Vita segreta di Maria Capasso

Premessa la felicità di trovare in programmazione a fine luglio un film se non altro interessante, premessa inoltre la bravura di Luisa Ranieri soprattutto in ruoli come questo (mi ricordo anche il bellissimo "Veleno"), devo ammettere che personalmente questo film non mi ha convinto del tutto. Mi ha dato l'idea di voler riassumere e compattare una trama molto lunga, piena di eventi, e di farlo rendendo il tutto come una "serie di coincidenze". Dico coincidenze perché tranne appunto la Ranieri che ha compensato questa mancanza, mi è sembrato che i personaggi fossero "passivi" in questa ennesima escalation di malavita napoletana (la mia terra), dove, come sempre, non c'è un bene contrapposto al male, non c'è un personaggio buono contrapposto al cattivo, c'è una persona vittima della camorra per necessità o debolezza che inizia così la sua parabola personale in quel mondo. Il personaggio della Ranieri evolve, lei lo rende benissimo, il resto dei protagonisti mi sono sembrati poco delineati, e il tutto viene condito da salti temporali che affrettano anche degli eventi che magari forse dovevano essere maggiormente approfonditi. Personalmente non preferisco quando la trama viene spezzata in puntate di una serie, ma forse qui si sarebbe potuto sfruttare meglio in quel modo il soggetto del libro. Per il resto lo sguardo e gli occhi della Ranieri sono una calamita da cui è umanamente impossibile sottrarsi.