinematograficamente sono stati fatti numerosi film sulla battaglia di Alamo tra cui quello, colossal, di John Wayne che interpreta David Crockett e con Richard Widmark (Jim Bowie), ma occorre precisare che gli aggressori erano i coloni americani che avevano invaso il Texas e che ce l'avevano con il Presidente Santana per il fatto che il Messico proibiva la schiavitù e invece gli americani erano proprietari di schiavi. Nel 1846-1848 a seguito della guerra di aggressione USA interi territori passarono al Messico oltra al Texas il Nuovo Messico e la California.
Il film del 1953 è del regista Budd Boetticher figura curiosa che finì alcolizzato e depresso, ossessionato dalla realizzazione di un film su un torero messicano. Il regista fece negli anni '50 numerosi western a basso costo considerati di serie B, ma di buon successo, in seguito rivalutati dalla critica, tra l'altro fece una serie di 7 film con Randolph Scott (ho recensito L'oro della California), era un regista che indubbiamente aveva una notevole tecnica e sapeva dirigere gli attori con autorevolezza.
In questo film siamo ad Alamo e il comandante Travis di fronte alla sicura sconfitta, con i difensori circondati da un numero preponderante di messicani, lascia liberi gli uomini del forte (circa 300) di rimanere o andare via, un gruppo di essi abitanti di un villaggio che sapevano che sarebbe stato attaccato dai messicani sorteggia uno di loro che lasciasse il forte per avvvertire la popolazione. La sorte scelse John Stroud (Glenn Ford) che unico lascia il forte (nella realtà un francese ex soldato di Napoleone non se la sentì di rimanere il forte), che però arriva in ritardo nel paese, tutti sono stati uccisi da un gruppo di americani comandati da Wade (Victor Jory) che combattono con i messicani compresi la moglie e il figlio di John, si salva solo un bambino messicano. Nella città vicina John viene riconosciuto da un ufficiale Lamar (Hugh O'Brien) ch era andato al forte con un messaggio del generale Houston ed era ripartito con la risposta ed aveva assistito ala scena relativa alla scelta di restare o andare via. I cittadini vorrebbero impicccarlo come traditore, ma la vicinanza dei guerriglieri americani di Wade, consiglia di mettere sui carri donne bambini e anziani e farli fuggire con i soldi della banca, mentre i cittadini rimangono per difendere la città. I carri sono scortati da un gruppo di cavalleggeri comandati da Lamar e John è prigioniero con loro. A farla breve Lamar vorrebbe disattendere l'ordine di raggiungere Houston, per difendere le donne tra cui c'é sua moglie, ma John lo convince ad ubbidire e Lamar comprende cosa aveva provato ad Alamo l'uomo. John rimane organizza la resistenza e riesce ad uccidere Wade, ritroverà anche l'amore di una ragazza che lo aveva difeso: Beth (Julie Adams, La guerra privata del amnggire Benson, E' una sporca faccenda tenente Parker)).
Il film ben interpretato da Glenn Ford e dalla giovane Julia(e) Adams attrice promettente che non ebbe una lunga carriera, nonché dagli altri comprimari, mette in risalto le qualità tecniche del regista, i paesaggi, gli scontri ben realizzati, la concisione delle scene e dei dialoghi, la psicologia dei personaggi che seppure esssenziale non è trascurata, un film che si rivede volentieri.
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